mercoledì 22 maggio 2013

L'importanza delle parole

N. si avvia verso i due anni.
Un traguardo importante. Più che un traguardo,...un punto di passaggio che ci fa capire che il tempo vola tanto veloce e sfido chiunque a farlo rallentare...
Qualcuno ci dice che questo è il periodo migliore, quello in cui N. parla, mostra tutta la sua innocenza, la sua spontaneità, la sua dolcezza, le sue emozioni.
Io penso che sia vero. E il pensiero un pò mi spaventa... perché mi scopro già a rammentare con rammarico quando N. era piccolino e ancora non camminava e non diceva una parola...
Poi lo vedo gridare e correre per casa e sorrido. Del resto è la natura che costruisce e perfeziona.

La nonna insegna qualche vizietto al piccolo Attila e le mattine di sole al parchetto del paese o i giri per le vie del centro sono oramai di rito.
Da quando nonna è tornata è elemento essenziale della sua esistenza. La cerca, la chiama, con lei si addormenta nel lettone quando mamma e papà sono impegnati in altro, con lei ride, scherza, gioca...
Mi viene in mente quando anche io avevo i nonni e con loro passavo un'infinità di tempo.
Erano compagni dei giorni miei, quelli passati davanti alla tv, quelli in cortile o quelli uguali uno dopo l'altro, ma solo col senno di poi divenuti speciali nella mia memoria di adulto.
Credo siano le mancanze ad elaborare nel cervello determinati schemi, determinate malinconie che spesso ci portano a creare una sorta di parallelismo tra il passato e il presente... involontarie percezioni di un'inspiegabile somiglianza di luoghi, azioni, attimi.

Per N. ora le parole sono importanti.
Comincia a comprenderne il senso, l'utilizzo nel momento giusto, ... e in certi casi anche la valenza...
I suoi "NO" sono carichi di enfasi, così come i suoi capriccetti dedicati alle piccole imposizioni. Del resto se non fosse così che bambino sarebbe? ^_^
I suoi "SI" hanno cominciato a farsi vivi da un pò di tempo a questa parte, ma in certi casi non comprendiamo bene se ne abbia afferrato in pieno il senso, anche perchè sono capaci di trasformarsi in NO nel giro di pochi secondi o con il riproporsi della stessa domanda.

Conta da 1 a 10 come un bimbo di cinque o sei anni...
Legge le lettere dell'alfabeto, anche le più complesse... e quando vede scritto il suo nome a volte fa lo spelling e lo ripete.
Di certo è un bimbo molto sveglio. Sommato naturalmente al fatto che io ogni pomeriggio cerco di dedicargli parte del mio tempo per insegnargli molte cose, così da stimolarne l'attenzione, le reazioni.
Uso le classiche lettere e numeri di gomma, oppure le scrivo sulla lavagnetta magnetica e lui ripete.
La cosa non lo annoia... anzi... lui stesso vedo che è molto preso dalla lezione e che quando indovina mostra felicità e soddisfazione.
Ottimi sono anche i libri con le figure in cui si svolgono situazioni familiari come la cucina, la cameretta, il giardino, ecc. in cui ci sono bambini, adulti e cose di tutti i giorni, che N. vede e chiama con il suo nome appropriato: "pentola", "cucchiaio", "pane", "fuoco", ecc...
Un altro modo perfetto per insegnare e per imparare assieme.
Credo che questo schema quotidiano serva molto anche a rafforzare i rapporti genitori/figlio, a saldarne la collaborazione, la complicità.

