giovedì 12 gennaio 2012

Un mese da ricordare

Dalle parole di una mail ricevuta oggi da nonna L. (mia madre):

<< Il mio sguardto è rivolto al cielo, vedo le nuvole correre veloci, sono grigie, gonfie di pioggia.
Apro e richiudo gli occhi quando il sole riappare e mi acceca, l'intervallo d'ombra tra una nuvola e la successiva diventa sempre più breve. Fra poco farà buio, sono le sette di sera, qui in oriente dove vivo fa buio presto, sempre alla stessa ora tutto l'anno.

Mio figlio D., sua moglie M. e mio nipote N. sono tornati a casa, in Italia, sono partiti l'altro ieri, chi direbbe che hanno passato un mese qui con me e mio marito R.? Io stento a crederlo.

Un mese intenso, volato via come un soffio di vento, lo stesso che ora spinge via le nubi e mi porta indietro nei giorni a ricordare.........
N. ha affrontato il suo primo viaggio aereo della durata di ben 12 ore alla tenera età di 5 mesi e 5 giorni attirandole simpatie dei passeggeri e dell'equipaggio. Nella mia mente è impressa l'immagine dell'arrivo di M. e N. all'aereoporto e nel mio cuore l'emozione nel riabbracciarli dopo due mesi di lontananza.
Mio figlio D. è arrivato 12 giorni dopo e, nel preciso istante in cui l'ho visto varcare la soglia di casa, ho sentito che non avreiavuto bisogno d'altro: la mia famiglia riunita, niente di più.

I primi giorni, come sempre accade, sono serviti per acclimatarsi e per superare il jet lag. Per N. è stato più semplice di quanto pensavamo, lui era felice di poter stare seminudo con cannottiera e calzoncini.
Nei giorni a seguire ha sperimentato il bagnetto in piscina che, neanche a dirlo, è stato divertente per lui, ma sopratuttoper noi, orgogliosi di constatare che, non solo non ha paura dell'acqua, ma che gode a stare a galla nel suo appariscentesalvagente giallo.
Ha ricevuto la benedizione dal Monaco Buddista nel Tempio Burmese così come quella induista nel Tempio Sri Verramakaliamman.
Ha succhiato avidamente il succo dell'anguria rossa, di quella gialla, della mela e della pera cinese che mamma M. gli ha fatto assaggiare per la prima volta.
Ha ricevuto le coccole e i massaggi alla baby spa di Plaza S. (ebbene sì....ci sono pure le baby spa per bambini piccoli così come quelle per i grandi).
Si è fatto una miriade di ammiratrici, infatti ogni volta che ci fermavamo con il passeggino aveva attorno un capannello diragazze alle quali dispensava sorrisini accattivanti, proprio come un playboy consumato. (io ero un po' gelosa....per non parlare di mia nuora M......avete presente una tigre con i suoi cuccioli? The same!!)
Ha avuto la sua prima febbre e la Dr.ssa Veronica T. del R. Hospital l'ha visitato. Per un paio di giorni siamo stati in penaperchè i bambini quando hanno la febbre, se possibile, ti commuovono ancora di più.
Gli è spuntato il primo dentino!
Wow quante cose sono successe in così breve tempo!

E noi? Noi abbiamo passato una bellissima "vacanza" seguendo i suoi ritmi uscivamo la mattina dopo le 10 per rientrare la seraa volte prima di cena a volte dopo aver cenato.Non abbiamo avuto impedimenti se non dovuti alla pioggia improvvisa.
Qui non è affatto un problema muoversi conbambini così piccoli, ovunque si possono reperire baby room dove allattare o cambiare il pannolino. Ci siamo serviti tranquillamente della metropolitana così come dei taxi.
Non ci sono barriere architettoniche (se non nelle zone molto vecchie che per altro sono poche) e con il passeggino si va ovunque.
Abbiamo trascorso ore piacevoli con gli amici e il Natale e il Capodanno in famiglia contendendoci il diritto di tenere in braccio N. per qualche minuto.
Le decorazioni natalizie hanno ceduto il posto a quelle per il Chinese New Year che cade con notevole anticipo dal 20 al 24 gennaio e celebra l'anno del Dragone.
Mio figlio D., sua moglie M. e mio nipote N. hanno fatto così in tempo ad ammirare le luci e i colori di China Town bardata per l'occasione e N. siè rivelato particolarmente interessato poichè pare che il suo colore preferito sia proprio il rosso.

