venerdì 24 gennaio 2014

50 e 50: la mancanza

Dare un valore alla vita non è mai semplice come sembra. La vita effettivamente ha tante, troppe sfaccettature, e dipende da che prospettiva la fai scorrere, dipende in che modalità riesci a renderti conto di quanto sia essenziale, bella, unica, mutevole. 
50 e 50 è la percentuale che oscilla dentro di me, dentro l'oceano di sensazioni che in questi giorni avvolgo e portano spesso altrove i miei pensieri e le mie attenzioni. 
Quando sono stanco, quando mi alzo la mattina dal letto e mi guardo allo specchio, quando lavoro, quando faccio la strada in macchina per andare in qualsiasi posto, quando mi siedo a mangiare, quando guardo la televisione, quando ascolto la musica con le cuffie, quando rido a squarciagola, quando mi rattristo, quando rimango in silenzio e in casa parlano solo foto e cose sparse tra le stanze.... la mia mente mi catapulta verso di lui,...in modo involontario, inesorabile... 
E' un passaggio violento a volte, in altre è sottile e indiscreto, ma sempre costante. 

Mio figlio è come se fosse sempre nei miei occhi. 
50%: riesco a distrarmi. Riesco a lavorare. Riesco a dialogare con la gente. 
50%: penso a N. 


Il valore della vita è legato al proprio figlio. 
Una variabile matematica che sconvolge, anche quando non c'è fisicamente accanto a te. Lui sa renderla imprevedibile. N. è un piccolo angelo, come quelli che ti piombano nella storia scritta apposta per te, una storia che quando meno te lo aspetti cambia direzione... 
Avessi un biografo accanto, dovrebbe faticare a seguire le emozioni che esplodono. Far trascorrere i giorni non è semplice. 
Il lavoro ti occupa con quel 50 la testa, ma è negli stacchi che non lasciarsi andare non è affatto semplice. 

Un genitore DEVE provare queste sensazioni. 
Un padre DEVE capire cosa significa il distacco. 
Ogni padre dovrebbe effettivamente testare la propria esistenza, lo strano ritorno al passato...e quella insostenibile sensazione di vuoto...che cambia, che si attenua, che offre spazi nuovi nonostante tutto, minuti a tratti giganti e a tratti inutili. 

Quando disfi il letto e ti sdrai la notte, sembra grande, più di quanto ricordavi. Girarsi e rigirarsi tra i cuscini freddi crea scompensi. Allora cerchi di immaginare, di addormentarti. 
E' una sorta di lieve abbandono interiore...che non ti uccide, ma ti mantiene vigile e consapevole, una prova a cui l'anima è sottoposta per comprendere quanto la persona possa adattarsi. Perciò il termine corretto ad un certo punto diventa: adattamento. 
Quello che ogni essere vivente attua quando deve sopravvivere in determinate condizioni climatiche, in determinati spazi ostili. Adattarsi alle circostanze e procedere d'istinto. 

Un padre lontano dal proprio figlio si deve adattare. 
Soprattutto quando è un padre innamorato al 100%. 
E allora ecco che quel 50 e 50 quasi collima, si fonde. Aggiungi o dividi il risultato è sempre uno solo. 
La via d'uscita è l'attesa. La stessa attesa che combatte dentro il petto tra sospiri e nodi alla gola. 

Oggi fuori è tornato il sole. Ed io sono felice. 
Non del futuro, non di me stesso da solo, non di qualsiasi elemento preso singolarmente, concetti futili... Sono felice per quel valore semplice, dolce tormento che solo lui riesce ad infondermi.


lunedì 13 gennaio 2014

Un inverno al caldo

I mesi passano. Ma la voglia di scoprire, il desiderio di liberare tutto sè stesso, l'energia infinita accellerano ancora di più del semplice passare del tempo.

N. cresce. Diventa sempre più smart. Sveglio, attivo, intelligente, sorprendente!
Viaggia più di un adulto. Dal mare a casa, da casa verso l'oriente.
Un balzo a piedi uniti per tagliare fuori dicembre e gennaio. Mesi freddi, grigi, dove buio e nebbia impediscono di esprimersi all'aria aperta, alla fine di ogni sonnellino pomeridiano.
Mesi in cui cappellini di lana, sciarpe, giubbini giganti e ingombranti impediscono movimenti e quasi frenano gioie e intenzioni.