Attenzione alle parolacce!
Appena capita che sopra pensiero ce ne scappa una, lui la ripete all'istante.
I bambini sono spugne e quando sentono o vedono qualcosa cercano assorbono e poi ripetono.
Quindi poi è sempre molto difficile depurare il loro pensiero da ciò che involontariamente ne è entrato.
Giorni fa mi è scappato di dire "Dio Madonna" ^_^'
Ecco... lui l'ha ripetuto per ore e ore...
Adesso quando qualcuno dice "Dio"... lui a volte ripete "Dio Madonna" ... ahahahah e vi assicuro che quando c'è gente accanto o quando ci si trova in piazza della chiesa del paesello e lui lo dice non è il massimo :D
Perciò... un consiglio... occhio alle parole che pronunciate. Non siete più soli e orecchie indiscrete, anche quando sembra siano lontane, vi ascoltano e archiviamo più di quanto voi possiate pensare.
Attenzione ai litigi tra mamma e papà, attenzione agli amici che parlano liberamente e non ci pensano, attenzione e buon senso mi raccomando.
E non abbiate paura di chiedere ad un amico di moderare le parole... del resto se è vostro amico lo capirà e vi darà retta. Siate schietti, chiari e limpidi...non lo fate per voi, ma per vostro figlio!
Si sa che da grande certe parole diverranno parte integrante del suo vocabolario, ma se si può ritardare la regressione verbale ancora per un pò è molto meglio ^_^





venerdì 12 aprile 2013

Tululé, Sally, Gopher, Teddy, Cloé, Woody e tanti altri amici

Mentre la primavera tarda a farsi viva, N. cerca di assaporare il più possibile le ore di sole che ogni tanto fanno capolino su questa pianura. Non c'è tempo da perdere, presto presto! 
E' uscito il sole... non piove più...dai dai che usciamo a fare merenda ^_^' Questo è il monito che da un mese a questa parte ci accompagna durante ogni giornata, dal risveglio mattutino alla speranza notturna per "un giorno dopo" migliore. 
 Ma non disperiamo, anche quando si resta in casa non si è mai soli. 

Ci sono l'amico Tululé che ci fa compagnia in bagno mentre ci cambiamo il patellino sul fasciatoio. 
Tululé è un insetto, credo una cimice, che ha avuto la sfortuna di finire nel lampadario e di non uscirne più... Da quel momento lui è l'amico che N. saluta quando accendiamo la luce, quando ci si cambia e quando ci si prepara per le nanne pomeridiane nel lettone di mamma e papà. Caro Tululé... se potessi parlare diresti tante cose, persino: aiutooooo!!!! :D 

Gopher è il mitico orsacchiotto anni '70 che era il mio orsacchiotto proprio quando io ero piccolo. Ecco, un pò gli acari ci fanno paura ogni volta che N. lo abbraccia, ma se lo lavassi vorrebbe dire distruggerlo completamente. E allora speriamo che sia il più pulito possibile nonostante gli anni trascorsi. N. non potrebbe mai fare a meno di Gopher perchè sembra quasi che lo stesso legame che io avevo da piccolo con lui si sia magicamente trasferito tra di loro...e il pensiero mi rasserena. Spesso mi fa uno strano effetto. Spesso li guardo abbracciati e un pò di malinconia mi sorprende, malinconia che poi si tramuta in gioia e bellezza. Un'immagine senza tempo. 

Sally è il mostro protagonista di Monsters and Co. della Pixar. Quello blu e grosso che assieme all'altro con un occhio solo hanno fatto la fortuna di un cartone animato 3D molto bello che ha spopolato nei cinema di qualche anno fa. N. leggeva spesso con me un libro proprio con le storie di Monsters and Co. ed era spesso colpito dal personaggio di Sally. Un bel giorno, quasi per caso, mi accorsi che avevo in casa lo stesso peluche acquistato anni e anni fa in un mio viaggio in america. Quando l'ho tirato fuori e N. l'ha visto beh... amore a prima vista! Sally è nel suo lettino, fisso. Proprio come nel libro, dove lo stesso Sally racconta le favole alla bimba protagonista della storia mentre lei è sotto le coperte. 

Teddy è l'orsetto che mio padre, il nonno di N., gli regalò la prima volta che lo vide tornando dall'oriente. Era troppo piccolo ai tempi e non lo considerò nemmeno. Ora, dopo mesi e mesi che è rimasto in cameretta di N. è diventato anche lui uno degli amici inseparabili di mio figlio. Ufficialmente è un orsetto comprato in un duty free orientale, mentre secondo la leggenda è il figlio di Gopher... ahahahah... dai, suonava più romantica come storia. 

