Ore 8.10 del mattino. Dopo 6 ore di travaglio di mia moglie M. il mio piccolo N. é nato finalmente! ^_^
E' per questo che sono sparito per qualche giorno e che non mi avete potuto leggere. Forse qualcuno di voi, forse pochi, si saranno chiesti che fine avessi fatto e come stavano andando le cose...
E allora, in un attimo di pace e tranquillità, eccomi qui.
In questi giorni passati sono stato inondato dalla bellezza estrema della vita e dalla devastante ferita della morte.
Pochi giorni fa, prima che N. nascesse, purtroppo mia moglie M. ha perso sua madre.
L'esistenza "è e non é". A volte é un contrasto pazzesco che non ha spiegazioni, un dialogo muto che delle parole non sa più che farsene.
Ci sono cose che accadono...stop...accadono e ti portano via con l'anima, con il corpo, e non puoi fare nulla. Più si cresce e più si comprende che fare esperienza vuol dire anche questo purtroppo...e non ci si può fare nulla.
Non voglio soffermarmi troppo su questo evento brutissimo, ma voglio solo dire che il mio piccolo N. ora ha un angelo speciale che gli tiene il palmo della mano costantemente sulla testa e che lo guiderà per sempre, ne sono certo.
N. é nato mercoledi mattina, giorno 6 luglio.
Ci mancva poco che non nascesse il giorno del mio compleanno, il 4.
Ma va bene ugualmente, era solo una piccola ciliegina sulla torta.
3 chili e 80 grammi pesa il piccoletto. 50 cm. di lunghezza.
Piccolissimo, occhi chiari e pochi capelli castani.
Bellissimo!
Una nottata intensa e lunghissima. Col senno di poi...direi infinita.
Ma del resto la sua nascita é stata proprio come l'infinito di Leopardi: poesia.
M. ha sofferto molto, ma é stata forte, bravissima e coraggiosa. Noi uomini non credo che potremmo sopportare così tanto, é proprio vero che le donne sono più forti di noi. Grande verità.
Io temevo di non farcela ma alla fine mi sono fatto forza e sono rimasto accanto a lei per tutta la notte. Una notte intera in bianco. Ad ogni contrazione le tenevo la mano e lei me la stringeva fortissimo mentre soffriva. Ad ogni sforzo enorme per resistere al dolore M. mi guardava e a volte mi ripeteva "ti amo" ed io facevo lo stesso...occhi negli occhi...tra baci sulla fronte leggeri e sensazioni enormi interne che si intersecavano nell'aria tra il mio ed il suo petto.
Le ostetriche sono state bravissime. Dolci e vicine nonostante la quantità stratosferica di parti in successione. Allucinante...ne sono nati una marea tra la notte e la mattina. Erano presissime e indaffarate tra una sala parto e l'altra, tra un consiglio e una cura, tra un silenzio e mille azioni.
Una di loro, quella che ricordo era al mio fianco, quando N. é nato ha anche pianto.
Ah già...il pianto...
In una nottata ce ne sono stati molti.
Ricordo quelli dei ti amo, quelli del dolore, quelli in cui io e lei ci parlavamo sottovoce su come sarebbe stato vedere il nostro cucciolo a breve, su come avrebbe avuto il viso e tanto altro ancora che non ricordo nemmeno più.
La maggior parte, praticamente tutti, erano pianti di gioia.
E' una certezza straordinariamente confortante.
Vorrei trovare le parole giuste per riuscire a parlarvi di N.
Ma mi rendo conto che forse non esisteranno mai.
La nascita, la nuova vita, é un evento che non ha una giusta e meritevole definizione logica. Perchè quando vedi la testolina di tuo figlio uscire fuori e tua moglie spingere fortissimo per farlo venire al mondo...beh...meglio rimanere zitti e guardare. Così com'é quasi meglio rimanere zitti ora ed immaginare.
Alcuni di voi vivranno tutto questo, altri l'hanno già vissuto e mi capiranno molto meglio. Se siete tra i primi però prendete le mie parole solo come un pensiero, che tanto poi quando vi ci troverete nel mezzo vi travolgeranno eventi immensi e quella sarà la vera storia.
Consiglio a tutti i papà di farsi forza. Di assistera al parto.
Io avevo paura e ora mi accorgo che sono contento di averci provato.
Male che vada uscite dalla sala parto, ma per lo meno sarete consapevoli di aver fatto almeno un tentativo.