Così mio figlio e mia moglie sono partiti l'8 dicembre per l'oriente, a casa dei nonni, e li ci rimarranno fino al 10 febbraio di questo nuovo anno 2014.
Un periodo lungo, rilassante, ricco di quel senso di amore "da nonni" che è indispendabile per ogni bimbo.
Io non li ho più e so cosa significa. Averli accanto vuol dire avere accanto esperienza, pazienza, amore indondizionato.
I miei genitori poi sono spettacolari. Stravedono per N. e lui ne è consapevole. Tant'è che spesso tende anche a marciarci sopra e qualche vizietto quà e là se lo porta dietro.
Ma è inevitabile e bisogna rendersene conto ed accettare anche questo, poichè bontà e vizio sono vocaboli che rendono i nonni, individui dolci, sempre vicini e pieni di attenzioni costanti.

N. stravede per il nonno. Quando la sera il nonno torna dal lavoro, N. smette di giocare immediatamente e corre verso la porta con fare sbalordito, come se avesse visto chissà cosa o come se avesse scoperto chissà quale tesoro. Gli occhi gli si illuminano. Il nonno è arrivato. Nonno cicciottello lo chiama ^_^'
Ridono, giocano con le costruzioni, scrivono sulla lavagna, si inventano giochi... è bellissimo vederli assieme e osservarli così mi infonde un senso di quiete che credo nemmeno io percepissi quando colui che era mio padre non conosceva ancora l'arte di essere nonno.
Ora il padre è anche nonno. Una sorta di opera completa, di perfezionamento indispensabile.
Un padre che non diventa anche nonno, è un padre a metà.

Abbiamo festeggiato tutti quanti il Natale e il Capodanno al caldo.
Cibi leggeri, vino, frutta, verdura, dolci... Un festeggiamento fuori dall'ordinario occidentale.
Di rito comunque spumante e panettone finali. A N. il panettone col cioccolato piace da matti!
Gli piace anche fare cin cin quando lo facciamo anche noi. Del resto è un ometto oramai :) ahahahah

Siamo stati sulla East Coast sull'oceano a farci tanti giri in bicicletta con lui, siamo andati per shopping center e nei play ground a cercar di socializzare con gli altri bimbi cinesi, indiani, europei, ... di ogni provenienza e cultura...
Straordinario veder interagire i bambini tra loro come se nessuno di loro in fin dei conti sia effettivamente consapevole di concetti come nazionalità, razza, lingua, ecc.
E' solo purezza, semplicità,... flusso semplice e unico che a guardarlo da un lato mostra tutta la sua luminosa essenza.
Infatti io mi siedo a debita distanza e ammiro il suo giocare, il suo sapersi mischiare in silenzio nelle situazioni di gioco, senza che la massa si fermi al suo arrivo, senza che il non senso generale venga minimamente intaccato da nessun elemento esterno.

Quello di N. sarà un inverno caldo.
Una mamma essenziale e necessariamente severa al punto giusto e dolce.
Una nonna premurosa e coccolona.
Un nonno giocherellone e instancabile.
Non potrei essere più sereno di così nel sapere che N. sarà con loro per un pò di tempo.

Io invece torno oggi dall'altra parte del mondo.
Il lavoro chiama.
Durissimo salutare il proprio figlio mentre lo si guarda addormentarsi accanto, a luce soffusa, nel silenzio di una stanza tanto accogliente.
Un bacio sulla fronte, un altro ancora...qualche lacrima e un nodo straziante alla gola.
L'importante è che lui stia bene. Che si goda certi momenti più di quanto non possa fare io.
Questione di tempo. Crescendo si impara anche questo.

Un inverno caldo tutto suo.
Poi da metà febbraio ci si organizzerà in qualche modo... giornate più lunghe, meno freddo, l'attesa della primavera....


mercoledì 30 ottobre 2013

Domande in girotondo

Una canzone di Elisa recita:
"Sarà difficile diventar grande
prima che lo diventi anche tu
tu che farai tutte quelle domande
io fingerò di saperne di più
sarà difficile ma sarà come deve essere
metterò via i giochi
proverò a crescere..."