Cloé è la protagonista di un cartone animato che danno ogni giorno su Cartoonito, un canale per bambini. E' L'armadio di Cloé per l'esattezza... e N. ne va matto. Quando sente la sigla si blocca, corre davanti alla tv e lo vede a spezzoni, soprattutto è attratto dalle canzoni che lui stesso abbozza ogni tanto, anche mentre si passeggia per strada o mentre mangia sul seggiolone. Credo che Cloé sia la sua prima amica femmina... chissà mai che diventi anche la sua prima fidanzatina virtuale ^_^ N. non guarda molta TV, il che è un bene, visto che preferiamo che la guardi a piccolissimi dosi. Ma quando la guarda vede solo Cartoonito e i cartoni animati che gli piacciono tanto: L'armadio di Cloé, i Mini Pony e i Pound Puppiyes. 

Poi c'è il grande Woody, il protagonista di Toy Story. Per chi non l'avesse mai visto è pregato immediatamente di noleggiarne il dvd o di acquistarlo! Chi non ha visto Toy Story non è degno di essere padre! Ahahahah... A parte gli scherzi è un bellissimo film di animazione, forse uno dei primi degli anni 90, in cui una serie di giocattoli si animavano e vivevano vicende avventurose. Una storia di giocattoli appunto, fatta ad opera d'arte. Bene, N. va pazzo per Woody... non per il cartone animato che ancora non ha visto e che gli farò vedere appena sarà più grande, ma perché negli anni 90 io comprai in uno shopping center proprio il personaggio di Wody sotto forma di giocattolo che con le pile e schiacciando un bottone si muove cavalcando un ronzino :) In più parla e c'è della musica... quindi direi il massimo per N. che adora queste cose! Da quando N. ha visto Woody anche lui è innamorato dei cavalli e dei cappelli. 
Ora anche N. ha un cavallino giocattolo sul quale sale, cavalca e imita Woody. Spesso si fanno delle cavalcate immaginarie assieme... ed è bellissimo vedere mio figlio fantasticare e sorridere di gusto. 

Di amici ce ne sono altri... tanti altri... 
L'importante è mantenere stimolata la fantasia dei bimbi... Gli amici penso che diano a N. un senso di sicurezza. Infatti li vuole con sè sul lettone quando facciamo le nanne, li abbraccia spesso e li cerca spesso. Penso sia una cosa positiva per un bimbo, imparare a sentirsi amato e imparare a prendersi "cura" di un amico. Il punto di partenza per i rapporti futuri, rapporti più concreti, con altri bambini. 
I giocattoli di N. sono come persone vere per lui. A N. insegnamo ogni giorno il rispetto per loro, come fossero vivi. N. è bravo, li rispetta, ci parla...li abbraccia. 
 Il mondo di N. è anche questo, così come il mondo di tanti altri bambini. Ogni bambino dovrebbe avere il diritto di avere un proprio mondo nel quale sentirsi protetto e a casa, nessuno escluso. 


mercoledì 6 marzo 2013

Verso la primavera e oltre!

I giorni passano. Passano i mesi. L'inverno sembra essere agli sgoccioli e più che altro è una speranza.

Qui, in questo luogo, gl inverni sono lunghissimi e sembrano non finire mai...e rimanere spesso chiusi in casa con un bimbo di 1 anno e 8 mesi non è il massimo, sia per lui che ha bisogno di stare all'aria aperta e di sfogarsi, sia per noi genitori che ne potremmo subire delle serie conseguenze psicologiche ^_^'

N. cresce a vista d'occhio.
Da dicembre ad oggi ha già avuto la febbre due volte e come per magia si è allungato. Da 76 cm di dicembre ad 81 di fine febbraio.
Molti dei vecchi vestiti non gli vanno più bene. Alcuni sono corti, altri neppure più gli entrano poverino.

Emblematico il fatto di aver constatato che anche il piede gli è cresciuto.
Infatti le stesse scarpe che ha messo a dicembre per partire per l'oriente dai nonni, che in quel momento gli entravano alla perfezione, già per il viaggio di ritorno non gli entravano nemmeno. Ahhahahahahah... pazzesco!

