lunedì 10 dicembre 2012

Ci rivediamo presto papà

Secondo Natale e secondo distacco.
Ieri mio figlio N. è partito con mia moglie e mia madre per passare le vacanze di Natale al caldo in oriente, dal nonno che per qualche mese è rimasto là da solo...distante da tutti noi poverino...
Non oso immaginare come si sentisse, ma una cosa la so: mio padre è un grande uomo. Per questo e anche per molti altri suoi modi di essere e per sue dimostrazioni di affetto verso la famiglia.

12 ore di volo. Diretto. So che N. è stato un angelo! Ha fatto fatica a dormire solo per un'oretta, ma c'é da capirlo visto che ha dovuto stare su un aereo per così tanto tempo. Mia moglie l'ho sentita qualche ora fa e mi ha raccontato tutto. Sentire la sua voce mi ha fatto stare meglio....

Ora so che N. è al sicuro, che coi nonni sarò felice, coccolato e sereno. So che anche mia moglie sarà serena e che tra passeggiate e bagni in piscina, si godranno un mesetto di caldo e di divertimento.
Mi hanno raccontato anche che non smetteva più di correre sul prato lungo il fiume, felice e sorridente come fosse il bimbo più contento del mondo ^_^ Me lo sono immaginato, e anche questo mi è servito a riempire un poco il vuoto che sento dentro....

E' il vuoto ciò che ti piega. Lo stesso dello scorso anno, lo stesso nitido e maledetto vuoto!
Tornare a casa da soli e ritrovarsi immersi nel silenzio più assoluto beh... è una sensazione pessima.
Abituato com'ero a tornare dal lavoro con N. che mi correva incontro gridando "papà! papà!", con Monica che preparava il pranzo e con mia madre che giocava o che preparava la tavola.... Dolce, costante, unico punto di riferimento di vita: il quotidiano che ti fa sentire bene.

Ogni gioco è N. Ogni angolo è N. Ogni foto, ogni cibo, ogni profumo... è N.
Aimè dovrei andare in un'altra casa per sentirmi meno oppresso da tutta questa mancanza, ma non avrebbe senso... perché con certe sensazioni, con certe situazioni, ci si deve convivere se si vuole vivere appieno ogni momento, bello o buono che sia.
Anche perché tra dieci giorni rivedrò la mia famiglia...li raggiungerò anche io in oriente...
Contare i giorni è l'unico passatempo che rimane da fare, stordito da qualche lavoretto in casa e da azioni a volte senza senso.

Faccio tutto in funzione di ciò che sarà quando lo riabbraccerò... Questo è il mio istinto.
Il mio essere padre non mi fa comportare in maniera differente, so benissimo che a volte sono eccessivo nelle mie reazioni, nell'approccio con certi distacchi, ma è la mia natura ed io ad essere più distaccato verso il mondo proprio non mi riesce...
Credo che in moltissime circostanze sia un grosso difetto... che allo stesso tempo è un pregio quando si concretizza la gioia o si annullano le aspettative.

Nel corso di questi giorni farò anche un pò di shopping, per quel poco che le finanze mi concedono ^_^'
Devo comprare i regali sia a N. che a mia moglie, che per i miei genitori.
Si perché in fin dei conti è a loro che devo qualcosina, perchè loro ci sono sempre, non sono scostanti come tante altre persone "vicine".
Che gli posso comprare??? Il solito dilemma.... che comunque anch'esso è utile ad occuparmi la mente tra lavoro e ritorno all'ovile.

Chissà quante camminate si farà con i suoi bei sandaletti, cannottiera e pantaloncini corti...
Chissà quante marachelle, quanti bagni con il suo salvagente giallo, chissà quanti sorrisi e quanti capriccetti con il supporto dei nonni...
N. adora camminare! Lo fai scendere dal passeggino e lui è il bimbo più contento del mondo.
Se poi può camminare libero senza armature addosso e senza le mani gelate....allora N. possiamo dire che a stento si trattiene dal non spiccare il volo :D

Scrivere mi aiuta, mi distrae e mi permette di sfogare le ansie e le paure.
Paura di non partire per questa maledetta neve che ogni tanto sembra bloccare l'Italia.
Paura di non avere in tempo il passaporto che ho appena fatto rifare...
Tutte paure che poi svaniscono in poche ore, in un solo istante, quando i miei occhi incrociano di nuovo i suoi...e sento chiamare da lontano "papàààààà!!!"

Per ora mi accontenterò di vederlo domani in webcam.
Meno male che hanno inventato una tecnologia simile che annulla le distanze, seppur anche semplicemente in modo virtuale.


Quindi me lo godrò e cercherò di non scoppiare in lacrime anche io come un bimbo se dovesse piangere o se dovesse pronunciare quelle paroline che sciolgono i genitori e che li rimbambiscono :)

Mi accorgo che quando sono particolarmente triste divento anche assurdamente e illogicamente produttivo a livello sia pratico che teorico.
Un lavoro dietro l'altro. Uno scritto dopo l'altro...
Il vuoto diminuisce con le parole e i pensieri intensi spesi durante i minuti trascorsi qui davanti a questo strano monitor...

Mi manchi da morire N.
Non vedo l'ora di stringerti a me, di sentire il tuo respiro mentre dormi, di farti ridere a crepapelle...
Vi penso sempre amori miei!

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