Una canzone di Elisa recita:
"Sarà difficile diventar grande
prima che lo diventi anche tu
tu che farai tutte quelle domande
io fingerò di saperne di più
sarà difficile
ma sarà come deve essere
metterò via i giochi
proverò a crescere..."
Il piccolo N. ha iniziato a fare tante, tante domande ^_^'
Qualsiasi cosa per lui è nuova e quindi qualsiasi cosa diventa "curiosa", così com'é curioso il modo in cui lui stesso ti stupisce con certi atteggiamenti quando riesce a porti un quesito semplice in modo talmente spettacolare che a fatica si trattiene lo stupore...
Una cosa è evidente. Il bimbo è immensamente sveglio. Smart, direbbero gli inglesi.
Percui noi genitori non possiamo far altro che fingere di saperne di più di lui, anche quando di risposte non ce ne sono, anche quando le domande sono maledettamente "adulte" e allora si cerca di aggirare le tempistiche di ogni risposta, di ogni spiegazione più o meno plausibile.
Non è il caso di metter via i giochi, come recita la canzone di Elisa, ma di sicuro i giochi crescono con N. e non è più sufficente darglieli in mano e amen...bisogna spiegarne le funzionalità, magari coinvolgerlo in un certo modo, ricamarci attorno qualche storia oppure fargli compagnia nell'invenzione delle alternative che ogni singolo giocattolo può offrire.
Lui è sempre pronto, sempre attento, anche quando sembra che non stia ascoltando le parole degli adulti, in realtà N. ascolta tutto, e quando meno te lo aspetti ti spara dritta la domanda, spesso semplice e in alcuni casi pazzesca...
Si accorciano le giornate, il buio arriva prima e l'autunno qui da noi non è certo rose e fiori, ma pioggerella insopportabile che costringe a stare chiusi dentro casa.
Quindi bisogna sempre inventarsi qualcosa, anche quando N. sclera e non gli va bene nulla, anche quando più di tante alternative non sembrano esserci.
E allora si alterna un pò di tv con Cartoonito a qualche gioco assieme sul tappeto della cameretta, a qualche disegno con la lavagna, a qualche corsa per il corridoio facendo finta che la casa è un castello o un campo verde su cui poter sfogare le proprie energie infinite.
Noi poveretti, quasi quarantenni, siamo distrutti a fine giornata, mentre lui ancora zompetta per la cucina in cerca di qualche attenzione o di novità vitali.
Nonno R. è partito per l'oriente.
Il distacco è stato atroce, ogni volta sempre più di quella precedente.
Vedere mio padre con le parole strozzate in gola è stranissimo, perché è una persona dura, forte, capace di governare le emozioni,... tranne che in un caso oramai... quello in cui deve salutare il suo amato nipotino.
Ma per fortuna il tempo che li separa non è molto, già a dicembre partirà con mamma per l'oriente e allontanerà i mesi più freddi con una lunga vacanza al caldo tra pantaloncini, cannottiera, maglietta maniche corte, sandali,...e piscina a go go! :)
Io sarò un pò giù perché potrò godermi il momento per tre settimane, quelle che mi spettano di ferie, ma sarò ugualmente felice di lasciarlo coi nonni e in un luogo forse migliore, soprattutto a livello climatico.
N. è bravo. Si comporta quasi sempre bene. Ovunque lo si porta lui è un ometto.
Al ristorante, al parco, al mercato,... lui dimostra più dell'età che ha... grazie al fatto che parla molto, articola le frasi come un bimbo del doppio dei suoi anni (ora ne ha poco più di 2).
Certamente qualche volta ha i suoi momenti no, in cui sclera e non obbedisce, ma fa parte della crescita e mi stupirebbe il contrario sinceramente.
E' un bimbo spontaneo che senza che gli chiedi nulla ti abbraccia e ti bacia dicendoti "ti voglio bene!".
E' un bimbo unico... Ma io sono il papà e non faccio testo ^_^'
N. "...dondolerà, salterà, cambierà...sempre a modo suo...".
Questo è certo.
E' il suo personale e magnifico Girotondo.
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