Come sempre passano mesi e mesi prima che questo papà torni a scrivere su questo blog.
Non per mancanza di tempo, non per aridità di pensieri, ma proprio per quel "tempo" che spesso é talmente prezioso che ovviamente mi scopro a voler condividere con lui, mio figlio, piuttosto che davanti ad una tastiera.
Ecco perché il tempo libero diventa il "nostro tempo libero".
Del resto il concetto di anni che passano é talmente tanto fragile ed implacabile, che ti ritrovi un giorno in sala parto e il giorno dopo a spiegargli matematica e scienze.
Non é un caso che torno a scrivere oggi che é la festa del papà.
Sono sempre stato poco avvezzo a certe feste comandate, commerciali, ma devo ammettere che da quando mi sveglio al mattino e lo trovo davanti a me con un foglietto con scritte tante parole speciali su di me e di quanto io sia importante per lui beh... i preconcetti crollano ed io con loro.
Occhi lucidi. Poche parole da dire. Solo un "ti voglio bene anche io" e un abbraccio forte e il più duraturo possibile.
Per lui sono un eroe.
In realtà é lui il mio eroe. Io non sono altro che un piccolo papà che non può far altro che imparare da un bimbo che quando torno a casa la sera e gli domando come va, lui risponde sempre col sorriso che va benissimo.
Ma come fa? Come riesce ad essere così positivo sempre?
Certi bambini dovrebbero tenere dei corsi a noi adulti.
Ci sono tanti che potrebbero imparare, se solo sapessero vedere ed ascoltare.
Ci sono genitori sempre col muso. Papà che giocano a fatica coi loro figli.
Papà che hanno perso l'entusiasmo di guardare in faccia il proprio bimbo e saperlo capire con lo sguardo.
Papà che hanno smarrito il concetto di "vicinanza" anche solo senza raccontarsi nulla, semplicemente abbracciati fianco a fianco sul divano.
Mi ritrovo a ripensare a tutti questi mesi, un inverno lunghissimo, come tutti gli inverni da queste parti. Tanto freddo, tanto senso di abbandono per alcune questioni e tanto calore su altre vicende belle ed appassionanti.
Il tempo ritrovato con la famiglia é la storia fantastica più grande.
Un Natale trascorso sulla neve bianca, in un paesino sperduto, un buon anno semplice e spensierato, un inizio 2018 sempre carico di aspettative e di speranze.
E poi il primo anno di scuola, la paura di ricominciare e la bellezza della scoperta di un mondo nuovo. Nuovi compagni, nuove maestre, nuovi concetti da imparare.
Quanto sono bravo a riassumere in così poche righe un tempo così ampio. Vero?
Ma in fin dei conti le cose della vita di cui parlare e sulle quali soffermarsi sono poche ma buone.
Buona festa del papà a tutti!
Fate dei vostri figli il momento migliore di ogni giornata ;)
Non per mancanza di tempo, non per aridità di pensieri, ma proprio per quel "tempo" che spesso é talmente prezioso che ovviamente mi scopro a voler condividere con lui, mio figlio, piuttosto che davanti ad una tastiera.
Ecco perché il tempo libero diventa il "nostro tempo libero".
Del resto il concetto di anni che passano é talmente tanto fragile ed implacabile, che ti ritrovi un giorno in sala parto e il giorno dopo a spiegargli matematica e scienze.
Non é un caso che torno a scrivere oggi che é la festa del papà.
Sono sempre stato poco avvezzo a certe feste comandate, commerciali, ma devo ammettere che da quando mi sveglio al mattino e lo trovo davanti a me con un foglietto con scritte tante parole speciali su di me e di quanto io sia importante per lui beh... i preconcetti crollano ed io con loro.
Occhi lucidi. Poche parole da dire. Solo un "ti voglio bene anche io" e un abbraccio forte e il più duraturo possibile.
Per lui sono un eroe.
In realtà é lui il mio eroe. Io non sono altro che un piccolo papà che non può far altro che imparare da un bimbo che quando torno a casa la sera e gli domando come va, lui risponde sempre col sorriso che va benissimo.
Ma come fa? Come riesce ad essere così positivo sempre?
Certi bambini dovrebbero tenere dei corsi a noi adulti.
Ci sono tanti che potrebbero imparare, se solo sapessero vedere ed ascoltare.
Ci sono genitori sempre col muso. Papà che giocano a fatica coi loro figli.
Papà che hanno perso l'entusiasmo di guardare in faccia il proprio bimbo e saperlo capire con lo sguardo.
Papà che hanno smarrito il concetto di "vicinanza" anche solo senza raccontarsi nulla, semplicemente abbracciati fianco a fianco sul divano.
Mi ritrovo a ripensare a tutti questi mesi, un inverno lunghissimo, come tutti gli inverni da queste parti. Tanto freddo, tanto senso di abbandono per alcune questioni e tanto calore su altre vicende belle ed appassionanti.
Il tempo ritrovato con la famiglia é la storia fantastica più grande.
Un Natale trascorso sulla neve bianca, in un paesino sperduto, un buon anno semplice e spensierato, un inizio 2018 sempre carico di aspettative e di speranze.
E poi il primo anno di scuola, la paura di ricominciare e la bellezza della scoperta di un mondo nuovo. Nuovi compagni, nuove maestre, nuovi concetti da imparare.
Quanto sono bravo a riassumere in così poche righe un tempo così ampio. Vero?
Ma in fin dei conti le cose della vita di cui parlare e sulle quali soffermarsi sono poche ma buone.
Buona festa del papà a tutti!
Fate dei vostri figli il momento migliore di ogni giornata ;)
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