martedì 18 dicembre 2012

Buon Natale figlio mio!


lunedì 10 dicembre 2012

Ci rivediamo presto papà

Secondo Natale e secondo distacco.
Ieri mio figlio N. è partito con mia moglie e mia madre per passare le vacanze di Natale al caldo in oriente, dal nonno che per qualche mese è rimasto là da solo...distante da tutti noi poverino...
Non oso immaginare come si sentisse, ma una cosa la so: mio padre è un grande uomo. Per questo e anche per molti altri suoi modi di essere e per sue dimostrazioni di affetto verso la famiglia.

12 ore di volo. Diretto. So che N. è stato un angelo! Ha fatto fatica a dormire solo per un'oretta, ma c'é da capirlo visto che ha dovuto stare su un aereo per così tanto tempo. Mia moglie l'ho sentita qualche ora fa e mi ha raccontato tutto. Sentire la sua voce mi ha fatto stare meglio....

Ora so che N. è al sicuro, che coi nonni sarò felice, coccolato e sereno. So che anche mia moglie sarà serena e che tra passeggiate e bagni in piscina, si godranno un mesetto di caldo e di divertimento.
Mi hanno raccontato anche che non smetteva più di correre sul prato lungo il fiume, felice e sorridente come fosse il bimbo più contento del mondo ^_^ Me lo sono immaginato, e anche questo mi è servito a riempire un poco il vuoto che sento dentro....

E' il vuoto ciò che ti piega. Lo stesso dello scorso anno, lo stesso nitido e maledetto vuoto!
Tornare a casa da soli e ritrovarsi immersi nel silenzio più assoluto beh... è una sensazione pessima.
Abituato com'ero a tornare dal lavoro con N. che mi correva incontro gridando "papà! papà!", con Monica che preparava il pranzo e con mia madre che giocava o che preparava la tavola.... Dolce, costante, unico punto di riferimento di vita: il quotidiano che ti fa sentire bene.

Ogni gioco è N. Ogni angolo è N. Ogni foto, ogni cibo, ogni profumo... è N.
Aimè dovrei andare in un'altra casa per sentirmi meno oppresso da tutta questa mancanza, ma non avrebbe senso... perché con certe sensazioni, con certe situazioni, ci si deve convivere se si vuole vivere appieno ogni momento, bello o buono che sia.
Anche perché tra dieci giorni rivedrò la mia famiglia...li raggiungerò anche io in oriente...
Contare i giorni è l'unico passatempo che rimane da fare, stordito da qualche lavoretto in casa e da azioni a volte senza senso.

Faccio tutto in funzione di ciò che sarà quando lo riabbraccerò... Questo è il mio istinto.
Il mio essere padre non mi fa comportare in maniera differente, so benissimo che a volte sono eccessivo nelle mie reazioni, nell'approccio con certi distacchi, ma è la mia natura ed io ad essere più distaccato verso il mondo proprio non mi riesce...
Credo che in moltissime circostanze sia un grosso difetto... che allo stesso tempo è un pregio quando si concretizza la gioia o si annullano le aspettative.

Nel corso di questi giorni farò anche un pò di shopping, per quel poco che le finanze mi concedono ^_^'
Devo comprare i regali sia a N. che a mia moglie, che per i miei genitori.
Si perché in fin dei conti è a loro che devo qualcosina, perchè loro ci sono sempre, non sono scostanti come tante altre persone "vicine".
Che gli posso comprare??? Il solito dilemma.... che comunque anch'esso è utile ad occuparmi la mente tra lavoro e ritorno all'ovile.

Chissà quante camminate si farà con i suoi bei sandaletti, cannottiera e pantaloncini corti...
Chissà quante marachelle, quanti bagni con il suo salvagente giallo, chissà quanti sorrisi e quanti capriccetti con il supporto dei nonni...
N. adora camminare! Lo fai scendere dal passeggino e lui è il bimbo più contento del mondo.
Se poi può camminare libero senza armature addosso e senza le mani gelate....allora N. possiamo dire che a stento si trattiene dal non spiccare il volo :D

Scrivere mi aiuta, mi distrae e mi permette di sfogare le ansie e le paure.
Paura di non partire per questa maledetta neve che ogni tanto sembra bloccare l'Italia.
Paura di non avere in tempo il passaporto che ho appena fatto rifare...
Tutte paure che poi svaniscono in poche ore, in un solo istante, quando i miei occhi incrociano di nuovo i suoi...e sento chiamare da lontano "papàààààà!!!"

Per ora mi accontenterò di vederlo domani in webcam.
Meno male che hanno inventato una tecnologia simile che annulla le distanze, seppur anche semplicemente in modo virtuale.


Quindi me lo godrò e cercherò di non scoppiare in lacrime anche io come un bimbo se dovesse piangere o se dovesse pronunciare quelle paroline che sciolgono i genitori e che li rimbambiscono :)

Mi accorgo che quando sono particolarmente triste divento anche assurdamente e illogicamente produttivo a livello sia pratico che teorico.
Un lavoro dietro l'altro. Uno scritto dopo l'altro...
Il vuoto diminuisce con le parole e i pensieri intensi spesi durante i minuti trascorsi qui davanti a questo strano monitor...

Mi manchi da morire N.
Non vedo l'ora di stringerti a me, di sentire il tuo respiro mentre dormi, di farti ridere a crepapelle...
Vi penso sempre amori miei!

giovedì 22 novembre 2012

Cambia il mondo e cambio io

Da settembre ad oggi sembra passata una vita, eppure da quando N. ha iniziato a camminare ha già cambiato tre paia di scarpe!
Da quelle aperte di settembre a quelle da ginnastica del dopo estate... fino a quelle appena prese per il periodo più freddo dell'anno, quelle belle imbottite che gli tengono caldi i piedini.

Dopo il ritorno dal mare lo zio G. ci ha dato una grande mano.
Ogni mattina ci ha aiutati a curare N. portandolo con se per il paese a passeggio.
Grazie al tempo che ha retto e al clima mite, lo zio G. ha avuto modo di conoscere meglio il suo nipotino e di occupare le sue ore da pensionato, altrimenti troppo vuote e pesanti.
Grazie zio!

Ad ottobre sono tornati i nonni dall'oriente.
Mio padre erano sette mesi che non vedeva il piccolo N., praticamente da quando è stato battezzato a marzo, mentre mia madre lo aveva visto fino a luglio, dopodichè è tornata in oriente anche lei, per non lasciare troppo solo nonno R.
Lo avevano salutato che a malapena gattonava, quindi l'incontro, con il nipotino su due gambe si sapeva che sarebbe stato folgorante ^_^
Ricordo ancora la mattina in cui ci siamo diretti all'aeroporto.
Giornata un pò nuvolosa, fresca, era inizio autunno ma ancora le temperature regalavano giornate calde, a tratti quasi estive.
I nonni non sapevano che N. sarebbe venuto con me e mia moglie in aeroporto, quindi si aspettavano di trovare solo me che li portavo a casa.
La sorpresa invece è stata enorme! :D Sorriso a mille denti! Vederlo arrivare e poterlo sbaciucchiare subito per loro è stato un regalo inatteso e bellissimo!!!
L'hanno visto camminare dal vivo, l'hanno visto dire parole e fare smorfie nuove,... tutto quasi come se fosse un altro bambino davanti ai loro occhi esterefatti e assetati di lui.
Così, tra passeggiate e ore a tavola, sono trascorse due settimane straordinarie in compagnia di nonno R. e nonna L.
N. era al centro di ogni attenzione, sempre un pò viziato... ma quel poco che basta per far capire che i nonni sono i nonni e viziare i nipotini è una costante imprescindibile.
Non sto nemmeno a descrivere gli stati d'animo totalmente opposti il giorno in cui nonno R. ha dovuto riprendere l'aereo per tornare in oriente.... Il nodo alla gola è ciò che ricordo maggiormente. Uno strano senso di rassegnazione da parte di tutti, molta tristezza nel cuore.
Nonno R. ora è consapevole che i distacchi sono molto più duri. Ora che il nipotino interagisce moltissimo è tutt'altra cosa. Le sensazioni, le ore passate assieme, le parole, le risate.... tutto diverso! Ora fa più male...

Nonna L. invece è rimasta qui.
Lei partirà con me, N. e mia moglie a dicembre e raggiungeremo nonno R. in oriente.
Le vacanze le faremo ancora al caldo come l'anno scorso.
Da un certo punto di vista è un sollievo, anche se poi so già che il ritorno sarà come al solito maledettamente traumatico.

Al di là di questo, il nostro N. cambia giorno dopo giorno a vista d'occhio.
Cambia il mondo e cambia anche lui... come se non volesse rimanere indietro...
Sono vere le parole di mia madre: "Non avere fretta che cresca..." perché poi ti capita di vedere le vecchie foto e di accorgerti che ti manca un pò il figlio piccolino dei primi mesi, quello che non stava in piedi e che mangiava solo pappine ^_^
Ogni genitore prima o poi si trova davanti a queste sensazioni... Non sono certo emozioni negative, sono semplicemente minuscole malinconie legate ad una condizione di vita che corre via troppo velocemente.