La mamma che si trova su quel lettino, in quella sala sconosciuta, ha bisogno di una mano che conosce che le stringe la sua...fidatevi...
E poi volete mettere quanto é bello tagliare il cordone ombelicale, prenderselo in braccio per la prima volta mentre curano la madre, fissarlo costantemente negli occhi spaesati, scrutargli ogni cm. della pelle e del viso per vedere a chi assomiglia,... tutta una serie di emozioni senza fine...che non vanno perse!
Sono passati 3 giorni dalla nascita di N.
Ora N. si sta facendo una bella dormita dopo aver poppato con gusto il latte dal seno della mamma.
M. oggi era giù di morale perché ai primi tentativi N. non si attaccava.
Ma stasera, prima che andassi via dall'ospedale, N. le si é attaccato che era una meraviglia! Poi un sospiro, il ruttino e un bel sonno beato...che invidia ^_^'
Così me ne sono andato sereno verso casa. E negli occhi l'immagine di loro due sulla poltrona tra sorrisi e quiete.
Purtroppo N. ha dovuto farsi una bella lampada. Durerà circa 24 ore.
Ha l'ittero, perciò gli tocca.
Se in futuro, cari papà, vi diranno che vostro figlio ha l'ittero non vi spaventate, capita a molti bambini. Passa con questo semplice trattamento. Questione solamente di pazienza dei genitori che devono aspettare prima di riportarselo a casa.
Si perché il bimbo dorme beato sotto la lampada al calduccio.
Sono felice. Davvero tanto felice.
Dopo momenti bui, pesanti, ora so che la nostra vita sta cambiando.
Ora siamo una famiglia. E' in 3 che secondo me ci si sente una famiglia. L'ho sempre pensato e non mi stancherò mai di farlo.
Ci riaggiorniamo presto.
Non so se ho scritto tutto ciò che volevo scrivere, sicuramente mi sono perso delle cose che volevo raccontare, ma va bene così...é già una conquista che sono sveglio a quest'ora e che ho ricordato, nonostante il panico, tutte queste cose.
Quando N. sarà a casa con papà e mamma mi rifarò vivo per farvi sapere le prime impressioni, promesso ;)
E' per questo che sono sparito per qualche giorno e che non mi avete potuto leggere. Forse qualcuno di voi, forse pochi, si saranno chiesti che fine avessi fatto e come stavano andando le cose...
E allora, in un attimo di pace e tranquillità, eccomi qui.
In questi giorni passati sono stato inondato dalla bellezza estrema della vita e dalla devastante ferita della morte.
Pochi giorni fa, prima che N. nascesse, purtroppo mia moglie M. ha perso sua madre.
L'esistenza "è e non é". A volte é un contrasto pazzesco che non ha spiegazioni, un dialogo muto che delle parole non sa più che farsene.
Ci sono cose che accadono...stop...accadono e ti portano via con l'anima, con il corpo, e non puoi fare nulla. Più si cresce e più si comprende che fare esperienza vuol dire anche questo purtroppo...e non ci si può fare nulla.
Non voglio soffermarmi troppo su questo evento brutissimo, ma voglio solo dire che il mio piccolo N. ora ha un angelo speciale che gli tiene il palmo della mano costantemente sulla testa e che lo guiderà per sempre, ne sono certo.
N. é nato mercoledi mattina, giorno 6 luglio.
Ci mancva poco che non nascesse il giorno del mio compleanno, il 4.
Ma va bene ugualmente, era solo una piccola ciliegina sulla torta.
3 chili e 80 grammi pesa il piccoletto. 50 cm. di lunghezza.
Piccolissimo, occhi chiari e pochi capelli castani.
Bellissimo!
Una nottata intensa e lunghissima. Col senno di poi...direi infinita.
Ma del resto la sua nascita é stata proprio come l'infinito di Leopardi: poesia.
M. ha sofferto molto, ma é stata forte, bravissima e coraggiosa. Noi uomini non credo che potremmo sopportare così tanto, é proprio vero che le donne sono più forti di noi. Grande verità.
Io temevo di non farcela ma alla fine mi sono fatto forza e sono rimasto accanto a lei per tutta la notte. Una notte intera in bianco. Ad ogni contrazione le tenevo la mano e lei me la stringeva fortissimo mentre soffriva. Ad ogni sforzo enorme per resistere al dolore M. mi guardava e a volte mi ripeteva "ti amo" ed io facevo lo stesso...occhi negli occhi...tra baci sulla fronte leggeri e sensazioni enormi interne che si intersecavano nell'aria tra il mio ed il suo petto.