Il piccolo N. ha iniziato a fare tante, tante domande ^_^'
Qualsiasi cosa per lui è nuova e quindi qualsiasi cosa diventa "curiosa", così com'é curioso il modo in cui lui stesso ti stupisce con certi atteggiamenti quando riesce a porti un quesito semplice in modo talmente spettacolare che a fatica si trattiene lo stupore...
Una cosa è evidente. Il bimbo è immensamente sveglio. Smart, direbbero gli inglesi.

Percui noi genitori non possiamo far altro che fingere di saperne di più di lui, anche quando di risposte non ce ne sono, anche quando le domande sono maledettamente "adulte" e allora si cerca di aggirare le tempistiche di ogni risposta, di ogni spiegazione più o meno plausibile.

Non è il caso di metter via i giochi, come recita la canzone di Elisa, ma di sicuro i giochi crescono con N. e non è più sufficente darglieli in mano e amen...bisogna spiegarne le funzionalità, magari coinvolgerlo in un certo modo, ricamarci attorno qualche storia oppure fargli compagnia nell'invenzione delle alternative che ogni singolo giocattolo può offrire.
Lui è sempre pronto, sempre attento, anche quando sembra che non stia ascoltando le parole degli adulti, in realtà N. ascolta tutto, e quando meno te lo aspetti ti spara dritta la domanda, spesso semplice e in alcuni casi pazzesca...

Si accorciano le giornate, il buio arriva prima e l'autunno qui da noi non è certo rose e fiori, ma pioggerella insopportabile che costringe a stare chiusi dentro casa.
Quindi bisogna sempre inventarsi qualcosa, anche quando N. sclera e non gli va bene nulla, anche quando più di tante alternative non sembrano esserci.
E allora si alterna un pò di tv con Cartoonito a qualche gioco assieme sul tappeto della cameretta, a qualche disegno con la lavagna, a qualche corsa per il corridoio facendo finta che la casa è un castello o un campo verde su cui poter sfogare le proprie energie infinite.
Noi poveretti, quasi quarantenni, siamo distrutti a fine giornata, mentre lui ancora zompetta per la cucina in cerca di qualche attenzione o di novità vitali.

Nonno R. è partito per l'oriente.
Il distacco è stato atroce, ogni volta sempre più di quella precedente.
Vedere mio padre con le parole strozzate in gola è stranissimo, perché è una persona dura, forte, capace di governare le emozioni,... tranne che in un caso oramai... quello in cui deve salutare il suo amato nipotino.
Ma per fortuna il tempo che li separa non è molto, già a dicembre partirà con mamma per l'oriente e allontanerà i mesi più freddi con una lunga vacanza al caldo tra pantaloncini, cannottiera, maglietta maniche corte, sandali,...e piscina a go go! :)
Io sarò un pò giù perché potrò godermi il momento per tre settimane, quelle che mi spettano di ferie, ma sarò ugualmente felice di lasciarlo coi nonni e in un luogo forse migliore, soprattutto a livello climatico.

N. è bravo. Si comporta quasi sempre bene. Ovunque lo si porta lui è un ometto.
Al ristorante, al parco, al mercato,... lui dimostra più dell'età che ha... grazie al fatto che parla molto, articola le frasi come un bimbo del doppio dei suoi anni (ora ne ha poco più di 2).
Certamente qualche volta ha i suoi momenti no, in cui sclera e non obbedisce, ma fa parte della crescita e mi stupirebbe il contrario sinceramente.
E' un bimbo spontaneo che senza che gli chiedi nulla ti abbraccia e ti bacia dicendoti "ti voglio bene!".
E' un bimbo unico... Ma io sono il papà e non faccio testo ^_^'