N. ha imparato a cantare.
Ora ha le sue canzoni preferite e si aggira spesso per casa canticchiandole a modo suo, tanto che anche se storpiate alla fine le riconosci benissimo.
E' quando accendo Youtube e gliele faccio sentire che N. si trasforma cominciando a scatenarsi e persino accennando un buffo e scoordinato ballo... ahahahah
Quant'è dolce e bello quando balla a suon di "Chi chi chi! Co co co! Curu curu curu curu cu... qua qua!"

Giorni fa ha battuto un suo record personale.
Da solo a piedi da casa fino alla posta!
Ha percorso si e nò un chilometro a piedi e senza voler salire sul passeggino.
Papà è davvero contento se al suo piccolo piacerà camminare, così ci potremmo fare un sacco di passeggiate assieme in primavera! Sarebbe meraviglioso...
Lui cammina sempre volentieri, tanto che si lamenta e fa i capricci quando cerchi di rimetterlo sul passeggino.

Quando poi siamo in giro è una furia... in senso positivo si intende...
Vuole andare ovunque, spesso vuole toccare tutto... e noi dietro che gli facciamo capire che non si tocca tutto e che bisogna obbedire a mamma e papà...
Beh... prima o poi recepirà al meglio tutti i nostri insegnamenti... si spera ^_^'
Per adesso i capricci li sa fare bene, da un mese a questa parte sta perfezionando la tecnica e noi, d'altra parte, stiamo perfezionando la nostra, atta a resistere e a non farci intenerire da labbrucci o da musetti teneri.
E' importante educarlo al meglio, anche sgridandolo qualche volta e mettendo da parte quel senso di tenerezza che spesso ti frena e che ti spinge a consolare piuttosto che a correggere.
Ma anche queste, sono tutte tecniche che si imparano sul campo.

Il piccolo N. sta diventando il grande N.
Domani so che mi sveglierò e lo troverò da solo a fare colazione con il gatto ^_^ ahahahah
Aiutoooo!!!!


venerdì 21 settembre 2012

Io cammino!

"Cammino! Cammino! Cammino!"

Forse avrà pensato questo N. qualche sera fa, quando dal nulla si è alzato in piedi da solo e ha iniziato a camminare senza il nostro aiuto.

A cena avevamo amici.
Hanno assistito alla scena, alle nostre espressioni, credo si siano commossi nel loro piccolo.
Io e mia moglie M. eravamo interdetti.
Occhi sbarrati. "Oddio cammina!!!!" Forse queste le prime parole... anche perché di termini adatti ce ne sono pochi, forse nessuno. Un'emozione che non riesco a spiegare, che solo chi è genitore ed assiste per la prima volta a questa scena meravigliosa può comprendere.

Attimi indimenticabili quelli delle 22.30.
Stava per andare a nanna, data l'ora molto tarda... Ma c'erano ospiti e così si faceva uno strappo alla regola.
Quello strappo è stato perfetto. Evidentemente era giusto che fosse così.
Un'interminabile, bellissima, ora di camminate avanti e indietro. Prima da un punto ad un altro un pò di volte per acquistare sicurezza. Poi altri punti e così via.... per sperimentare traiettorie, angoli della casa, luoghi esplorati solamente a carponi o con la mano di mamma e papà.

E' una gioia vederlo camminare e ridere di gusto, come stesse facendo il gioco più bello del mondo!
Un sorriso immenso si apre sul suo volto ad ogni attimo in cui con tenacia e forza si alza sulle gambe, dapprima tremolanti, poi instabili ma spedite.

N. è un tornado! Non si stanca mai. 
E' comprensibile daltronde... come biasimare il suo istinto e le sue innumerevoli passeggiate brevi.
In alcuni casi sbatte la testa inevitabilmente qua e la, con noi accanto come ombre che un pò timorosi lo seguiamo e forse a volte, erroneamente, gli intralciamo quasi la strada.
Ma è giusto che cada, è giusto che si faccia qualche bernoccolo e qualche piccolo pianto, perchè solo così imparerà e farà esperienza.

Dolce vederlo soddisfatto dopo un tragitto. Seduto e pronto a ricaricarsi come una molla.
Scattante corre verso le nostre braccia aperte, mentre lo attendiamo a pochi metri e lo incitiamo.
"Piano mi raccomando... con pazienza.... non correre..." Tante sono le frasi che si sente dire da due neo genitori apprensivi ^_^ Chissà se ne comprenderà anche solo un pizzico? Chissà se coglierà le nostre sensazioni così vicine, così forti...

Condividere con lui certi avvenimenti è parte di un percorso che nemmeno immaginavo...
Nulla a che vedere con i racconti, con le storie di amici e parenti, nulla che possa apparire come una realtà così intensa e vivida.

Certo è molto faticoso stargli dietro. Soprattutto ora che quasi corre per le stanze e i corridoi, mai come ora così zeppi di piccoli pericoli, di spigoli, di oggetti inutili.... Poiché ci si rende conto che l'essenziale è lui che cammina e tutto il resto si azzera.
Non contano i pensieri, non conta il sottofondo silenzioso della sera. Conta solo il suo grandissimo sorriso mentre tu lo abbracci e il suo cuoricino sussulta di stupore... tra un fiatone interminabile e occhi negli occhi che non si staccano.

Io e mia moglie parliamo di questo suo camminare.
Tre sguardi uniti in un connubio di concreti sussulti....
Quasi le gambe di N. non contano. Conta solo il suo volto in prima visione assoluta....

"Mi chiamo N. ho 14 mesi e 15 giorni ... e cammino!" :) 



martedì 4 settembre 2012

Il mare in piedi

"L'estate sta finendo e un anno se ne va".
Cantavano i Righeira nei lontani anni '80. Ve la ricordate?
Ogni anno questo motivetto mi gira per la testa e sempre in questo periodo, quando agosto finisce e i primi freddi, le prime piogge incessanti, i primi giorni di settembre fanno capolino....

Quest' ultimo mese ci ha riservato piacevoli scoperte, piacevoli conquiste ottenute con il sudore ed il sorriso.
Il mare è stato il trampolino di lancio, il luogo ideale e sicuro dove sperimentare, dove muoversi liberamente e non aver paura di conseguenze e difficoltà.
Al ritmo delle onde il nostro N. si è alzato in piedi e ha iniziato a provare a camminare.
Inizialmente con due mani nelle nostre mani, fino a prendere fiducia e a volere solo una mano.
Ora, per capirci meglio, a volte si alza da solo appoggiandosi al muro o ai cassetti della cucina, poi fa qualche passettino e cade... ma siamo fiduciosi che i tempi saranno molto brevi.

Mettetevi in testa, se avete un figlio maschio, che i maschietti in queste cose solitamente sono più lenti, più svogliati... Le femminucce imparano prima non c'è nulla da fare. Non so il perché, ma da statistiche e passaparola ho notato questo strano dato.
L'importante é non farsi aspettative, anche perchè non sono necessarie. Non si vince nulla e il proprio figlio è giusto che si prenda tutto il tempo che vuole... tanto ne ha molto...e la fretta va lasciata da un'altra parte!

Partiti per l'umbria, dove vive la famiglia di mia moglie, ad inizio agosto siamo arrivati trovando una temperatura africana. Si boccheggiava.
Ma quando si è in vacanza si sopporta tutto in fin dei conti... quindi un ventilatore, un pò di passeggiate all'ombra e al parco e tutto passa ^_^

N. è proprio in un parco che è salito di nuovo sulle giostre! Era forse la sua seconda volta.
La prima era stata a giugno ma forse era ancora troppo incerto e piccolo.
Infatti questa volta lo si vedeva girare con una mano sul volante e una fuori dal finestrino sulla sua ferrari fiammante che pur facendo sempre lo stesso giro circolare sembrava quasi abbandonare la fantasia per trasformarsi in auto vera e rumorosa.
Involontariamente il nostro piccolino assumeva pose da adulto... e noi tra risate e foto ci perdevamo nelle ore brevi e familiari.

Così N. ha avuto modo di passare un pò di tempo con la cuginetta D. che come sempre ha dimostrato il suo enorme affetto e legame verso di lui. Non le si allontanava un attimo, lo trattava come fosse suo fratello ed erano buffi e dolcissimi quei momenti in cui sottovoce lo chiamava "figlio mio" :)
Ricordo ancora gli occhi di D. quando forse, nonostante la sua età di soli 4 anni, si rendeva conto che stavamo partendo dall'umbria per raggiungere il mare e che quindi ci saremmo dovuti salutare... e la scena mi faceva sentire triste e al tempo stesso felice.