Quindi i mesi passano e passano anche i cambiamenti fisici.
Crescita, robustezza, sicurezza nel camminare, tante parole...troppe a volte! ^_^
Ora è diventato un chiacchierone più che mai.
Assorbe ogni parola come una spugna. E attenzione a dirne di sbagliate che si corre il rischio di essere fregati. Se le sente poi le ripete in continuazione.
E il problema non è tanto quando si è in casa, quanto quando si è fuori casa, assieme ad altre persone...e li sono figure di m. 
Ma poi alla fine ci si fanno quattro risate e si spera che certe parole "errate" diventino passato quando ne impara di altre che per lui suonano meglio.

Il fatto che sia più grande, più autonomo, più energico, rende me e mamma più occupati.
E' una furia quando gioca, quando cammina lui camminerebbe per km e km senza fermarsi, e questo è un bene.
Non è uno di quei bimbi che vogliono sempre stare seduti o in braccio. Per fortuna!
Ha tanta energia, direi infinita. Quindi per i genitori è una grossa fatica se si è sprovvisti di baby sitter o di nonni a portata di mano :)

L'assenza dei nonni, che ora sono in oriente, si fa sentire più che mai.
Una loro mano è preziosa, sempre.
Un piatto pronto la sera, una mano per lavare o stirare, qualche ora per portare fuori N. o farlo giocare,... sono ORO quando ci sono.
Questo non dimenticatelo quando pensate ai genitori o ai suoceri... Nonostante tutto sono preziosi anche quando danno qualche vizietto di troppo.
Ma che ci volete fare, i nonni sono i nonni e nel loro dna i vizietti sono un marchio di fabbrica, fosse solo per l'estremo amore che provano per 
i figli dei loro figli...

In questo periodo più che mai manca la presenza di mia madre.
Un supporto costante, che quando c'è si sente.
Della mia stessa opinione è anche mia moglie, anche se è la sua suocerina ^_^' ahahahah
Infatti contiamo i giorni che ci separano dal suo ritorno per poter rifiatare e prenderci ogni tanto qualche momento di riposo, di stacco.

Per me è come lavorare 24 ore su 24.
Lavoro di mattina, stacco e vado a casa.
Metto a letto N.
Quando si sveglia merenda.
Poi gioco in casa o fuori.
Preparare la cena.
Ancora un pò di gioco.
A nanna.
(sperando che non si svegli la notte!)

Ultimamente, dopo il ritorno dall'oriente, si sveglia quasi come una sveglia precisa al millesimo tra la una e le due di notte.
Non capiamo il motivo esatto ma possiamo immaginarlo...
Abbiamo commesso infatti il gravissimo errore, le prime sere che doveva riambientarsi a casa, di farlo dormire con noi nel lettone quando la notte si svegliava e non riusciva a prendere sonno.
Non l'avessimo mai fatto accidenti!
Ora è un casino farlo riabituare alle vecchie abitudini... scusate il gioco di parole ma è così.
Speriamo che si rientri alla normalità il prima possibile, altrimenti il sonno è compromesso a lungo...e la stanchezza avanza.

E' anche per questi motivi che non vediamo l'ora che finisca questo freddo, che finiscano queste piogge incessanti e che questa maledetta fredda stagione passi.
La primavera è come una sorta di luce da inseguire, più che mai ricercata, desiderata, stravoluta!
E noi l'attendiamo...tra una notte insonne e una giornata dura accanto al nostro meraviglioso ometto.

^_^

venerdì 11 gennaio 2013

Lontano dall'inverno, lontano da papà

Non che io sia come l'inverno intendiamoci. Il titolo potrebbe trarre in inganno effettivamente ^_^

E' che alla fine un padre cerca di prendere le decisioni migliori per il proprio figlio.
Ed io con il tempo ho compreso che "essere padre" non è affatto semplice, ma che è anche stranamente bello prendere delle decisione all'apparenza dure, sofferte, difficili.
Sono quelle stesse decisioni che lasciano una scia, che provocano il classico causa/effetto.
Le buone azioni diventano ottime azioni. Le prime le fai per qualcuno a cui tieni, mentre le seconde le fai per qualcuno che è indispensabile nella tua vita.
Ottima azione = gioia, benessere, sorrisi, corse, giochi,....