N. "...dondolerà, salterà, cambierà...sempre a modo suo...".
Questo è certo.
E' il suo personale e magnifico Girotondo.


martedì 1 ottobre 2013

Autunno in coming

L'autunno è qui. Aimè...
Dico "aimè" perché autunno vuol dire, per dei genitori, diminuzione delle temperature e quindi abiti per i bimbi più pesanti. Quindi maggior sbattimento nell'agghindare il proprio figlio per uscire, con la speranza che non faccia troppo freddo, che non piova di quella pioggerella odiosa autunnale, che non tiri troppo vento...
Insomma, se non si fosse capito, io non sopporto l'autunno! ^_^'

L'estate non è stata stupenda, dal punto di vista climatico.
Per fortuna ci siamo spostati al mare nel centro italia, quindi ci siamo goduti un mesetto di puro caldo estivo, cosa che qui al nord difficilmente accade, tra zanzare, afa e smog.
I pensieri viaggiano ancora, nonostante il ritorno, e arrivano già verso oriente, là dove il clima è 28/30° tutto l'anno e dove i nonni ci attenderanno per le vacanza di Natale, proprio come lo scorso anno.
Quindi non resta che tenere duro questi 3-4 mesi di clima sconclusionato e ritrovarsi poi col piccoletto di nuovo tra sole, caldo e piscina!!!
Non tutti hanno questa fortuna, me ne rendo conto, ma finché N. non inizierà l'asilo, cosa che accadrà dal settembre prossimo, è il caso di sfruttare al massimo queste occasioni di vita. In più mia moglie M. ancora non lavora, quindi anche lei avrà l'occasione di godersi altre vacanze extra.

Svegliarsi con la nebbiolina e sentire l'umidità che ti penetra nelle ossa non è il massimo. L'umido freddiccio, così lo chiamo io, quello che ti aspetta fuori dal portone al mattino quando vai al lavoro e che ti riattende fuori dalla porta quando esci dall'ufficio.
Tu che magari ti vesti pesante alle 8.00 a.m. e che appena spunta fuori il sole inizi a sudare, senza sapere esattamente come vestire te o tuo figlio... perché un attimo prima fa freddo e un secondo dopo caldo...e viceversa.
Quindi la soluzione, soprattutto per i bimbi che spesso corrono e sudano, è vestirli a strati, con abiti non troppo pesanti, ma comunque adatti alla stagione.
Ahhh...quanto è bello mettergli una cannottiera, un pantaloncino, sandali...e via!!! ^_^'

Primi freddi, primo clima ballerino, primi raffreddori.
Febbre per qualche giorno, un pizzico di tachipirina quando la febbre supera i 38° e tanta, tanta pazienza.
Si perché quando un bimbo, abituato ad uscire tutte le mattine e i pomeriggi con nonna e papà, ad un certo punto viene segregato in casa tutto il giorno,...di conseguenza arriva a sera nervoso, agitato...
Quindi armarsi di sana e santa pazienza è d'obbligo. Punto fondamentale da sapere per diventare dei buoni genitori. Ricordatevelo.
E poi, dondamentale per noi, meno medicine possibili, che più che aiutare il bambino lo debilitano e stroncano le sue difese immunitarie ulteriormente. Se proprio non è strettamente necessario, a nostro avviso è ottima cosa lasciar decorrere l'influenza, che com'è arrivata poi se ne va. Del resto è un momento del corpo in cui vuol dire che il corpo stesso ha bisogno di sfogarsi e di buttare fuori schifezze.
Non siamo medici, non siamo infermieri, ma l'esperienza e l'equilibrio aiutano.

Nel frattempo contiamo i giorni.
Si perché nel fine settimana, dopo ben 6 lunghi mesi, tornerà nonno R.dall'oriente!!!
Evvivaaaaaa evvivaaaaa!!! Direbbe il piccolo N. se fosse più consapevole dell'evento.
Ma sono certo che quando lo rivedrà in un solo istante capirà che nonno è tornato e sarà sicuramente felice!
Sembra passata una vita dall'ultima volta. Era marzo scorso e la primavera si affacciava timida.
Ricordo come ultima immagine di loro due assieme, mano nella mano in città, giocare su e giù dalle scalinate della chiesa nella piazza principale, scambiarsi sorrisi e qualche parolina.
Ah già... a marzo scorso N. non parlava certo come parla ora.
Quindi per nonno R. sarà stranissimo trovare una sorta di nuovo N. parlante... e quanto parlante!!!!
Sarà una sorpresa dopo l'altra e mi voglio godere ogni singolo istante, anche perché so che mio padre (nonno R.) stravede per il suo nipotino.
Immagino quanto sarà gasato, emozionato... conterà i giorni come li conta un bimbo in attesa del Natale :D