Dopo 10 giorni umbri, tra città d'arte, mangiate e piacevoli momenti passati con nonno, zia e cuginetta, ci siamo per l'appunto messi in cammino verso la settimana di vacanza nelle marche a Numana.
Volevo assolutamente che N. si godesse un pò di mare, il suo primo vero mare trascorso attivamente tra palette, secchiello, bagni, ecc.
A soli due mesi l'anno scorso il mare l'aveva visto, ma passivamente, come se non fosse nemmeno lì, e quindi non conta come presenza.
Conta invece questa, contano tutti gli attimi vissuti intensamente che lo portavano ogni sera ad addormentarsi prestissimo subito dopo cena.... il mare stanca e N. non gli poteva certo resistere.

La settimana è stata bellissima.
Location stupenda, praticamente fronte mare. Posto migliore non poteva capitare.
Orgoglioso io di aver scelto in modo ottimale il luogo più adatto ad un bimbo piccolo, vicino alla spiaggia, con i servizi sempre disponibili, con ogni facility e con un clima perfetto.

Meraviglioso era pranzare sul balcone all'ombra rimirando il mare azzurro e facendosi coccolare dalla piacevolissima brezza marina.
Incantevole la sera, dopocena, passeggiare nella Numana alta tra vicoli, bancarelle e artisti di strada.
N. sempre sul pezzo! Secchiello e paletta e via di gioco continuo!
Poi bagnetto mattutino e dormita a quattro di spade sulla sdraio. Un imperatore! ahahahahah
Pranzo sul balcone, pennichella pomeridiana dopo aver digerito e aver camminato per un pò con mamma o papà, e poi verso le 16.30/17.00 tutti in spiaggia per il secondo bagno della giornata! Quello più rilassante, quello più bello forse... aspettando il tramonto...
Poi cena e uscita serale... immancabilmente sul passeggino e sonnecchiando coperto solamente da una coperta di cotone per la fresca arietta notturna.

Voleva sempre la mano. Voleva sempre alzarsi in piedi e camminare!
Ora che ha scoperto che non esiste solo la monotonia dello "star seduti" o dello "star sdraiati" il piccolo N. non ne vuol sapere di passare troppo tempo lontano dal suo passatempo preferito: "correre mano nella mano con mamma e papà" ^_^'
Da un certo punto di vista è molto stancante, lo ammetto. Ma se poi si pensa a quanto lui è felice e quanto rappresenta per lui tale conquista... tutti i dolorini, i mal di schiena, le stanchezze,... passano in secondo piano e vengono leniti dai ricordi appena vissuti, dalle risate godute e dagli attimi rinnovati.

Davanti al mare. In piedi.
N. ha conquistato le onde... Con un'espressione seria a volte lo vedevi rimirare l'orizzonte.
Non potrò mai sapere se aveva qualche pensiero in particolare in quegli istanti, ma poco conta...
Conta che il momento serio durava pochi minuti, dopodiché N. era pronto per un'altra avventura nata afferrandoti la mano, cercandoti sempre come riferimento indispensabile.

Attendiamo con ansia... i primi veri passi in solitaria ^_^

giovedì 26 luglio 2012

martedì 24 luglio 2012

Cadere...ma anche sapersi rialzare sempre!

Da qualche settimana a questa parte N. prova a camminare.
Sempre con il nostro aiuto, perché oramai ci cerca, cerca le nostre mani che gli diano un sostegno nell'alzarsi, cerca qualsiasi appiglio per poter tentare di fare dieci, cento, mille passettini ^_^

Per ora cade spesso. Nel senso che da solo non rimane in piedi e se lo lasci... badabum! A terra... :D
I suoi movimenti sono sconclusionati. Ha tanta foga, tanta voglia di imparare...lo si vede dalla sua tenacia ogni volta che si siede e che riprova ad alzarsi per camminare ancora.
Chissà dove caspita la trova tutta quell'energia.
Io a quest'ora ero già stramazzato al suolo stanco morto. Ahahahahah...

Abbiamo pensato di comprargli un girello in passato, ma ce l'hanno sconsigliato in molti, sia per la pericolosità che per il fatto che rappresenta un sostegno poco adatto per farlo imparare al meglio. Probabilmente perché il bambino si sente sempre sostenuto da qualcosa e allora rischia di metterci molto più tempo ad imparare autonomamente.

Ne sono quasi certo... secondo me nel giro di un mesetto si alzerà da solo.
Ma se ciò non dovesse avvenire amen. Niente panico nè disperazione. Ho letto di bambini che fino ai due anni addirittura non hanno imparato, quindi prendiamocela con calma, nessuna pressione a N. e attendiamo.
Tanto non c'é nessuna fretta. Non ci sono gare da fare e competizioni con altri bimbi da portare avanti... Nulla di più sbagliato sarebbe fargli delle pressioni o sentirsi in colpa o a disagio per il fatto che i figli degli amici già camminano o che hanno imparato prima di lui.... Non avrebbe senso.
Aiutarlo é un must! Incitarlo e sostenerlo è di dovere... Ne risente un pò la schiena ma lo sforzo lo si fa ben volentieri dandosi il cambio tra papà, mamma e nonna.

Ieri prima di uscire di casa, dopo pranzo, l'ho salutato mentre lui giocava nel box in cucina.
Mi guardava con quegli occhioni magnifici che mi porto dentro costantemente quando sono consapevole di tornare in ufficio e di stargli lontano per tutto il pomeriggio.
Prima di chiudere la porta gli ho detto "Papà". Lui all'istante ha ripetuto "Papà" sorridendomi....
Inutile dire che mi si é sciolto il cuore :)
Chiudendo quella porta ho aperto mille pensieri positivi e N. li rappresenta tutti.

Tornando al discorso camminare... il nonno tempo fa gli ha comprato dei bei sandaletti tutti nuovi.
Sandaletti seri, anche perché sono i primi con cui fa i primi passi, quindi lo devono essere!
40€ non sono pochi, ma mai più gli avrei preso qualcosa di poco affidabile o di bassa qualità solo per risparmiare. Non per lui... Magari io mi compro dei sandali made in china, ma lui no... per lui è necessario uno sforzo e qualità in molte cose.
Poi passata l'estate si compreranno altre scarpe chiuse, comode e utili.
Ci sono tante strade che il nostro piccolo principe deve girare... Molte saranno difficili, in salita, sterrate... altre saranno in discesa, lisce, comode...
Ciò che conta sarà percorrerle con serenità e forza di volontà, che un bimbo possiede sin dalla nascita come energia innata, essenziale, dirompente.

Cadere... ma anche sapersi rialzare sempre!
Un'altro insegnamento utile per mio figlio.

lunedì 9 luglio 2012

Pedalando in bicicletta


Primo anno compiuto. Ok.
Tentativi fatti per mettersi in pieti: tanti.
Tentativi di rimanere in piedi riusciti: nessuno.
Voglia di provarci sempre: immensa.
Gite in bici con papà: una.
Gite in bici con nonna: vialetto di casa ^_^
Stanchezza: molta, soprattutto di sera.
Energia: come quella dei videogiochi crakkati...infinita!



Gli avvenimenti si aggiungono. Il proprio diario "mentale" si arricchisce di esperienze.
Il piccolo N. cresce sempre di più, lo si vede dai gesti, dalle espressioni del volto, dalle parole sconclusionate  che dice a raffica nel tentativo di ripeterne una o due come le nostre, dalle movenze fisiche e dagli sguardi.

Due domeniche fa abbiamo organizzato la  sua prima festa di compleanno al parco di Monza.
Abbiamo invitato tanti amici e c'erano anche dei bimbi che si sono divertiti un mondo con le pistole ad acqua e correndo sull'erba a piedi nudi in libertà....
Lui a volte li osservava e sono certo che dentro di sè sentiva in qualche modo il desiderio di alzarsi e di correre con loro.
Solo che N. per ora non cammina ancora, forse perchè è un pò svogliato, forse perchè ha semplicemente i suoi tempi. Sono certo però che tra un mesetto sarà in piedi e ci darà del filo da torcere, mettendo a dura prova le nostre povere schiene ^_^ ahahahah
Alla festa c'era anche nonna L. (mia madre) e col pensiero c'erano sicuramente anche nonno R. che é in oriente e nonno L. che é in umbria. C'erano di sicuro anche zia A. e la cuginetta D., anche loro col pensiero fitto fitto... Non é mancata nemmeno nonna S., che non c'é più, ma che sicuramente era lì accanto a noi, come prezioso e amorevole angelo custode del piccolo N.
Sono arrivati tanti regalini, vestiti, giocattoli e tanti tanti auguri e baci da tutti quanti!
N. era al centro dell'attenzione, del resto era la sua prima vera festa e anche se non se ne rendeva conto, era certamente una delle più importanti della sua vita, in quanto a significato ed emozioni.
La torta di frutta gigante ha coronato la giornata e lo spegnimento della candelina ha portato tanti sorrisi e tanta serenità in quei momenti... tra abbracci, brindisi e risate.
Ci tenevo davvero molto ad organizzare una festa così per lui. Volevo che un giorno, riguardando foto e video della festa, si sarebbe fatto due risate ed avrebbe pensato che era un bimbo amato. Tutto qui...
Core de papà! :D