N. è così rimasto in oriente con mia moglie.
Io ho preso l'aereo pochi giorni fa e per forza di cose, per il lavoro, sono tornato in Italia.
Loro si sono trattenuti volentieri al caldo e al sole. Così l'inverno è proprio più lontano, non solo geograficamente.
N. potrà giocare ancora in piscina, correre dietro agli uccellini al parco, indossare canottiera e sandali, sorridere tra le braccia dei nonni, mangiare sano e tutta la frutta fresca che vuole... anguria compresa! La sua preferita!

Inutile dire che ne sento tanto la mancanza.
Solo che rispetto alla prima partenza di dicembre, è una sensazione differente. Difficile da spiegare.
Nel primo distacco ero perso, il silenzio mi angosciava, vedevo N. ovunque nelle cose e nelle parole... ma non mi dava sollievo, anzi...
Nel secondo distacco una forza positiva ha preso il sopravvento, appena arrivato in Italia ed entrato in casa ho avuto l'intensa certezza di averlo fatto stare bene e che se so che lui sta bene, tutto il resto gira sereno.
Una casa non più vuota ma ricca di lui, delle sue cose, dei suoi sorrisi e delle sue espressioni. Una casa che tra una decina di giorni lo riabbraccerà più forte di prima, una casa che lo attende a braccia aperte!

In oriente abbiamo passato delle bellissime vacanze come sempre.
I nonni sono stati meravigliosi... cosa indispensabile e per nulla inaspettata. 
Per il piccolo N. fanno di tutto. Diventano quasi il suo gioco preferito :D con pazienza, costanza e continua adorazione.
L'annuncio della loro ulteriore permanenza li ha resi ancora più felici di prima... Una sorta di ricarica dell'anima.

Ci sono stati regali sotto l'albero, incontri con gli amici orientali, tanti complimenti e abbracci.
N. si diverte da matti al Peek-a-boo, una sorta di parco giochi indoor fatto di palline, altalene, scivoli, castelli... tutti in gomma e a prova di bambino scatenato. Così appena potevamo ce lo portavamo.

Ed è forse per via del contatto con altri bimbi che purtroppo l'ultimo dell'anno si è ammalato beccandosi l'influenza.... quella pesante aimè... 40.3° di febbre il picco massimo che ci ha fatto correre in ospedale a notte fonda!
Tanto spavento, tanta ansia... e poi grazie ai medici pediatri si è risolto tutto... grazie alla loro disponibilità orientale e pazienza, N. si è ripreso ed ora sta benissimo, pronto per altre avventure!
Quindi sappiate che alla prima febbre alta... non si è mai pronti... Poi il resto diventa tutta esperienza!
Ah... lato positivo... è cresciuto di 2 o 3 centimetri! Ora arriva alle cose molto più facilmente... ahahah

N. è un bimbo "smart".
Impara tutto. Apprende velocemente. E' estremamente sveglio!
Sta imparando i numeri. Quelli di gomma che gli metti davanti almeno una volta al giorno, tu glieli dici e lui te li indica. Credo che per ora si tratti di memoria visiva associata alle forme più che altro...
Ogni tanto gli facciamo vedere anche un libro per bambini con figure di cose, oggetti, animali e persone.
Gli diciamo "N. qual'è la pizza?" "N. dov'è la macchinina?" "..e la Luna?".... ecc.
Lui ce li indica sorridente col dito puntato sul foglio! E vedeste quanto è contento quando tu gli dici "Bravissimo!!!!" ^_^
L'importante è premiare sempre la sua autostima quando indovina e non mortificarlo se sbaglia ma semplicemente aiutarlo a capire meglio...
Che bimbo intelligente! Tutto papà! ahahahahahah