Speriamo quindi che il tempo regga, che le temperature si mantengano miti...e che soprattutto il sole non si faccia pregare a tenere duro contro le solite odiose nubi fitte e la solita pioggerella autunnale fastidiosissima!
Incrociamo le dita! ;)

lunedì 2 settembre 2013

Mentre l'estate vola via, tante cose nuove restano

Un mese volato. Il mare e le vacanze del mare aimè volano sempre.
Equazione matematica: ti trovi bene + gente giusta = scorrere del tempo raddoppiato.

La casa in cui siamo stati è bellissima. Stile anni 70, molto spaziosa, soggiorno ampio, due camere e un terrazzo grandissimo! E' uno di quei casi in cui la realtà supera le aspettative.
Della serie: ci ritornerei subito e anche nelle prossime estati! ^_^

N. è stato un angelo.
Non che la cosa mi stupisca, anzi, ma mio figlio è un bambino stupendo sia dentro che fuori.
Assume atteggiamenti e comportamenti che altri bambini di due anni non hanno, che bambini di 4 o 5 anni non hanno.....
E' come se il suo sviluppo fosse accellerato, come se il suo sovrapporsi al mondo esterno lo avesse, soprattutto in questo ultimo mese, fatto crescere di qualche anno.
Molti dicono che le vacanze estive hanno questo effetto sui bambini che hanno stimoli differenti, libertà, spazi nuovi. Ed infatti così è stato. Addirittura oltre le previsioni.

N. e la spiaggia nel giro di poche ore sono diventati un tutt'uno!
Già dal primo giorno, nel momento esatto in cui siamo arrivati all'ombrellone, l'abbiamo perso :)
Testa bassa sulla sabbia, paletta e secchiello, formine, ruspa,...e via!
Non sentiva nessuno, non badava alla gente attorno, esisteva solo lui e il luogo in cui era.
Una fusione perfetta tra ambiente e divertimento infantile.


Madre natura di meglio non potrebbe fare.

Poi le ore trascorse su bagno asciuga con nonna a raccogliere sassi e a gettarli per terra e a raccoglierli ancora all'infinito...senza stancarsi, con una ripetizione quasi rituale ed instancabile. Ogni singola volta, come fosse la prima. Questa per un bimbo è la magia.
Qualche volta gli gonfiavamo la piscinetta e gliela riempivamo con un pò di acqua di mare che così si riscaldava e lui poteva passarci dentro più tempo, dato che tuffarsi nel mare in molti casi voleva dire vederlo uscire dopo 5 minuti tremante.
Quindi la soluzione ideale, sotto un caldo pesante l'abbiamo trovata subito.

N. tornava a casa la sera sempre col sorriso stampato sulla bocca. Felice e soddisfatto.
Una visione impagabile che difficilmente si vede negli occhi degli adulti che spesso dimenticano la straordinaria bellezza delle cose semplici.
Uno stop alla fontana della piazza che tanto lo ipnotizzava, poi uno stop dal panettiere per la focaccia col rosmarino, un saluto al lupo finto del giardino dei vicini, ... e tante altre cose piccole piccole che lui amava fare durante il tragitto.
A volte avevo come la sensazione che non volesse perdere nemmeno un secondo nel silenzio e che preferisse occuparlo con qualcosa di "attivo"....o semplicemente aveva tanta energia, quella illogica e enorme che hanno quasi tutti i bambini della sua età.
Solo il sonnellino del pomeriggio e le nanne notturne rappresentavano per N. una sorta di ricarica necessaria per un risveglio sempre a 1000.