Nel frattempo abbiamo scoperto che a N. piace da matti girare in bici!
Si si... lo metti sul seggiolino davanti, accanto al manubrio, e lui viaggia sereno mentre si sfreccia per le strade del paese.
La sua cuoriosità nell'osservare il panorama che scorre é impagabile! A volte non emette neppure un fiato e si limita ad osservare, anche girandosi per non perdere l'oggetto o la persona sulla quale ha focalizzato l'attenzione. Altre volte inizia a chiacchierare a modo suo e a muovere le mani, proprio come quando a tavola é contento per qualcosa e vuole altra pappa...
E' una soddisfazione enorme sentirlo così coinvolto durante certi momenti...é un amore vedere il suo faccino concentrato dallo specchietto della bici che riflette la sua immagine mentre si pedala e si chiacchiera assieme.
Io parlo, canto, fischietto... e lui spesso mi viene dietro col suo stile libero...tra ghè ghè o bla bla... ahahahah
Se ci sentono per strada mi prenderanno per matto... anche se sinceramente in certi momenti penso a tutto tranne che a quello... anzi, é un modo perfetto per isolarsi dal mondo e non pensare più a nulla.
Ieri siamo stati al parco degli Aironi, qui nel nostro paesello... Subito dopo il riposino pomeridiano, abbiamo fatto merenda e via verso nuove avventure! Arrivati al parco ci siamo seduti qualche minuto sulla panchina all'ombra, abbiamo sorseggiato dell'acqua fresca e ci siamo mangiati un bel biscottino!
Riposati, siamo ripartiti per il viaggio di ritorno. Senza fare storie, senza dire ne A ne Bé.... ci siamo riavviati verso casa e abbiamo visto anche gli animali del parco durante il ritorno: alci, conigli, cavalli, cervi...
Certamente l'esperienza si ripeterà... molto volentieri! Tempo permettendo. Infatti ieri era una giornata splendida!

Quanta energia che ha il piccolo N.
Ne avessi io quando torno la sera stanco a casa dopo il lavoro...
Lui invece chiacchiera e si muove ancora come un grillo... ^_^
Beata gioventù! ahahahah

venerdì 22 giugno 2012

Addio vecchi giocattoli

Se la crescita non fosse una costante, ogni bimbo avrebbe con sè tutti i suoi giocattoli.
Non oso immaginare quanto sarebbero piene e stracolme le camerette, nei cassetti, sulle mensole, sui tappeti, sopra e sotto i letti ^_^ Una vera e propria invasione!

N. ha quasi un anno e i giochi che usava qualche mese fa oramai non sono più adatti.
Io e mia moglie ci siamo resi conto che sono troppo "elementari" ed é necessario un upgrade al sistema operativo.
Ecco perché a breve acquisteremo qualche nuovo gioco.
Tra l'altro il 1° di luglio festeggeremo il suo primo compleanno e quindi di certo arriveranno dei regali.

Quindi va in pensione la vecchia sedia che vibra, quella piccolina a dondolo, quella che il nostro amico dall'oriente ci ha fatto recapitare dai miei genitori durante uno dei loro viaggi di ritorno.
La stessa che aveva usato suo figlio e che anche in quel caso non era più necessaria...
Quanti giorni passati su quella sedia N. Quante volte ti sei addormentato con la rassicurante e perfetta vibrazione che ti aiutava a prendere sonno.
Tante volte, che alla fine lasciano un senso strano di malinconia, nel vederla finire in un sacchetto di cellophane trasparente nel sottoscala, assieme a tutte le altre cose che non servono più.

Anche la cara, vecchia, mitica palestrina oramai é da mettere nel sottoscala.
La stessa palestrina che ti ha visto per la prima volta afferrare un oggetto.
Quel giorno io e mia moglie non lo dimenticheremo mai. Lo abbiamo impresso non solo nelle nostre menti ma anche su video con la nostra digitale sempre sotto mano, proprio per questi eventi :)
Da sdraiato sei passato a seduto. Una palestrina che cresceva con te, ma che aimé non poteva accompagnarti per troppo a lungo.
Un saluto quindi anche a lei e ai momenti impressi nella sua plastica e nel suo panno.

Poi ci sono tutti quei piccoli oggettini, quei giocattolini tipo sonaglini, ecc. che anche loro a breve verranno messi in una scatola e riposti in soffitta.
Non so se io e mia moglie M. avremo il coraggio di darli a qualche bambino, anche perché sono i primi e forse anche per questo motivo sono quelli più carichi di avvenimenti e di significati.
Vedremo. Forse un giorno saranno di un fratellino o di una sorellina, chi lo sà.
Anche perché a differenza dei vestiti, che sono stagionali e che non sai se saranno mai utili a un nuovo figlio, i giocattoli sono adatti ad ogni stagione ed é meglio non darli via subito, tantomeno buttarli.

Certamente N. non ha il senso di questi pensieri, non ha la mancanza delle cose o il concetto di "addio".
In un certo senso un pò lo invidio per questo, perché é salvo da tutti quei pensieri, da quella strana malinconia che attanaglia spesso che é cresciuto e fa molta fatica ad abbandonare ricordi o cose alle quali tiene e che hanno fondamentalmente una storia.

Verrà il giorno in cui gli farò vedere com'era bello su quella piccola sedia mentre dormiva o com'era dolce mentre cercava di afferrare gli oggetti della palestrina in uno di quei mille video che gli abbiamo fatto.

Addio vecchi giocattoli.
Benvenuti ai nuovi! ^_^

lunedì 4 giugno 2012

Giocar m'é dolce in questo mare!


W il gioco!
W il gioco... sempre!
Dovrebbe essere lo slogan di ogni bambino. Dovrebbe essere la fonte di vita di ogni creatura vivente...
Il tempo passa velocissimo, la vita é effettivamente breve, le persone care ti passano accanto, alcune volano via  talmente forte da non rivederle più, altre volano via per sempre.
Quindi ci si rende conto che si dedica troppo tempo alle cose superficiali della vita. Il lavoro, i pensieri troppo intensi e stancanti, le azioni ripetute, le parole inutili dette ed ascoltate, i soliti percorsi.
Nulla ti da quel senso di libertà e spensieratezza come può fare il gioco.
E lo vedi in un bambino, quando lo metti in mezzo al caos dei suoi giocattoli, accorgendoti che ci sguazza a meraviglia ^_^ e che non gli importa il luogo in cui si trova, non gli importa di essere sopraffatto dall'idea di caos che tutti noi abbiamo e temiamo, non pensa ad altro che non pensare a nulla... Libero, sorridente, impegnato, sereno.
Questo é il gioco secondo noi. 
Secondo me e mio figlio.

Ora N. vuole prendere le cose con una mano sola.
Ogni volta che ci riesce é una conquista, glielo leggi negli occhi che gli piace l'idea di essere riuscito a fare qualcosa che prima magari neppure immaginava.
Cucchiaio e giochino con una mano sola! Come un giocoliere esperto... Li agita davanti a tutti come per mostrare la sua abilità. Sorride e agita le braccia... vuole che lo guardi, é contento del fatto che tu veda quello che ora é riuscito a fare!
Un bacio sulla fronte é il premio! Una carezza tra i capelli... In un secondo ci si comprende solo guardandosi negli occhi...

Quando dorme la notte N. predilige stare a pancia in giù. Forse perché non l'aveva mai fatto, probabilmente perché ogni scoperta é per lui fonte preziosa di stupore e di ripetizione.
Lo vedi che é comodo, che si sente a suo agio. Gambine una sopra l'altra su un fianco, poi un balzo a pancia in giù e il gioco é fatto! ^_^
Sul suo volto prima di addormentarsi si dissolve lieve quel sorrisino che ne esprime l'assoluto gusto e la più completa soddisfazione dell'eserci riuscito, del cambiamento da godere e praticare non appena é possibile.

Da qualche tempo sono io a portarlo la sera nel suo lettino.
Abbiamo tolto anche la poppata della sera, prima di addormentarsi... Avevamo paura che fosse molto difficile, mentre in realtà é stato semplice e naturale sin dalla prima sera.
N. mostra segni di stanchezza verso le 21.30/10.00, così lo prendo in braccio, mamma gli da un bacetto e poi dritti a nanna.
Lo metto nel lettino, lui puntualmente si rigira su un fianco o a pancia in giù e nel giro di qualche minuto parte per il mondo dei sogni.
Ultimamente ha preso il piccolo vizietto dei "chitti chitti". I chitti chitti non sono altro che dei leggeri movimenti son le mie dita sulla sua schiena e sulla sua testa, come una sorta di coccola che gli da dei brividini e che lo rilassa. Li facevano a me mia madre e mia nonna quando ero piccolo, così io ho deciso di applicare il rito a mio figlio e devo dire che funziona alla perfezione.... gli piacciono tantissimo e lo rilassano, accompagnandolo al sonno con più gusto direi.
Una sera, in cui pensavo si fosse addormentato appena l'ho appoggiato sul materasso, mentre stavo per uscire dalla camera, N. si é girato di scatto verso di me e mi ha guardato....
^_^ ho intuito che non l'avevo addormentato con i "chitti chitti" e allora ho appreso che gli piaccino da matti e che ci era quasi rimasto male perché non glieli avevo fatti... ahahahah 
Furbetto il bimbo......