Ora io sono tornata alla mia routine quotidiana, inutile dire che questa volta veder partire la mia famiglia è stato più difficile che mai.
In questi 5 anni ci sono stati molti arrivi e conseguenti partenze, ma nonostante tutto non sono mai riuscita ad "abituarmi" al distacco.
Mio marito R. è molto carino e comprensivo, sopporta i miei sbalzi di umore che sono inevitabili per i primi 5/6 giorni....grazie caro!
Il nostro prossimo viaggio in Italia è programmato per la fine di marzo, ma prima di allora avrò altro da raccontare.......molto altro........

Take care. >>

venerdì 30 dicembre 2011

Un bimbo sorridente nelle terre d'oriente

Con gli occhi di mio figlio accanto, vedo l'Asia diversamente. Questa terra é particolare, strana, unica per infinite sfaccettature,... ora più che mai che la vivo con N.

Dopo dieci giorni di distacco finalmente ho raggiunto la mia famiglia. Mia moglie M., mio figlio N. e i miei genitori che vivono in oriente. E' stata una sensazione meravigliosa riabbracciarli tutti quanti. Forse perché é anche stato il primo distacco da mio figlio e allora ogni sensazione si é mostrata a livello esponenziale.
Ma va bene così, tutta esperienza di vita che accresce giorno dopo giorno il mio modo di essere e di sentire sia come uomo che come padre.
I distacchi, ogni tanto fanno bene, anche se sono maledettamente duri.

Con il piccolo N. ci stiamo abituando a girare ovunque, da China Town ai centri commerciali sparsi per la city, dai giardini botanici alle varie food court sparse per il paese...
Lui é sempre bravissimo, sempre sorridente, sempre bramoso di attenzioni ed immagini.
Nei posti dove si mangia lo mettiamo sul seggiolone o lo lasciamo sul passeggino e lui é il bimbo più felice del mondo, mentre ci osserva mangiare o discutere di cose a lui poco comprensibili.
E' sufficente che ti giri verso di lui, che lo guardi e gli parli, per farlo sorridere di gusto e farlo sentire amato.
Basta veramente poco per mio figlio N. I bambini non hanno bisogno di molto, le piccole cose bastano e avanzano.

Certo il Natale ha portato a N. tanti doni, non posso nasconderlo.
A volte i nonni cercano di viziarlo ma noi teniamo duro e glielo facciamo notare. Non sempre perché é anche comprensibile che vogliano tenerlo in braccio qualche volta e sbaciucchiarselo, ci mancherebbe data la lontananza dal nipotino, ma é anche altrettanto giusto che impari sin da ora che deve rimanere seduto come tutti, non fare troppi capricci, imparare a stare con le persone nel casino e anche in mezzo alla natura nella quiete più profonda.
Vestitini per quando sarà più grande ( imparerete presto cari papà e mamme che é meglio anche comprare cose per quando é più grande e non solo cose per il presente, poiché si rischia di non mettere ai propri figli tutti gli indumenti che gli si compra ), giocattoli che lo tengono impegnato mentre mamma e papà sono a tavola o mentre lo stimolano con tatto, vista e udito.
Vedeste la faccia che faceva N. mentre rompeva la carta dei pacchetti. Quasi come se l'istinto di un bimbo anticipasse il suo futuro desiderio di arrivare al giorno di Natale in cui si aprono regali e si vede Babbo Natale ^_^'
Naturalmente N. a 6 mesi percepisce solamente il rumore della carta che si strappa, il colore vivo dei pacchetti,... ma a me piace pensare che in lui ci sia anche un pizzico di curiosità, la stessa che in futuro non ci farà dormire la vigilia...la stessa che avevo io quando ero piccolo e facevo svegliare i miei genitori alle 6 del mattino!