Quanta paura quel mattino in cui la terra poi ha tremato.
N. ancora ora quando si muove qualcosa dice "C'é il terremoto..." Povero ciccio...
4.4 di magnitudo al largo delle coste. Si è sentito molto bene e ci ha svegliato una mattina come le altre.
Risveglio brusco, tanta paura e alla fine ritorno alla calma, per fortuna.
Una brutta esperienza, soprattutto quando l'istinto, in un qualcosa di brutto ed inaspettato ti fa temere subito non tanto per la tua vita ma quanto per quella di tuo figlio.
E pensare che in queste terre gli abitanti ci convivono quasi con certi eventi....

Quante cose comunque che ha imparato.
Il suo modo di interagire con noi e con la gente, in un solo mese di mare è mutato in maniera impressionate.
Dai comportamenti al modo di esprimersi.
Tante nuove parole, una pazzesca capacità di parlare e di formare frasi articolate e addirittura con i verbi giusti, che tanti adulti si sognano...
E' capace di riconoscere i numeri da 1 a 10. Sa dire l'alfabeto completo e riconosce, quando le vede scritte, tutte le lettere.
Canta canzoni intere, tipo "Stella stellina" o "Frà Martino campanaro".
Ti abbraccia senza che glielo chiedi e ti dice "Papà...sei tanto bravo sai..." Tutto quanto senza che io glielo domandi o lo spinga a farlo.
Azioni che a volte hanno dell'incredibile, che lasciano senza parole, increduli e felici.
Questa è gioia, non ho dubbi...

N. mangia come un maialino.
Anche questa parte è positiva.
Mi rendo conto che molti genitori non sono così fortunati, ma N. per fortuna mangia quasi di tutto.
E il bello è che quando mangia, non mangia in maniera semplice, mangia con gusto, con voglia, ... come se amasse il cibo, come se con il cibo ci parlasse... ^_^
"Anguia papà! Voglio l'anguia!" ahahahah La sua frutta preferita...ne mangerebbe a quintali!

L'unica sua pecca è che fatica a socializzare con altri bimbi.
Forse perché non è mai stato al nido, forse perché è il suo carattere, non saprei.
So solo che quando dei bambini gli si avvicinano lui si mette dietro di me e li osserva.
Solo con quelli tranquilli ed educati poi riesce a scambiare qualche gioco, come fosse una sorta di pace annunciata. "Io non do fastidio a te e tu non dai fastidio a me".
Mentre con quelli rudi, invadenti, maneschi...insomma...poco educati a rispettare il prossimo e tutto il resto, non riesce ad avere nemmeno un minimo di contatto. Anzi, li evita finchè non se ne vanno.
Per certi versi sembro io da piccolo. Timido, educato, fine... Spero solo che abbia una crescita un pò meno introversa della mia, che riesca ad interagire meglio, perchè mi rendo conto che è necessario crescere non del tutto sa soli o con solamente i nonni e i genitori accanto.
L'effetto "chioccia" non fa bene sempre. Fa bene in alcuni casi, ma in altri è necessario che cammini con le sue gambe, che affronti da solo certe persone, che si scontri con determinate realtà, anche se l'istinto mio e di mia moglie chiaramente sarebbe quello di proteggerlo e di vegliare su di lui in eterno.

Altro problema è stato il dormire.
Non avendo a disposizione un lettino idoneo abbiamo dovuto farlo dormire con noi per tutta la vacanza.
Quindi un mese di lettone con mamma e papà l'ha in qualche modo "viziato" sotto questo punto di vista.
Ora è molto dura farlo dormire solo tutta la notte nel suo lettino e sappiamo già che sarà quasi impossibile pretendere che passi tutte le notti intere tra le sue coperte e non tra le nostre.
Il lato egoistico di un genitore però ti fa rendere conto che quando si sveglia e si mette in mezzo tra noi, diventa quasi un sollievo poterlo sentire accanto, respirare, poterlo toccare e accarezzare. 
Si crea quasi una sorta di solitudine quando in mezzo al letto non c'é nessuno... pazzesco!

Vacanze finite.
Quindi papà torna al lavoro.
Mamma e nonna alla loro routine quotidiana.
Una vita intera da mare non sarebbe male, ma forse diventerebbe anche quella monotona col passare del tempo e si rischierebbe di rovinarne il gusto e l'attesa.