Nel frattempo il bagnetto diventa sempre di più un momento speciale per tutti noi.
Mamma e papà lo coccolano sempre di più. Lui si diverte e adora l'acqua... e per me che adoro il mare non può essere che una soddisfazione.
Gioca con la spugna, con il sapone azzurro che ogni volta che mamma lo mette nella vasca frizza, gioca con la rana galleggiante e con il libro a forma di tartaruga....
Poi usciti dall'acqua ci si asciuga per non prendere troppo freddo e mamma gli fa il massaggino con la crema, sempre e rigorosamente "naturale".
Nulla di chimico, nulla di potenzialmente pericoloso per la sua pelle e per la sua salute.
Fate sempre molta attenzione a quello che comprate per il vostro bimbo, spendete sempre qualche secondo in più per leggere attentamente la composizione di un prodotto, per vostro figlio questo ed altro.
Ci sono prodotti decantati e declamati alla tv o sui giornali che in realtà sono nocivi e carichi di sostanze che fanno di tutto, fuorché del bene alla salute di un bambino.
In più, grazie al web, ora si possono cercare informazioni, ci si può rendere conto meglio di come gira il mondo.
Quindi leggete, collegatevi alla rete e non siate mai sazi di informazioni.
Qui non si tratta più della vostra salute, ma dell'essere vivente più prezioso che avete al vostro fianco.

Ad agosto abbiamo deciso che passeremo le vacanze non con i nonni in oriente, ma con il padre di mia moglie e la sorella in Umbria. Circa due settimane...
Dopodiché faremo una settimana al mare.
Respirare aria di mare e farsi un bel bagno nell'acqua salata gli farà sicuramente bene.
Cambiare aria "in meglio" fa sempre bene ai bimbi. Gli da energia, carica vitale, li aiuta a crescere meglio...
Quindi siamo in fase di organizzazione. Si sta scegliendo il luogo in cui passare quella settimana.
La nostra scelta andrà sicuramente su un appartamento per due semplici ragioni:
primo, é più spazioso e si é più indipendenti; secondo, costa meno ^_^'
Come in tutte le cose, speriamo di fare la scelta giusta, soprattutto per lui.
In più avrà già più di un anno e quindi si sceglierà la sabbia e magari si divertirà a scavare buche con mamma e a fare tuffi con papà.... Non vedo l'ora!

Adesso che l'estate finalmente sembrerebbe arrivata le prospettive sono differenti.
Nonna L. (mia mamma) lo porta fuori la mattina a fare una bella passeggiata.
A volte anche al pomeriggio se il tempo é bello....
Mentre mia moglie M. ha la possibilità di fare quelle cose che altrimenti non potrebbe fare e si dedica un pò di più a se stessa e ai suoi interessi... cosa buona e giusta!

Io invece mi sono ritagliato del tempo per fare un bell'orto in giardino.
Ho piantato pomodori, zucchine, insalata, cipolle, cetrioli, spinaci, cornetti, fragole e persino angurie!
Lo curo con estremo amore, come se curassi mio figlio... poiché non appena nasceranno i primi frutti saranno proprio per lui, per le sue pappe.
L'essere consapevoli che certi risultati naturali saranno necessari al suo sostentamento e che lo faranno crescere più sano, mi rende fiero di me stesso...
Mentre annaffio l'orto penso a cosa raccoglierò e al fatto che saprò da dove provengono certi cibi e con che amore sono stati coltivati e nutriti. 
Sono dell'idea che l'amore e l'energia positiva che si mette nel fare qualcosa, quella cosa stessa la percepisce e la trattiene dentro di sè per poi liberarla in chi la riceve....
Spero sia proprio così.

Stamattina pioveva e faceva freddo. La pioggia a lavato via la polvere di queste settimane.
Ora é uscito di nuovo il sole e il caldo...
Pronti per nuovi giochi e per nuove passeggiate all'aria aperta! ^_^



lunedì 14 maggio 2012

I primi problemini

Quando pensate che siete fortunati, che vostro figlio "fino ad ora non si é ancora ammalato e non ha ancora avuto nulla..." beh... scordatevelo! ^_^
Sia chiaro, non voglio portare sfiga a nessuno, ma difficilmente mi capita di incontrare genitori i cui figli non si sono mai ammalati di qualcosa di piccolissimo, anche solo una febbre breve o un mal di pancia.
Direi mai.

Ci tengo a specificare che mio figlio sta benissimo, ci mancherebbe. Esistono problemi ben più gravi e situazioni  drammatiche nella vita, avvenimenti difficili da gestire e per i quali alcuni genitori venderebbero la propria anima pur di risolverli...
Solo che per dei neo genitori alle prime armi, spesso anche un sassolino può apparire come un macigno davanti ai propri occhi, quando non lo si é mai avuto e affrontato.

C'é da premettere una cosa importante prima.
E anche questa cosa non é mai da sottovalutare, della serie "sono sempre in buone mani!".
Si pensa che il proprio pediatra sia un bravo pediatra, ci si fida ciecamente di quello che dice perché é naturale che sia così data l'esperienza e la professione acquisita con tanto di studi pluriennali.
Si crede che ogni indicazione, ogni minimo suggerimento, siano tremilavolte più importanti di qualsiasi consiglio di qualche altra mamma o di qualche anziano.
Per farla breve. Questo é quello che dice il pediatra. Questo é quello che faccio.

Ed é qui che nascono i problemini.
Se il pediatra che si presumeva essere competente si scopre essere un emerito "buffone", allora la visione delle cose cambia radicalmente.

Poi esiste anche la fortuna di imbattersi per caso in un "vero" bravo pediatra.
Una dottoressa "davvero" in gamba. Una che ti spiega le cose, che lo fa con serietà e serenità, una che ti mette "davvero" sicurezza quando parla e che si dimostra "sempre" disponibile qualsiasi domanda si abbia da farle o qualsiasi cosa possa succedere.
Certo, come in ogni cosa ci vuole del sano buon senso, ma sapere di poterla chiamare per ogni evenienza, già questo ti da quell'aiuto in più sul quale si può contare costantemente.

Il vecchio pediatra invece non era mai raggiungibile, ti guardava come se fossi il solito genitore apprensivo quando provavi a fargli delle domande.... e già in quel caso ci erano sorti dei seri dubbi.
In più, affrontando il discorso vaccinazioni, che come già accennato noi non abbiamo fatto fare a nostro figlio, si era dimostrato immediatamente restio nel volerci seguire ancora, nonostante sia praticamente illegale una cosa del genere, ma ce l'ha fatto capire bene che era meglio se ci trovavamo un altro pediatra.
Morale della favola, ne abbiamo trovato un altro. Per ora a pagamento, finché la lunga burocrazia e la lista d'attesa ASL non ci permetterà di avere la dottoressa come nostra nuova pediatra.

Con lei abbiamo subito affrontato l'argomento vaccinazioni.
Ciò che ci ha fatto propendere verso di lei é stato il fatto che ci ha semplicemente dato la risposta più logica e democratica: "Non sono d'accordo con voi ma rispetto la vostra scelta". Stop.
Non volevamo altro che rispetto e accettazione.
Ma in questa fottutissima società troppo spesso c'é una marea di gente che questo principio non lo applica.

Fosse stato solo un diverbio ideologico sarebbe stato il minimo.
Abbiamo anche scoperto che lo stesso pediatra non ci aveva mai parlato di cosa fosse la "curva di crescita", che a quanto pare ogni genitore della terra conosce ^_^
Non é altro che un grafico che il pediatra "dovrebbe" stilare durante ogni visita del bambino, segnando peso e altezza e mettendo in luce così l'andamento di crescita del bambino stesso durante i mesi.
In questo modo si riesce a capire se il bambino cresce correttamente, se aumenta di peso correttamente, ecc.
Bene. Tutto questo a noi non solo non é mai stato detto, ma non é mai nemmeno stato fatto.
Quindi fortuna del pediatra vecchio che nostro figlio sta bene e che é cresciuto bene, altrimenti non mi sarei mostrato un padre tanto paziente e buono.

N. é un pochino sottopeso. Nel senso che dall'ultima pesata di due mesi fa non é aumentato.
In altezza é cresciuto invece.
Niente di grave, non di certo una cosa di cui allarmarsi, anche perché dai commenti di molte mamme che conosciamo i loro figli la curva di crescita non l'hanno mai rispettata, sempre sballata e sempre sottopeso...
Quindi d'ora in poi dovremmo introdurre merende più sostanziose, non solo di frutta, e pranzi e cene leggermente modificati.
Perché anche in questo caso non ci sono state date indicazioni degne di nota, anzi... Le indicazioni alimentari del nuovo pediatra a confronto sono "L'attimo fuggente" contro "Piedone l'africano"...

