mercoledì 18 aprile 2012

Come ci si può aspettare qualcosa che non si conosce?

Impari... anzi no, ... non si imparano certe cose... si scoprono.
Scopri che tuo figlio all'età di 9 mesi, all'interno di un centro commerciale, , durante la diffusione con altoparlanti, cerca di intonare con i suoi versetti la canzone di Adele "Somone like you"....
E allora tu rimani sbalordito. Attonito. Incredulo... anche se al momento ci ridi sopra e condividi l'avvenimento con qualcuno accanto.
Tutto il resto svanisce. Tuo figlio cresce. Cresce in un modo che non ti aspettavi...
Daltronde come ci si può aspettare qualcosa che non si conosce?

Mia madre L. canticchia la canzone e lui gli va dietro... ^_^
Spettacolare!
Io me lo sono perso, quel giorno c'erano lei e mia moglie M.
Riporto solo il racconto della vicenda. Aimé la vita quotidiana certi istanti preziosi te li sottrae.
Il lavoro aiuta a sopravvivere ma contribuisce ad alienarti dalla realtà, dal mondo la fuori, anche se in giro c'é ancora qualcuno che cerca di farti credere il contrario.
Così mentre io sono davanti ad uno schermo di un pc, mio figlio fa progressi che forse non vedrò.
Ma non mi abbatto, anche se mi dispiaccio.
Abbattersi non ha senso.
Meglio gioire degli avvenimenti, anche se narrati da qualcuno.
Il solo fatto che accadono, certi avvenimenti, é un dono della vita.

Qui al nord continua a piovere da due settimane.
N. ne risente un pochino. E' un pò nervoso e dorme meno tranquillo di prima la notte.
Non so se dipende dal tempo che cambia, che rende un pò tutti nervosi del resto, o se dipende dai denti che crescono, o da altri fattori che non scopriremo facilmente finchè non parlerà ^_^
Per adesso ci si accontenta dell'intuito. Benedetto intuito aiutaci tu!
Settimane fa eravamo fuori sul giardino al sole a giocare sul plaid.
Oggi siamo chiusi in casa con il camino acceso.
Quasi paradossale.

Le previsioni dicono che da settimana prossima arriverà la vera primavera.
Già mia moglie M. e mia madre sono pronte ai blocchi di partenza!
Appena esce il sole.... via! Così N. riposa meglio, sta all'aria aperta e si fa delle belle passeggiate.
Ci saranno pomeriggi al parco, mattinate per il paese e tra le "sciure" (signore anziane) che chicchierano dal panettiere, ore ed ore in mezzo alla natura immersi tra il profumo di erba e di fiori di campo, ore ed ore di dormite e sorrisi e scoperte.

Ora il passeggino é in assetto "tour panoramico".
Finalmente non é più fronte-mamma ma verso la strada.
A mamma M. e a nonna L. dispiace tantissimo, certo, ma del resto ora é più grande e ha bisogno di vedere la strada che scorre, le persone che gli vengono incontro, il panorama e l'incrociare quotidiano di altre vite parallele che lo sfiorano.
Un assetto più "attivo".

Così, il mio piccolo N., mi aspetta la sera quando faccio ritorno a casa.
Sempre col sorriso mi accoglie appena mi vede.
E questo é ciò che mi aspetto sempre. Difficilmente mi delude. Anche quando piange, dopo mi mostra il sorriso, e so che é un sorriso vero, puro, incontaminato.
Ogni giorno ne ho bisogno come fosse acqua.

Al contrario ci sono cose che non ti aspetti.
Un canto inatteso. Un verso incomprensibile che somiglia tanto ad una parola.
Un'espressione buffa giunta da un volto sino ai propri occhi.

Non faccio distinzione.
Accolgo ogni suo segno come oro.
Perché é questo che deve essere un bambino.
Un bimbo é l'infinito.

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