Intanto N. riprende anche lui il quotidiano.
Ma non sembra importargli più di tanto, anzi.
Lui è contento anche a camminare con nonna verso il parchetto del paese, fare qualche gita in bici con papà e mamma per dar da mangiare carote ai cerbiatti, ecc ecc.

Disintossicati da tutte le mancaze, tornerà la serenità (si spera) e nuovi pensieri, nuove cose da fare e nuove prospettive.


lunedì 29 luglio 2013

La fortuna di stupirsi

Mentre lo osservo dormire, mentre lo guardo svegliarsi o addormentarsi, mentre gli tengo la manina, mentre lo sento parlare, mentre lo guardo giocare, ... tutto ha un collegamento, tutto sembra essere concepito per uno stesso fine tanto semplice e naturale, quanto intenso e unico.
Mio figlio N. cresce ed io con lui.
Io più lentamente, lui sembra quasi abbia messo il turbo ^_^'
I piedi gli escono fuori dal passeggino, fa discorsi e ragionamenti, mangia come un maialino e assume atteggiamenti pazzeschi, quasi come fosse già grande...
Il mio cuore, i miei pensieri, se ne dispiacciono.
Vorrei fosse differente questa percezione legata allo scorrere del tempo.
Forse dovrei pensarci meno a questo concetto. Daltronde il tempo non fa sconti a nessuno.
Presente! Presente! Presente! Devo viverlo e ragionarci sopra meno, sia sulle paure che sulle mancanze.
Si perché mi mancherà questo suo modo di parlare quando sarà più grande....
Per fortuna che esiste la tecnologia e video su video qualcosa rimane.

Passeggiamo per Como, in un luglio torrido e soleggiato, mentre lui si gusta un lecca lecca donatogli da un poveretto vestito da Topolino ( chissà che sauna si sarà fatto! )....
N. tutto felice di aver parlato con un "grande topolino" e il ricordo appena trascorso rivive in continuazione nelle sue parole come fosse un disco incantato che non da fastidio...anzi...
Poi le giostre, le tanto amate giostre. La sua prima volta "da solo" sulle giostre. Del resto la prima volta non si scorda mai, e ogni cosa nuova garantisce di sviluppare e di affermare tale concetto meraviglioso.
E lo vedi li, sul bruchetto assonnato che sale e scende mentre la giostra gira. Non vuole cambiarla, a lui quella piace perchè fa su e giù...da li non si vuole muovere :) Li si gusta meglio il lecca lecca che non finisce mai. Tutti gli altri sbraitano, cambiano giostra, non stanno fermi un attimo... mentre lui è pacato, riflessivo, dolcissimo.

Como quando cala il sole è molto bella. N. non la osserva con i nostri stessi occhi, lui vede solo il lago, l'acqua, le paperelle... e zompetta quà e là come se il luogo in cui si trova alla fine fosse solo un contesto carino in cui dare più importanza alle azioni e alle persone care accanto.
Uno strano modo di percepire le cose, che agli adulti manca, e che smarriscono con le troppe e assurde paranoie legate al tempo e al domani.
Sarebbe meraviglioso rinascere con questo status nella mente, anche perché crescere forse apparirebbe molto più easy, molto più sereno.

Da qualche settimana a questa parte N. canta "I nuovi Angeli", un gruppo degli anni '60.
"Singapore" per la precisione.
La stessa song che ho messo ad un montaggio video che N. guarda tutti i giorni e con un mix di video suoi legati proprio al suo scorso natale in Oriente.
Non fai in tempo ad accennargliela che lui parte con la strofa " Singaporeeee... vado a Singaporeeee.... vi saluto benedette signoreeeee" :D ahahahahahah E' uno spettacolo!
Inultile dire che quando il nonno l'ha sentito tramite smart phone con la video chat online, si è sciolto!