Dulcis in fundo.
Non pulitegli il pisellino... Non fategli quei trattamenti fastidiosi... Non serve! Lasciatelo stare che si sistema da solo!
Tra l'altro i miei complimenti allo stesso responsabile d'ospedale che durante una riunione con tutte le mamme, aveva detto di non toccare il pisellino di nostro figlio per pulirglielo.... complimentoni!
Ora ci troviamo a dovergli fare davvero delle fastidiose trazioni per risolvere un problema fastidioso di aderenza, con pomata e tanta pazienza. 
Sperando che la cosa si risolva.... altrimenti ci vorrà un'operazione fastidiosa per il piccolo N. che poi sentirà bruciore nel fare pipì per qualche tempo. In più noi ad ogni pipì che farà dovremmo fargli delle medicazioni...
Quindi speriamo che non sia necessario.
Speriamo che si risolva con questo procedimento che stiamo mettendo in atto con tanta cura e pazienza.

In più ci si mette anche il clima idiota.
Caldo freddo... freddo freddo... freddo... caldo... freddo....
Ed é facile ammalarsi.
Io e mia moglie ci siamo presi raffreddori, febbre, mal di gola e una forte tosse.
Lui chiaramente ci ha seguito a ruota poverino a causa nostra e della nostra vicinanza.
Senza contare una fastidiosa congiuntivite di qualche giorno fa, curata con una pomata specifica sugli occhi per una settimana circa. Ora per fortuna sembra essergli passata, ma é stata un'impresa tenerlo fermo per mettergli la crema...
Sono traumi necessari, anche se sentirlo piangere disperato stringe ogni volta lo stomaco.

Quindi a 10 mesi e mezzo di vita, tirando le somme direi che tutto sommato N. é un bravo bambino, sempre sorridente, sempre allegro. Un bimbo che si sveglia poche volte a notte, che piange solo quando ha male ai dentini o al pancino. Un bimbo che si é ammalato solo due volte per causa nostra che gliel'abbiamo attaccata di conseguenza. Un bimbo che poteva stare perfettamente bene se un incompetente di pediatra non ci avesse dato consigli sbagliati e non ci avesse seguiti così male.

Del resto ogni cattiva esperienza é esperienza stessa.
Quindi consiglio ai neo genitori di farsi sempre delle domande e di non accontentarsi mai di ciò che passa il convento, perché i nostri figli meritano professionalità e indicazioni serie.

Poi i primi problemini svaniscono...e il sorriso torna sempre.
Basta guardare negli occhi N. e tutto il resto svanisce....

mercoledì 18 aprile 2012

Come ci si può aspettare qualcosa che non si conosce?

Impari... anzi no, ... non si imparano certe cose... si scoprono.
Scopri che tuo figlio all'età di 9 mesi, all'interno di un centro commerciale, , durante la diffusione con altoparlanti, cerca di intonare con i suoi versetti la canzone di Adele "Somone like you"....
E allora tu rimani sbalordito. Attonito. Incredulo... anche se al momento ci ridi sopra e condividi l'avvenimento con qualcuno accanto.
Tutto il resto svanisce. Tuo figlio cresce. Cresce in un modo che non ti aspettavi...
Daltronde come ci si può aspettare qualcosa che non si conosce?

Mia madre L. canticchia la canzone e lui gli va dietro... ^_^
Spettacolare!
Io me lo sono perso, quel giorno c'erano lei e mia moglie M.
Riporto solo il racconto della vicenda. Aimé la vita quotidiana certi istanti preziosi te li sottrae.
Il lavoro aiuta a sopravvivere ma contribuisce ad alienarti dalla realtà, dal mondo la fuori, anche se in giro c'é ancora qualcuno che cerca di farti credere il contrario.
Così mentre io sono davanti ad uno schermo di un pc, mio figlio fa progressi che forse non vedrò.
Ma non mi abbatto, anche se mi dispiaccio.
Abbattersi non ha senso.
Meglio gioire degli avvenimenti, anche se narrati da qualcuno.
Il solo fatto che accadono, certi avvenimenti, é un dono della vita.

Qui al nord continua a piovere da due settimane.
N. ne risente un pochino. E' un pò nervoso e dorme meno tranquillo di prima la notte.
Non so se dipende dal tempo che cambia, che rende un pò tutti nervosi del resto, o se dipende dai denti che crescono, o da altri fattori che non scopriremo facilmente finchè non parlerà ^_^
Per adesso ci si accontenta dell'intuito. Benedetto intuito aiutaci tu!
Settimane fa eravamo fuori sul giardino al sole a giocare sul plaid.
Oggi siamo chiusi in casa con il camino acceso.
Quasi paradossale.

Le previsioni dicono che da settimana prossima arriverà la vera primavera.
Già mia moglie M. e mia madre sono pronte ai blocchi di partenza!
Appena esce il sole.... via! Così N. riposa meglio, sta all'aria aperta e si fa delle belle passeggiate.
Ci saranno pomeriggi al parco, mattinate per il paese e tra le "sciure" (signore anziane) che chicchierano dal panettiere, ore ed ore in mezzo alla natura immersi tra il profumo di erba e di fiori di campo, ore ed ore di dormite e sorrisi e scoperte.

Ora il passeggino é in assetto "tour panoramico".
Finalmente non é più fronte-mamma ma verso la strada.
A mamma M. e a nonna L. dispiace tantissimo, certo, ma del resto ora é più grande e ha bisogno di vedere la strada che scorre, le persone che gli vengono incontro, il panorama e l'incrociare quotidiano di altre vite parallele che lo sfiorano.
Un assetto più "attivo".

Così, il mio piccolo N., mi aspetta la sera quando faccio ritorno a casa.
Sempre col sorriso mi accoglie appena mi vede.
E questo é ciò che mi aspetto sempre. Difficilmente mi delude. Anche quando piange, dopo mi mostra il sorriso, e so che é un sorriso vero, puro, incontaminato.
Ogni giorno ne ho bisogno come fosse acqua.

Al contrario ci sono cose che non ti aspetti.
Un canto inatteso. Un verso incomprensibile che somiglia tanto ad una parola.
Un'espressione buffa giunta da un volto sino ai propri occhi.

Non faccio distinzione.
Accolgo ogni suo segno come oro.
Perché é questo che deve essere un bambino.
Un bimbo é l'infinito.

martedì 10 aprile 2012

A presto nonno!

"Mi raccomando, qualche volta parlategli di me..."
Questo l'sms strappalacrime che poche ore fa mia madre ha ricevuto da mio padre R., fermo ad attendere il suo maledetto aereo all'aeroporto di Malpensa.

Perché maledetto?
Perchè l'aereo, che anche lui stesso sperava di prendere il più tardi possibile, l'aereo che l'avrebbe allontanato dai suoi cari per un pò di mesi... alla fine é arrivato.
La consapevolezza che sarebbe stato peggio di ogni altra volta c'era sin dall'inizio.

Questa volta si, forse é stata diversa rispetto a tutte le altre...
Questa volta pensare che mio padre ha pianto per mio figlio, mi da sensazioni strane che mai avevo provato... me lo fa sentire più vicino che mai...

Le terre d'oriente che ospitano i miei genitori, in questi anni di lontananze, risultano essere ancora più lontane, ancora più crudeli.
Per forza di cose, mio padre ha sempre pochi giorni di ferie, percui se li deve giocare durante l'anno e non é facile decidere quando e come... ancor più ora che ad aspettarlo ogni volta non ci sono solo io, suo figlio, e sua nuora M. ... ma anche il suo caro nipotino N.

Ora N. é differente, il suo approccio con le persone é cambiato, interagisce con tutti e soprattutto con i nonni.
Scarrozzarselo in giro per il paese, mentre si fa la spesa, mentre si passeggia per il parco, mentre si chiacchiera e lo si sente dormire,... offre nuove sensazioni, nuovi stimoli, nuove atmosfere.
Quando giorni fa parlavo con mio padre di questo distacco, con una grande malinconia ricordo che mi ha detto che gli sarebbe mancata tantissimo proprio questa sorta di "atmosfera familiare" che gli piace tanto, che lo fa sentire "a casa".
Per me é la stessa cosa, forse é proprio per questo motivo che siamo molto simili io e lui.

Immaginarmelo in aeroporto, tutto solo, con un nodo alla gola tremendo,... mi fa stare ancora più male, mi fa sentire impotente nei confronti di una realtà che non offre spazio al cambiamento e ai ripensamenti.
Lui é in oriente anche per noi, per farci stare meglio, per assicurarci un futuro migliore, ed é per questo sostanziale, infinito motivo, che lo ammiro più di ogni altra persona.
A volte si cercano eroi, si cercano miti o personaggi da seguire, da imitare, da iconizzare... e non ci si rende conto che alla fine i veri miti li si ha al proprio fianco.