In più sta anche imparando l'inglese, la lingua madre di quel popolo che ha subito la dominazione britannica in passato.
Sa dire "Hello!" "Bye Bye!" "Thank you" .... piccole cose ma straordinarie se si pensa che ha solo un anno e mezzo e già si affaccia verso altre lingue inconsapevolmente...
Mi piacerebbe tanto fargli imparare l'inglese in contemporanea all'italiano. Chissà se ci riuscirò in qualche modo. Di sicuro ci vuole costanza e impegno. Diciamo che ci si può provare, anche se all'estero sarebbe tutto più facile...
Chissà... la vita può sempre riservare sorprese :)

Ora in oriente è notte.
Il mio piccolo dorme e con lui mamma e nonni.
Qui invece è tardo pomeriggio ed io mi avvio a preparar la cena solo soletto.
Il dolce pensiero di loro mi allieta e mi rende sereno.
Quando prenderò sonno anche io è sicuro che avrò sulle labbra quel sorriso leggero di chi ama e sa di essere amato...
Quando questo è il punto di partenza, tutto il resto diventa meno complicato... anche svegliarsi il giorno dopo e ricominciare...




lunedì 10 dicembre 2012

Ci rivediamo presto papà

Secondo Natale e secondo distacco.
Ieri mio figlio N. è partito con mia moglie e mia madre per passare le vacanze di Natale al caldo in oriente, dal nonno che per qualche mese è rimasto là da solo...distante da tutti noi poverino...
Non oso immaginare come si sentisse, ma una cosa la so: mio padre è un grande uomo. Per questo e anche per molti altri suoi modi di essere e per sue dimostrazioni di affetto verso la famiglia.

12 ore di volo. Diretto. So che N. è stato un angelo! Ha fatto fatica a dormire solo per un'oretta, ma c'é da capirlo visto che ha dovuto stare su un aereo per così tanto tempo. Mia moglie l'ho sentita qualche ora fa e mi ha raccontato tutto. Sentire la sua voce mi ha fatto stare meglio....

Ora so che N. è al sicuro, che coi nonni sarò felice, coccolato e sereno. So che anche mia moglie sarà serena e che tra passeggiate e bagni in piscina, si godranno un mesetto di caldo e di divertimento.
Mi hanno raccontato anche che non smetteva più di correre sul prato lungo il fiume, felice e sorridente come fosse il bimbo più contento del mondo ^_^ Me lo sono immaginato, e anche questo mi è servito a riempire un poco il vuoto che sento dentro....

E' il vuoto ciò che ti piega. Lo stesso dello scorso anno, lo stesso nitido e maledetto vuoto!
Tornare a casa da soli e ritrovarsi immersi nel silenzio più assoluto beh... è una sensazione pessima.
Abituato com'ero a tornare dal lavoro con N. che mi correva incontro gridando "papà! papà!", con Monica che preparava il pranzo e con mia madre che giocava o che preparava la tavola.... Dolce, costante, unico punto di riferimento di vita: il quotidiano che ti fa sentire bene.

Ogni gioco è N. Ogni angolo è N. Ogni foto, ogni cibo, ogni profumo... è N.
Aimè dovrei andare in un'altra casa per sentirmi meno oppresso da tutta questa mancanza, ma non avrebbe senso... perché con certe sensazioni, con certe situazioni, ci si deve convivere se si vuole vivere appieno ogni momento, bello o buono che sia.
Anche perché tra dieci giorni rivedrò la mia famiglia...li raggiungerò anche io in oriente...
Contare i giorni è l'unico passatempo che rimane da fare, stordito da qualche lavoretto in casa e da azioni a volte senza senso.

Faccio tutto in funzione di ciò che sarà quando lo riabbraccerò... Questo è il mio istinto.
Il mio essere padre non mi fa comportare in maniera differente, so benissimo che a volte sono eccessivo nelle mie reazioni, nell'approccio con certi distacchi, ma è la mia natura ed io ad essere più distaccato verso il mondo proprio non mi riesce...
Credo che in moltissime circostanze sia un grosso difetto... che allo stesso tempo è un pregio quando si concretizza la gioia o si annullano le aspettative.