N. è un bravissimo bimbo.
Non so ancora se è merito tutto nostro, che l'abbiamo educato bene, o se c'è anche tanto della sua indole.
Me lo chiedo spesso quando lo vedo a tavola composto al ristorante, che mangia tutto e che non fa casini nè sbraita come tanti altri bambini attorno.
Me lo chiedo quando lo vedo al parchetto fare avanti e indietro sullo scivolo, aspettando il suo turno e reagendo sbigottito a tanta invadenza e maleducazione che caratterizza la maggior parte dei bambini e dei genitori che quasi mai li riprendono.
Me lo chiedo quando si ripete il rituale delle nanne pomeridiane: foto e video dell'oriente, raccolta amici ( Teddy, Tigro & Co. ), fiaba di "Capuotto Rotto" e sonnino verso il mondo dei sogni.....
Me lo chiedo quando ti risponde "grazie" mentre gli dai qualcosa o lo aiuti in qualcosa, mentre dice "per favore" quando ti chiede qualcosa o ti bacia di sua spontanea volontà quando l'hai cambiato o quando gli hai detto qualcosa... lui ti prende il viso, te lo sposta di lato e smack! 
Spero che duri questo status e che sia io che mia moglie riusciremo ad inculcargli determinati modi di essere e di principi base a nostro avviso fondamentali.
Per ora, sembrerebbe che ci stiamo riuscendo.

N. mi stupisce sempre.
Come me stupisce anche tutti gli altri che lo vivono giorno per giorno.
Bimbi di 3 anni che non spiccicano una parola, mentre lui fa quasi tutto da solo frasi di senso compiuto.
Bimbi che a malapena sanno dire ciao mentre lui conosce tutto l'alfabeto e sa contare da 1 a 10.
Bimbi che si esprimono a versi e gesti, mentre lui li guarda e non comprende che vogliono dire.... in alcuni casi le situazioni sono quasi buffe, fino a divenire imbarazzanti.
Mi stupisce non solo mio figlio, ma anche paradossalmente quel senso di mancanza di attenzioni, di tempo dedicato, di insegnamento che molti, forse troppi genitori non danno ai loro figli.
Parlo di insegnamento legato non solo a numeri e lettere, ma a principi, a modi di comportarsi, a "valori".
Mi fa rabbrividire sentire una madre dire "mio figlio è un assassino di animali" e mentre lo dice sorride....
Che razza di esempio può essere per un bambino che cresce??? Che razza di rispetto per la vita può apprendere un futuro adulto???
In alcune situazioni vorrei dire qualcosa, ma nella maggior parte dei casi mi mordo la lingua e mi rendo conto che è impossibile educare tutti.
L'unica speranza è farlo in modo "parallelo"... mostrando in determinati istanti ciò che fa tuo figlio, ciò che dici a tuo figlio, sperando in qualche modo che si compia il miracolo e che a qualche genitore si sturi qualche orecchio e che in quel momento si ponga qualche domanda...
Un bambino deve capire che anche solo la vita di una singola formica conta quanto quella di un essere umano, che noi siamo importanti quanto loro. Un concetto che poi svilupperemo certamente quando inizieremo ad avvicinarlo all'essere vegetariano.
Forse noi abbiamo questa concezione in maniera innata, forse ci illudiamo troppo spesso che il mondo cambi e che assieme al mondo migliorino anche le stesse percezioni della vita, senza differenze, senza distinzioni.
Ma questo è un cencetto di cui parlerò più avanti, perchè è molto ampio e va affrontato in un certo modo, almeno per evitare stupide ilarità in merito che non portano certo a nulla di buono...

La fortuna di stupirsi è un dono.

Il mio pensiero fisso, quando mi soffermo a riflettere sull'educazione dei bimbi è "facciamoli sporcare un pò meno coi colori e giocare un pò meno col cibo, e insegnamogli qualcosa di più concreto e utile".
Giusto divertirsi, giusto giocare, ... ma spendiamo anche un pizzico di tempo per insegnargli "educazione", "valori", "concetti".

Tra una settimana dunque si parte per il mare!!!! Evvivaaaaa!!!! ^_^
L'anno scorso per N. è stato solo un piccolo battesimo.
Quest'anno lo vivrà correndo, camminando, facendo il bagno!
Non vedo l'ora!!!

A breve quindi, un post marinaretto! ;)

Per ora auguro a tutti buone vacanze!!!! Staccate la spina mamme e papà!!!!