Durante queste settimane, mio figlio N. ha elargito sorrisi a ripetizione... é un bimbo davvero solare. Tutti dicono che esprime tanta simpatia e che il suo sorriso é speciale.
Anche io credo che sia così, e penso che un pò del nostro anche noi genitori fino ad ora ce l'abbiamo messo, con il nostro modo di essere, con i nostri caratteri, con il nostro costante intento di farlo sentire in un ambiente sereno e giocoso.
Ci sono istanti in cui ci sentiamo un pò scemi, mentre facciamo versi o mentre torniamo anche noi bambini, ma siamo convinti che un bimbo abbia bisogno di tutto questo per crescere, soprattutto nei primi anni di vita.

Vederlo in braccio a nonno R., vederlo ridere alle sue smorfie, vedere quanto mio padre torni indietro nel tempo sentendosi a sua volta ancora padre con mio figlio,... mi infonde serenità.
Così riguardo le foto di questi giorni, le catalogo con attenzione ed un pizzico di nostalgia. Penso e ripenso a quei momenti e cerco di immaginare come saranno i prossimi.
Ascolto in sottofondo "C'era una volta il west" di Ennio Morricone e so che un pò mi faccio male nell'immergermi in una colonna sonora così intensa, ma sono fatto così... per scrivere, per pensare e per rivivere le cose belle, ho bisogno di isolarmi in me stesso e nella mia musica.
Altrimenti fatico ad esprimermi e a comunicare...

So che ora é in volo. Forse starà sorvolando la Cina o la Tailandia... forse sarà riuscito in qualche modo a prendere sonno... o forse starà ammirando la polaroid che ieri ho scattato con lui, mio figlio e mia madre al parco, e che gli ho detto di tenere nel portafogli.
A breve gli spedisco un pò di foto di tutti questi giorni e lo faccio contento.

Già nel weekend ci collegheremo con lui via webcam. Beata tecnologia, meno male che esisti!
Non sarà molto, ma lo terrà su di morale almeno un filo...

Nel frattempo N. cresce sempre di più. Cresce tra le nostre braccia di genitori felici e un pò apprensivi. Apprensivi il giusto... Mia moglie M. mi impone di esserlo il meno possibile ^_^ anche se é maledettamente difficile...

Il caldo va e viene... tarda a mostrarsi con costanza...
Aprile sarà pazzerello, già lo so.
Speriamo che Maggio sia caldo e che finalmente questa primavera si decida a sbocciare del tutto.

Del resto nei giorni scorsi, quando faceva caldo, si passavano i pomeriggi sul plaid in giardino, con N. che giocava seduto al sole, i nonni che ridevano e lo coccolavano, mia moglie che mi vedeva arrivare e mi sorrideva... ed io che tornavo dal lavoro e che a questa meravigliosa immagine mi inondavo l'anima...

Prima o poi tornerà tutto alla normalità.
Le distanze si annulleranno e gli addii si esauriranno...
Mia madre smetterà di sentirsi anche lei triste e costretta a scegliere poverina tra noi e mio padre...
Daltronde é questione di tempo. Di esperienze che comunque lasceranno il segno e ci cambieranno, cambieranno anche nostro figlio.

Una persona una volta disse:
" Perché io provo tutto questo per te? ... Ma perché io c'ero anche quando tu eri piccolo ... "

A presto papà!


lunedì 26 marzo 2012

Il battesimo pagano

Che bella giornata! "Mi é gustata un bel pò!" Come direbbe un picchiatello che mi fa morir dal ridere ^_^

Ieri é stato il battesimo di mio figlio N.
Una giornata tutto sommato soleggiata, anche se nel pomeriggio ha fatto qualche goccia di pioggia, ma non importa perché é andato tutto per il meglio.
Vedo queste gocce di pioggia come una sorta di battesimo anche per tutti noi, come se il dio e la dea avessero voluto simbolicamente darci qualche assaggio di purezza, simile a quella vissuta da N. durante il rito.

Come già accennato nei post precedenti, il rito é stato pagano (celtico).
Mia moglie é wiccan e così abbiamo seguito questa procedura molto semplice, emozionante e suggestiva per molti che hanno seguito per la prima volta nella loro vita la cerimonia.
Agli occhi di molti é sicuramente stata un qualcosa di molto particolare, dato che nel nostro paese se parli di "battesimo" ti viene in mente subito e solo quello cristiano.
Il rituale é stato breve ma toccante. La sacerdotessa, una nostra cara amica, é stata bravissima e dolcissima sia con noi che con nostro figlio... che durante tutta la cerimonia passava dalle braccia della mamma a stare comodamente seduto sull'altare tra simboli sacri ed elementi naturali.

Acqua, terra, fuoco e aria. Sono l'unione degli elementi che hanno abbracciato e avvolto nostro figlio durante il battesimo.
Non sto a spiegare nei dettagli il rito ma posso dire che a tratti mi ha fatto commuovere, forse perché si trattava di mio figlio, forse per la situazione, ... non saprei...
Fatto sta che era il suo giorno, che era la star fotografata e ripresa nei video. Il suo giorno speciale in cui il nostro piccolo ometto, vicino ai nove mesi, scopriva involontariamente una nuova fase della propria vita... spirituale.
Dopo la benedizione buddista e quella induista, a così pochi mesi N. ha avuto la benedizione celtica.

Il battesimo pagano che abbiamo fatto al piccolo N. non lo lega ad alcuna religione, cosa che abbiamo tenuto molto di specificare a tutti i partecipanti ad inizio cerimonia.
E' giusto che scelga la sua strada quando sarà grande, perché é così che dovrebbe essere per tutti sin da bambini.
Il lato spirituale deve essere "sentito dentro" e non guidato da altri.

Che buffo che era N. mentre giocava sull'altare, mentre la sacerdotessa sorridente e divertita lo sentiva chiacchierare durante il silenzio generale. Ma lui può tutto. Lui é il festeggiato :D
Che buffo che era mentre dormiva stanco e distrutto dalle attenzioni e dalle voci degli ospiti e dalla giornata impegnativa.
Che dolce mentre guardava negli occhi la gente attorno, mentre si domandava probabilmente cosa volessero da lui, mentre sorrideva o mentre veniva rapito dai colori delle cose, dei cibi, dai suoni e dai movimenti.

Al termine della cerimonia, durata poco più di mezzora, dopo le parole commosse di madrina A. (la sorella di mia moglie) e del padrino G. (mio zio), ci siamo diretti verso la parte esterna della cascina nella quale abbiamo festeggiato e all'aperto abbiamo sorseggiato assieme a tutti gli invitati un buon aperitivo.
Il sole splendeva. Faceva caldo. Tutto era perfetto...
Nostro figlio dormiva beato sul passeggino. Se lo meritava dopo una cerimonia importante come quella.

Finito l'aperitivo siamo entrati nella sala da pranzo.
Rustica, elegante, tutta in travi in legno, camino gigante, pareti bianche, profumo di cibo.
All'entrata mia moglie ha messo una composizione di palloncini colorati con il nome di N. in cima.
Vi lascio immaginare l'entusiasmo dei bimbi presenti che volevano tutti un palloncino. Cosa che naturlamente abbiamo fatto ad un certo punto del pranzo ^_^
Mia moglie si é anche sbizzarrita, e lei é bravissima in questo, a scrivere su un foglio A3 i nomi dei tavoli con i relativi commensali... così ognuno sapeva dove sedersi.
Pranzo ottimo, servizio perfetto. Tutti soddisfatti. Noi di conseguenza, anche...

Al battesimo c'erano sia gli amici che i parenti.
Gli amici erano quelli più stretti, non potevamo invitare il mondo ^_^
Mentre i parenti erano pochi: giusto i miei genitori, che tornavano dall'Asia proprio per l'avvenimento, e i genitori di mia moglie con la sorella e la nipotina che arrivavano direttamente dall'Umbria dove attualmente vivono.
E poi c'era anche mio zio G. felice come una pasqua di essere stato nominato padrino di mio figlio. Commosso e super agitato per la cerimonia e per le parole che avrebbe dovuto dire.
Del resto sono cresciuto anche con lui e glielo dovevo un pensiero come questo. Quando vede mio figlio lui rivede anche me da piccolo... e questo ha qualcosa di particolarmente bello.

Il tocco speciale é stata la torta.
Ce l'eravamo fatta preparare su misura da un pasticcere di fiducia, uno di quelli che fanno le torte super mega elaborate, colorate, ricche di particolari, di fiori, di farfalle. Tutta verde chiaro... la rappresentazione della primavera!
Lo stupore della gente si é sentito non appena l'hanno vista, anche i nostri genitori ne sono rimasti impressionati. Del resto per un giorno così mio figlio meritava questo ed altro!
Poi ricordo le mille foto, tutti davanti alla torta con digitali e videocamere... come fosse la presentazione di un calciatore famoso davanti alla stampa... ahahahah

Se faccio un passo indietro con il pensiero, a quando avevo vent'anni e a quando cercavo di immaginarmi padre, di immaginare momenti come questi, devo ammettere che non me li sarei mai sognati così.
Vuoi perché io non credo in nessun dio, vuoi perché mia moglie é pagana, vuoi per tante variabili... ma non mi sarei mai potuto figurare una situazione come questa.
Non l'avrei mai potuta parcepire così bella....
Certo mancava le presenza di mia suocera, che é venuta a mancare l'anno scorso, ma so che nonostante tutto lei era li con noi e so che ogni giorno rappresenta, assieme ai miei nonni e alle persone care, uno dei tanti piccoli "angeli" che stanno accanto a mio figlio.