Nel corso di questi giorni farò anche un pò di shopping, per quel poco che le finanze mi concedono ^_^'
Devo comprare i regali sia a N. che a mia moglie, che per i miei genitori.
Si perché in fin dei conti è a loro che devo qualcosina, perchè loro ci sono sempre, non sono scostanti come tante altre persone "vicine".
Che gli posso comprare??? Il solito dilemma.... che comunque anch'esso è utile ad occuparmi la mente tra lavoro e ritorno all'ovile.

Chissà quante camminate si farà con i suoi bei sandaletti, cannottiera e pantaloncini corti...
Chissà quante marachelle, quanti bagni con il suo salvagente giallo, chissà quanti sorrisi e quanti capriccetti con il supporto dei nonni...
N. adora camminare! Lo fai scendere dal passeggino e lui è il bimbo più contento del mondo.
Se poi può camminare libero senza armature addosso e senza le mani gelate....allora N. possiamo dire che a stento si trattiene dal non spiccare il volo :D

Scrivere mi aiuta, mi distrae e mi permette di sfogare le ansie e le paure.
Paura di non partire per questa maledetta neve che ogni tanto sembra bloccare l'Italia.
Paura di non avere in tempo il passaporto che ho appena fatto rifare...
Tutte paure che poi svaniscono in poche ore, in un solo istante, quando i miei occhi incrociano di nuovo i suoi...e sento chiamare da lontano "papàààààà!!!"

Per ora mi accontenterò di vederlo domani in webcam.
Meno male che hanno inventato una tecnologia simile che annulla le distanze, seppur anche semplicemente in modo virtuale.


Quindi me lo godrò e cercherò di non scoppiare in lacrime anche io come un bimbo se dovesse piangere o se dovesse pronunciare quelle paroline che sciolgono i genitori e che li rimbambiscono :)

Mi accorgo che quando sono particolarmente triste divento anche assurdamente e illogicamente produttivo a livello sia pratico che teorico.
Un lavoro dietro l'altro. Uno scritto dopo l'altro...
Il vuoto diminuisce con le parole e i pensieri intensi spesi durante i minuti trascorsi qui davanti a questo strano monitor...

Mi manchi da morire N.
Non vedo l'ora di stringerti a me, di sentire il tuo respiro mentre dormi, di farti ridere a crepapelle...
Vi penso sempre amori miei!

giovedì 22 novembre 2012

Cambia il mondo e cambio io

Da settembre ad oggi sembra passata una vita, eppure da quando N. ha iniziato a camminare ha già cambiato tre paia di scarpe!
Da quelle aperte di settembre a quelle da ginnastica del dopo estate... fino a quelle appena prese per il periodo più freddo dell'anno, quelle belle imbottite che gli tengono caldi i piedini.

Dopo il ritorno dal mare lo zio G. ci ha dato una grande mano.
Ogni mattina ci ha aiutati a curare N. portandolo con se per il paese a passeggio.
Grazie al tempo che ha retto e al clima mite, lo zio G. ha avuto modo di conoscere meglio il suo nipotino e di occupare le sue ore da pensionato, altrimenti troppo vuote e pesanti.
Grazie zio!