Le ostetriche sono state bravissime. Dolci e vicine nonostante la quantità stratosferica di parti in successione. Allucinante...ne sono nati una marea tra la notte e la mattina. Erano presissime e indaffarate tra una sala parto e l'altra, tra un consiglio e una cura, tra un silenzio e mille azioni.
Una di loro, quella che ricordo era al mio fianco, quando N. é nato ha anche pianto.
Ah già...il pianto...
In una nottata ce ne sono stati molti.
Ricordo quelli dei ti amo, quelli del dolore, quelli in cui io e lei ci parlavamo sottovoce su come sarebbe stato vedere il nostro cucciolo a breve, su come avrebbe avuto il viso e tanto altro ancora che non ricordo nemmeno più.
La maggior parte, praticamente tutti, erano pianti di gioia.
E' una certezza straordinariamente confortante.
Vorrei trovare le parole giuste per riuscire a parlarvi di N.
Ma mi rendo conto che forse non esisteranno mai.
La nascita, la nuova vita, é un evento che non ha una giusta e meritevole definizione logica. Perchè quando vedi la testolina di tuo figlio uscire fuori e tua moglie spingere fortissimo per farlo venire al mondo...beh...meglio rimanere zitti e guardare. Così com'é quasi meglio rimanere zitti ora ed immaginare.
Alcuni di voi vivranno tutto questo, altri l'hanno già vissuto e mi capiranno molto meglio. Se siete tra i primi però prendete le mie parole solo come un pensiero, che tanto poi quando vi ci troverete nel mezzo vi travolgeranno eventi immensi e quella sarà la vera storia.
Consiglio a tutti i papà di farsi forza. Di assistera al parto.
Io avevo paura e ora mi accorgo che sono contento di averci provato.
Male che vada uscite dalla sala parto, ma per lo meno sarete consapevoli di aver fatto almeno un tentativo.
La mamma che si trova su quel lettino, in quella sala sconosciuta, ha bisogno di una mano che conosce che le stringe la sua...fidatevi...
E poi volete mettere quanto é bello tagliare il cordone ombelicale, prenderselo in braccio per la prima volta mentre curano la madre, fissarlo costantemente negli occhi spaesati, scrutargli ogni cm. della pelle e del viso per vedere a chi assomiglia,... tutta una serie di emozioni senza fine...che non vanno perse!
Sono passati 3 giorni dalla nascita di N.
Ora N. si sta facendo una bella dormita dopo aver poppato con gusto il latte dal seno della mamma.
M. oggi era giù di morale perché ai primi tentativi N. non si attaccava.
Ma stasera, prima che andassi via dall'ospedale, N. le si é attaccato che era una meraviglia! Poi un sospiro, il ruttino e un bel sonno beato...che invidia ^_^'
Così me ne sono andato sereno verso casa. E negli occhi l'immagine di loro due sulla poltrona tra sorrisi e quiete.
Purtroppo N. ha dovuto farsi una bella lampada. Durerà circa 24 ore.
Ha l'ittero, perciò gli tocca.
Se in futuro, cari papà, vi diranno che vostro figlio ha l'ittero non vi spaventate, capita a molti bambini. Passa con questo semplice trattamento. Questione solamente di pazienza dei genitori che devono aspettare prima di riportarselo a casa.
Si perché il bimbo dorme beato sotto la lampada al calduccio.
Sono felice. Davvero tanto felice.
Dopo momenti bui, pesanti, ora so che la nostra vita sta cambiando.
Ora siamo una famiglia. E' in 3 che secondo me ci si sente una famiglia. L'ho sempre pensato e non mi stancherò mai di farlo.
Ci riaggiorniamo presto.
Non so se ho scritto tutto ciò che volevo scrivere, sicuramente mi sono perso delle cose che volevo raccontare, ma va bene così...é già una conquista che sono sveglio a quest'ora e che ho ricordato, nonostante il panico, tutte queste cose.
Quando N. sarà a casa con papà e mamma mi rifarò vivo per farvi sapere le prime impressioni, promesso ;)
Congratulazioni, e grazie per questo splendido racconto!
RispondiEliminaGrazie a te! Scusa se leggo solo ora...
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