Alla fine eravamo tutti in macchina, diretti verso casa. Così come finiscono quei film a lieto fine.
Distrutti per la giornata intensa, ma soddisfatti.

Lui dietro che dormiva ed io davanti che guidavo verso casa con in mente tutte le scene, le parole, le immagini di questo 25 marzo 2012.


martedì 13 marzo 2012

Come abbiamo fatto a vivere senza di lui?

Non avrei mai pensato che mio figlio fosse in grado di comunicare con il mio gatto ^_^
E invece sembrerebbe che ci riesca, o per lo meno, che ci provi ogni volta che la micetta gli si avvicina sotto il seggiolone o mentre é seduto sul divano o in braccio a noi.
Il gatto miagola e lui, più o meno allo stesso modo, gli risponde... pazzesco...
Al tempo stesso direi piuttosto buffo e divertente.
Fatto sta che se gli chiedi "Come fa la micia?" Lui risponde: "Miaooooo... miaoooo..." in un modo molto più verosimile del nostro.
Che abbia imparato la sua lingua? Tutti questi mesi in cui l'ha osservata gli saranno serviti a decifrarne un codice di linguaggio segreto?
Lo scopriremo alla prossima puntata! ahahahah

Ma N. non ha imparato solo a miagolare alla micia, ma anche a dire alcune paroline come "MA MA", "BA BA" e simili.
Certo non sono termini complessi e ricchi di significato, ma per noi genitori che li ascoltiamo per la prima volta sono intere frasi di opere d'arte eccelsa. Direi che papà quando sente N. pronunciare quelle paroline, é come se lo sentisse recitare una poesia di Leopardi.
La magia di un figlio che emette i primi suoni, le prime "parole", che interagisce attivamente e costantemente con te e con il mondo esterno, non ha prezzo.
Il valore di attimi come questi é incommensurabile, non misurabile né comprensibile se non lo si vive direttamente giorno per giorno.

Ci sono volte in cui tenta di puntare le gambe e di alzarsi.
Volte in cui punta le ginocchia mentre é a pancia in giù e tutti attorno ad attendere che prima o poi riesca a gattonare...
Volte in cui si gira e si rigira da solo mentre é sul divano coi suoi giochi, che tenta invano di prendere quando sono troppo lontani.
Volte in cui sul letto rimane seduto a fissare la giostrina che gira sul suo lettino e ti fa dei sorrisi enormi, illuminanti ancora più del fatto che apri la finestra e osservi la luce entrare ed invadere la stanza.

Quando sei genitore impari mese dopo mese come cambia la vita e come cambia il tuo approccio verso l'essere padre e madre.

Da quando sono padre ho come la sensazione di vivere una sorta di nuova esistenza, una specie di vita parallela del tutto distaccata dalla precedente.
La domanda che io e mia moglie ci poniamo spesso é "come abbiamo fatto a vivere senza di lui?".
La risposta é ricca di tanti silenzi ma anche di tanti pensieri...
Forse troppi per essere analizzati al microscopio, probabilmente troppo nobili per essere separati e ripetuti a voce.
Così ci accorgiamo che é bellissimo ripeterci a volte quella domanda e che é altrettanto bello concludere con un sorriso, occhi negli occhi, l'assenza di risposta.

Oggi é il 13 marzo.
Il 19 marzo ho scoperto poche ore fà che sarà la festa del papà.
Sono molto restio verso certe ricorrenze. Nella maggior parte dei casi le vedo solamente come opera del consumismo umano e allora cerco di farle passare il più velocemente possibile.
Anche se da qualche anno a questa parte cerco sempre e comunque di fare gli auguri a mio padre perché so che ci tiene e non perdo nulla se faccio uno sforzo e lo faccio felice.
Sono restio, certo, ma sono consapevole che sarà per la prima volta nella mia vita anche io mio giorno simbolico, il giorno in cui la gente accanto mi guarderà e mi dirà "Auguri papà!".
Io sorriderò distratto, ma dentro di me sentirò per la prima volta di essere involontariamente e scetticamente parte di un qualcosa che da oggi in poi mi coinvolgerà, volente o nolente.
Succederà ogni volta che a scuola mio figlio farà un disegno per me in quel giorno, ogni qual volta mi farà lui stesso gli auguri ed io un pò meno distratto... lo ringrazierò abbracciandolo.

Il contatto fisico é importante.
Sin da piccolo ho sempre cercato di non farmi abbracciare dai miei genitori.
Ero sfuggente, mi divincolavo durante gli abbracci. Man mano che passavano gli anni, diventavo sempre più solitario e chiuso in me stesso. Mi rendo conto, ogni volta che ci penso, che non era la cosa giusta da fare, la strada imperfetta é sempre sintomo di carenze.
Non mi mancava certo l'amore, ma forse, in alcuni momenti...mi sono mancate le certezze. Forse é per questo che spesso facevo fatica ad accettare il contatto fisico con le persone, con gli amici, con il mondo.
Ecco perchè con gli anni mi sono fatto violenza e ho cercato di cambiare me stesso sotto questo punto di vista.
Ora sono contento di esserci in gran parte riuscito e vorrei poter trasmettere tutto questo a mio figlio N. perché sono certo che il contatto fisico sia essenziale molto spesso quando si vuole comunicare alle persone alle quali teniamo, che ci teniamo veramente.
Guardare sempre negli occhi e abbracciare più spesso, questa dovrebbe essere la regola base di una sopravvivenza equilibrata e serena.
L'esperienza mi darà una mano in molte situazioni, persino in questa.

Da qualche notte a questa parte N. piange di notte.
Penso sia dovuto al fatto che per lui é molto difficile staccarsi dalle poppate dal seno di M.
E' un contatto, per l'appunto fisico, del quale i bambini hanno grande necessità.
Ora N. mangia anche le pappe la sera, verso le otto, quando anche noi ceniamo. In più al pomeriggio mia moglie M. gli da una sorta di merenda con la frutta frullata.
Quindi sono rimaste le poppate: mattutina e prima di andare a nanna.
Per un bimbo di 8 mesi suppongo sia dura!
In più il suo fisico si deve abituare alla tipologia delle pappe ( verdure, cereali, brodo, mais, ecc. ) e sicuramente avrà in alcuni casi mal di pancia o gonfiore... infatti quando si svegli a e piange fa spesso delle "scoreggine" ^_^ e immagino che sia qualche piccolo dolorino di quel tipo.
Naturalmente oltre al desiderio di attaccarsi al seno di M.

Sicuramente a livello di salute sta bene.
Infatti ieri finalmente ieri ha fatto la visita dal pediatra per l'ottavo mese.
Dice che é un bimbo sano, sta benissimo!

Devo solo specificare che non abbiamo seguito per lettera le sue indicazioni.
Fosse stato per lui gli avremmo dato il fluoro per via orale a pochi mesi!
E' bastato informarsi e documentarsi, in quanto "esseri pensanti" per capire che é altamente tossico e sconsigliato in moltissimi casi e da moltissimi esperti del settore.
In molti casi é quasi più utile il consiglio di una madre navigata che il consiglio di un pediatra....
Con questo non voglio dire che sia più attendibile il parere di una "non esperta di medicina", anzi, anche perché sicuramente il pediatra conosce milioni di cose che una madre forse non può conoscere... ma é un mio pensiero in merito che è volto a mettere in qualche modo in "possibile discussione" anche il parere più illustre poiché ritengo che nulla sia "assoluto e inconfutabile".
Abbiamo anche parlato al pediatra della nostra decisione di non vaccinare, per chi se lo fosse chiesto...
Naturalmente, come ci aspettavamo, era contrario.
In modo velatamente critico ci ha consigliato di rivolgerci a qualcun'altro. Per lui noi siamo "a-scientifici"...
Per me non sussiste alcun problema. Ne cerchermo altri... questo ed altro per la salute di mio figlio!

Sta arrivando il caldo, si allungano le giornate.
Non vedo l'ora di fare delle belle scampagnate con la famiglia! ^_^
Ho voglia di lago, voglia di montagna, voglia di boschi, voglia di mare, voglia di respirare all'aria aperta, voglia di mangiare cibi di agriturismo, voglia di vedere la luce del sole che si riflette sul viso di mio figlio, voglia di giocare con lui su di un plaid in mezzo ad un prato e attorno solo il rumore degli uccellini.... ho voglia di natura e di condividerla con pochi amori.