Qui la temperatura tocca quasi i 30 gradi. E' fissa tutto l'anno...e questo é il bello! E' praticamente sempre estate anche se loro amano parlare di saldi invernali o mettersi qualche vestito più pesante data la stagione natalizia ^_^ ( pazzesco! ).
Quindi N. ha potuto fare il suo primo bagnetto in acqua.
Era contentissimo di sguazzare nell'acqua blu della piscina col suo salvagente giallo... un piacere per i nostri occhi e per quelli dei suoi nonni super esaltati.
Il suo primo costumino e la sua prima magliettina stile surfista e via!
Sgambettamenti vari, cic e ciac nell'acquetta e centinaia di smorfie buffe e di sorrisi splendidi.

Siamo praticamente a metà vacanza.
Il tempo passa troppo veloce quando si é tanto felici.
E' una costante matematica imprescindibile, per certi versi un pò spietata, ma non importa, si cerca comunque di godersi ogni istante tutti assieme pensando il meno possibile alla data di ritorno in italia.

N. ha anche assaggiato della frutta durante questi giorni qui.
Un pezzettino di anguria, poi di mela, poi di melone,... vedeste le espressioni mentre assaggiava e scopriva nuovi gusti diversi dal latte materno.
Al ritorno inizieremo lo svezzamento. Oramai é arrivato il momento. Dopo i sei mesi solitamente si comincia alternando frutta o verdura al solito latte.
A mia moglie dispiace molto questo piccolo ulteriore distacco, ma siamo consapevoli che é per il suo bene diventare e sentirsi più grande.
Ogni scoperta giornaliera é un tesoro che viene alla luce...

Oggi c'é il sole, quindi anche oggi finalmente si fa il bagnetto in piscina!!!

Manca poco al nuovo anno...e come al solito bisognerebbe avere pensieri, propositi, intenzioni...
Io questa volta non voglio nulla di irraggiungibile, nulla di utopistico, nulla di abitudinario.
A questo giro di boa voglio solo che tutto rimanga invariato, poiché per certi versi mi basta la felicità che ho in questo momento, e sono consapevole del fatto che é tanta, che non ha prezzo né traduzione in desiderio.
A questo giro di boa passo il turno, anche se dentro di me vorrei un lavoro migliore per me e uno nuovo per mia moglie, ma so che il nostro paese ora non offre molte prospettive e allora mantengo stabili i presupposti e li concentro tutti su mio figlio, sulla nostra famiglia che ora come ora é serena.
Non esiste altro desiderio al mondo paragonabile a questo stato di gioia a mio avviso.

Un figlio é già un desiderio espresso.
Non so chi l'ha detto e se l'ha detto qualcuno ma mi piace come pensiero :)

domenica 11 dicembre 2011

Il primo distacco

Prima di tutto il pianto. Lento e inconsolabile, liberatorio temporaneo pianto...
Poi tutto il resto. Mille pensieri, ricordi che si affollano e si sovrappongono, profumi di mio figlio N. ovunque. Quasi una lieve tortura alla quale é difficile dare un significato e una spiegazione logica.

Ho appena accompagnato mia moglie M. e mio figlio in aereoporto a Milano. Devo essere sincero, non pensavo fosse così dura.
Sono partiti per l'oriente a trovare i nonni L. e R. ( mia madre e mio padre ) e passeremo assieme le feste lontani. Uso il plurale perché io li raggiungerò il 22 dicembre quando sarò a casa dal lavoro e il mio uffici chiuderà.
Ho preferito farli partire prima, sia per un discorso di comodità sia per un discorso di ambientazione soprattutto del piccolo, che passa dal freddo al caldo ( circa 30 ° ).
La scelta é stata pesante, ma prima di tutto viene il bene di mio figlio. Poi tutto il resto... é così che si impara a capire dopo 9 mesi ^_^

E' stato un vuoto al cuore fare il check-in, accompagnarli fino alla dogana,... un tuffo al cuore guardarlo negli occhi, così belli, così puri..così splendidamente innocenti... Dargli mille baci, come se nemmeno l'ultimo bastasse... stringerlo tra le mie braccia come se non fosse mai abbastanza, sussurrargli piccole parole come "mi raccomando fai il bravo..." "ricorda che papà ti vuole bene..." ecc ecc.... parole strozzate in gola, tanto piccole quanto gigantesche ora che le rammento e che le scrivo.
Si perché ti prende come una sorta di loop mentale, in cui non capisci quasi più nulla e vorresti solo trovarti in un'altra situazione, magari chiudere gli occhi e svegliarti mentre sei nel lettone con lui o mentre lo porti a spasso nel passeggino per le vie del paese e gli parli....