Ad ottobre sono tornati i nonni dall'oriente.
Mio padre erano sette mesi che non vedeva il piccolo N., praticamente da quando è stato battezzato a marzo, mentre mia madre lo aveva visto fino a luglio, dopodichè è tornata in oriente anche lei, per non lasciare troppo solo nonno R.
Lo avevano salutato che a malapena gattonava, quindi l'incontro, con il nipotino su due gambe si sapeva che sarebbe stato folgorante ^_^
Ricordo ancora la mattina in cui ci siamo diretti all'aeroporto.
Giornata un pò nuvolosa, fresca, era inizio autunno ma ancora le temperature regalavano giornate calde, a tratti quasi estive.
I nonni non sapevano che N. sarebbe venuto con me e mia moglie in aeroporto, quindi si aspettavano di trovare solo me che li portavo a casa.
La sorpresa invece è stata enorme! :D Sorriso a mille denti! Vederlo arrivare e poterlo sbaciucchiare subito per loro è stato un regalo inatteso e bellissimo!!!
L'hanno visto camminare dal vivo, l'hanno visto dire parole e fare smorfie nuove,... tutto quasi come se fosse un altro bambino davanti ai loro occhi esterefatti e assetati di lui.
Così, tra passeggiate e ore a tavola, sono trascorse due settimane straordinarie in compagnia di nonno R. e nonna L.
N. era al centro di ogni attenzione, sempre un pò viziato... ma quel poco che basta per far capire che i nonni sono i nonni e viziare i nipotini è una costante imprescindibile.
Non sto nemmeno a descrivere gli stati d'animo totalmente opposti il giorno in cui nonno R. ha dovuto riprendere l'aereo per tornare in oriente.... Il nodo alla gola è ciò che ricordo maggiormente. Uno strano senso di rassegnazione da parte di tutti, molta tristezza nel cuore.
Nonno R. ora è consapevole che i distacchi sono molto più duri. Ora che il nipotino interagisce moltissimo è tutt'altra cosa. Le sensazioni, le ore passate assieme, le parole, le risate.... tutto diverso! Ora fa più male...

Nonna L. invece è rimasta qui.
Lei partirà con me, N. e mia moglie a dicembre e raggiungeremo nonno R. in oriente.
Le vacanze le faremo ancora al caldo come l'anno scorso.
Da un certo punto di vista è un sollievo, anche se poi so già che il ritorno sarà come al solito maledettamente traumatico.

Al di là di questo, il nostro N. cambia giorno dopo giorno a vista d'occhio.
Cambia il mondo e cambia anche lui... come se non volesse rimanere indietro...
Sono vere le parole di mia madre: "Non avere fretta che cresca..." perché poi ti capita di vedere le vecchie foto e di accorgerti che ti manca un pò il figlio piccolino dei primi mesi, quello che non stava in piedi e che mangiava solo pappine ^_^
Ogni genitore prima o poi si trova davanti a queste sensazioni... Non sono certo emozioni negative, sono semplicemente minuscole malinconie legate ad una condizione di vita che corre via troppo velocemente.

N. ha imparato a cantare.
Ora ha le sue canzoni preferite e si aggira spesso per casa canticchiandole a modo suo, tanto che anche se storpiate alla fine le riconosci benissimo.
E' quando accendo Youtube e gliele faccio sentire che N. si trasforma cominciando a scatenarsi e persino accennando un buffo e scoordinato ballo... ahahahah
Quant'è dolce e bello quando balla a suon di "Chi chi chi! Co co co! Curu curu curu curu cu... qua qua!"

Giorni fa ha battuto un suo record personale.
Da solo a piedi da casa fino alla posta!
Ha percorso si e nò un chilometro a piedi e senza voler salire sul passeggino.
Papà è davvero contento se al suo piccolo piacerà camminare, così ci potremmo fare un sacco di passeggiate assieme in primavera! Sarebbe meraviglioso...
Lui cammina sempre volentieri, tanto che si lamenta e fa i capricci quando cerchi di rimetterlo sul passeggino.

Quando poi siamo in giro è una furia... in senso positivo si intende...
Vuole andare ovunque, spesso vuole toccare tutto... e noi dietro che gli facciamo capire che non si tocca tutto e che bisogna obbedire a mamma e papà...
Beh... prima o poi recepirà al meglio tutti i nostri insegnamenti... si spera ^_^'
Per adesso i capricci li sa fare bene, da un mese a questa parte sta perfezionando la tecnica e noi, d'altra parte, stiamo perfezionando la nostra, atta a resistere e a non farci intenerire da labbrucci o da musetti teneri.
E' importante educarlo al meglio, anche sgridandolo qualche volta e mettendo da parte quel senso di tenerezza che spesso ti frena e che ti spinge a consolare piuttosto che a correggere.
Ma anche queste, sono tutte tecniche che si imparano sul campo.

Il piccolo N. sta diventando il grande N.
Domani so che mi sveglierò e lo troverò da solo a fare colazione con il gatto ^_^ ahahahah
Aiutoooo!!!!