Le parole di mia madre: "Now you know..." le comprendo solo ora. Non le comprendevo prima perché era impossibile.
Ora le comprendo appieno... e moltiplicato dentro percepisco anche il suo dolore di tutte le volte in cui piangeva vedendomi partire.
Avevi ragione mamma. E' un dolore assurdo. Una mancanza inspiegabile se non la si vive.
Certo, non é nulle di grave, anche perché tra 10 giorni lo rivedrò N., ma ho imparato dalla vita che le cose tristi non si possono mai paragonare, poiché ognuno vive determinate esperienze più o meno brutte, più o meno gravi...

Casa sembra vuota. La seggiolina sulla quale si dondola ogni mezzogiorno quando lavo i piatti e lui sorride mentre canto. La palestrina dove sdraiato gioca con i suoi ninnoli colorati. La culla nella quale la notte dorme accanto al nostro lettone. Il fasciatoio dove lo cambiamo e lo laviamo tutti i giorni. E tanti altri minuscoli particolari di vita quotidiana che percepisco come spilli nella mente che faccio molta fatica ad ignorare o a osservare con solamente sorrisi... Magari fosse così.

Sono le 12.50
L'aereo molto probabilmente sarà già decollato.
Non so se scriverò altro da qui al 22 dicembre. Anche percheé rischierei di essere pesante o monotematico.
Di sicuro chi é genitore mi capirà, lo so.
Un'amica mi ha detto "non ti nascondo che il primo giorno sarà molto pesante". Io vorrei dirle che spero che sia solamente il primo...





Ricordatevi papà che mi leggete, che un figlio é tutto nella propria esistenza e che non bisogna dare mai nulla per scontato, nemmeno gli attimi che lui stesso vi chiede quando piange o quando vi fissa con gli occhi speranzoso che giochiate un pò con lui. Ogni minuto é oro, ogni sacrificio, anche se tornate dal lavoro e siete stanchi é un punto di appoggio che vostro figlio ha nel mondo, anche se gli fate un sorriso prima che si addormenta, anche se gli tenete la manina quando si é addormentato.
Non dimenticatevi mai queste cose. Siate papà sempre, non solo quando va tutto bene.

Ora mangio qualcosa e poi mi vedo qualche partita di calcio...così occupo la mente.
A presto!

lunedì 21 novembre 2011

Piccole grandi conquiste

Le conquiste di un bimbo sono piccole, minuscole, quasi impalpabili agli occhi di un adulto, se si pensa alla loro semplicità.
Agli occhi di un bimbo le stesse conquiste sono grandi, giganti quanto una montagna che in pochi hanno il coraggio di scalare.
Un bimbo si mette sotto la montagna, senza alcun pensiero e con l'energia più immensa che esista, inizia la salita. A piccoli passi, con lunghi sospiri, con estrema tenacia... finché ci riesce.
Così che alla fine la vetta risulta straordinaria. Dall'alto si vede il mondo e si ridiscende facilmente per poi continuare il cammino giorno per giorno in attesa di una nuova scalata.



Giorni fa mio figlio é riuscito per la prima volta a stare sui gomiti a pancia in giù.
Vedeste che sorrisi, che occhi colmi di incredulità mista a gioia inspiegabile...
Io e mia moglie M. eravamo senza parole. Solo due spettatori, quelli più ansiosi della prima di un film o di un'opera di teatro, ricchi di applausi e di "bravissimo N. !!!!" ^_^
La standing ovation é stata obbligatoria e naturale!

Vedere quella testolina girare a destra e sinistra per capire cosa succedeva, cos'era quella nuova prospettiva, ti fa sentire bene. Una manifestazione di vita così pura da farti quasi venire le lacrime dalla felicità...di una nuova conquista.
L'innocenza dei bambini esplode in tutta la sua brillantezza specialmente in certe situazioni in cui le espressioni e i piccoli versetti si mischiano tra di loro in un silenzio quasi surreale.

Provate poi a dargli in mano un sacchetto di plastica con la pasta dentro, quella tipo macchieroni o fusilli. Ci potrà perdere le ore ad ascoltare scrocchiare la plastica tra le dita, come fosse un oggetto magico di chissà quale pianeta o dimensione.
Uno compra mille giochi e poi loro si divertono con così poco...
Stessa cosa oggi con un pacchetto di fazzoletti di carta. Quasi mezzora a girarselo e rigirarselo tra le mani e a sbausciarlo in bocca ^_^ Che forte e buffo che é il mio N.

Dovete sapere che da qualche tempo a questa parte N. ha un soprannome tutto suo:
Er Caciottina
Perché? Perché soprattutto dopo che ha poppato dalla mamma, ha una pancina gonfia gonfia da sembrare una bella caciotta piena di latte...
La stessa impressione ce l'abbiamo quando lo cambiamo sul fasciatoio... con quelle braccia e gambe cicciotte e quel visetto con le guanciotte paffutele. Proprio una caciotta!

N. per noi é l'espressione dell'allegria.
Qualunque cosa gli dici, con versetti o parole cariche di energia e con intonazioni buffe, lui sorride... a volte ride anche di gusto... e per noi che lo osserviamo é l'apoteosi della gioia.
Credo che valga la stessa cosa per tutti i genitori.

Mi sento di consigliare a tutti i papà, anche se la sera quando tornano dal lavoro sono stanchi e vorrebbero riposare, di non dimenticare mai di farsi vedere difronte al proprio figlio con il sorriso, perché lui ne ha tanto bisogno di vedere un padre felice...e voi ne trarrete sicuramente giovamento, anche se alla fine é stata una giornata terribile.
Basta uno sguardo di mio figlio per farmi dimenticare tutte le cazzate di questa terra! Fidatevi!

Devo dire che mi sento fortunato.
Nonostante la situazione lavorativa che non é delle migliori ( sono in cassa integrazione pomeridiana ) posso sostenere senza rimorsi o dubbi che alla fine é accaduto tutto quanto nel momento migliore. Infatti ho tutti i pomeriggi liberi per passare del tempo con mio figlio, cosa he molti papà non hanno.
C'é chi si alza al mattino e i figli dormono ancora. Chi poi torna la sera e già sono a letto. Praticamente non li vedono quasi mai, tranne che nel weekend.
Quindi io posso essere contento, nonostante tutto.

Domani forse io sarò qui con lui e allora chi lo sà... magari proprio mentre starà per conquistare una nuova ed emozionante vetta ;)

giovedì 3 novembre 2011

I nonni son sempre i nonni !

Non c'é niente da fare. I nonni son sempre i nonni!

Sono essenziali e danno sempre una grande mano per le cose di tutti i giorni. Sia quando N. veniva portato fuori a fare un giro per qualche ora, sia quando c'é da preparare un piatto caldo perchè mamma M. deve allattare il piccolo, sia quando c'é da stirare o da lavare o da pulire....
L'elenco é infinito ^_^

Ma non é solo un aiuto materiale, é molto...molto di più.
I nonni quando partono per tornare in oriente, dove vivono attualmente, lasciano uno strano vuoto dentro. Come se fossero parte integrante di un ciclo giornaliero in cui loro stessi sono fondamentali, soprattutto quando non ci sono.
Così ti rendi conto che avevi fatto l'abitudine a quel bellissimo e caloroso senso di "famiglia" che si respirava quando dopo il lavoro si tornava a casa e dalla finestra del soggiorno scorgevi dentro tutte quelle immagini in movimento tanto belle e tanto uniche:
i nonni che giocavano con il piccolo N., mamma M. che cucinava, il camino acceso,...e tanti altri piccoli particolari che é difficile elencare così su due piedi. Ci vorrebbe un nuovo vocabolario fatto su misura.

Non immaginavo, sono sincero, di sentirmi così una volta partiti nonno R. e nonna L. (i miei genitori).
Credo di essermi affezionato alla situazione di figlio che finalmente aveva lui stesso un figlio... genitori che finalmente si sono ritrovati ad essere nonni e che lo sanno fare anche molto bene direi.
Il nodo alla gola fatica a scomparire, anche se dopo una settimana, tutto torna come prima e la mancanza si fa sentire fortunatamente un pò meno.

So che nonno R. e nonna L. quando passeggiano per le vie della loro città e vedono mamme o nonni con i passeggini si sentono un pò giù, "vanno in crisi" sono le parole da loro riportate per telefono,... e nonna L. sente lo stesso nodo alla gola che probabilmente sento anche io.
Ma come si dice spesso c'est la vie. Dunque bisogna farsi forza e reagire, attendere un nuovo incontro e rafforzare dentro sé stessi l'idea che il tempo passa infretta e che anche tutta questa strana situazione prima o poi si concluderà e la vita tornerà ad essere normale.
Ci scommetto che anche in quel caso, si sentirà la mancanza di tutto il resto... é un ciclo.

Da menzionare, in questo post, che N. ora non dorme più nella culla.
La culla é andata in pensione! (rimanendo sul tema dei nonni).
Ora dorme nel suo lettino. Uno di quelli da campeggio che la zia A. (sorella di mia moglie) ci ha regalato mesi fa.
E' poco costoso (lo consiglio a tutti!) ed é perfetto per questa fase transitoria in cui passerà nel corso dei mesi a dormire da solo nella sua cameretta.
Per ora il lettino é ancora in camera con noi, anche perché altrimenti mia moglie dovrebbe alzarsi 2 o 3 volte per notte per allattarlo e andare in cameretta... il che è sconsigliato a chiunque.
Molto più comodo così.
Quando sarà il momento e il piccolino farà una tirata unica per tutta la notte, penseremo a spostarlo in cameretta... e sono sicuro che un pò ci dispiacerà ^_^

Ora é arrivato l'autunno, quello più grigio, ed il freddo sta già facendo cadere a milioni le foglie dagli alberi del nostro giardino.
Certo il tempo non aiuta... ma appena esce il sole tutto assume un aspetto differente, anche le mancanze e i pensieri che affollano la mente.

N. deve abituarsi ancora ad indossare abiti pesanti... a volte fa un pò i capriccetti ma é normale poverino. Fino a qualche mese fa indossava solo un bodino ed era mezzo nudo dato il caldo.
Ora deve solo capire meglio che noi esseri umani dobbiamo coprirci se fuori fa freddo e che dobbiamo avere pazienza quando qualcosa ci da fastidio...
Col tempo imparerà tante cose...

lunedì 3 ottobre 2011

Si diventa grandi

Passano i giorni e N. cresce a vista d'occhio!

Il post vacanze é stato particolarmente piacevole, dato che la stagione estiva tarda a terminare, anche oggi che siamo in autunno. Meglio così...avremmo più tempo per le passeggiate e per le maniche corte e i vestitini leggeri, molto più comodi da mettere ;)

Ieri sono cambiate alcune cose per il piccolo N.
Si é passati dalla culla, quella che per circa 2 mesi e mezzo lo ha visto sdraiato quasi costantemente sia di giorno che di notte, all'ovetto!!!!! ^_^
Si perché adesso cerca in continuazione di alzare la testa e quindi di mettersi seduto. Non vuole più guardare il mondo da sdraiato, ora vuole vederlo da protagonista.
Così l'ovetto é perfetto, dato che la testa non ciondola quasi più e che la curiosità é inarrestabile, verso i rumori, i colori, i movimenti... E' un piacere starlo a guardare mentre "scopre"...

In più abbiamo comprato un marsupio, uno di quelli che si mettono davanti sul petto e che si legano sulle spalle e sulla schiena.
Ieri l'ho provato attivamente durante una scampagnata e devo dire che é molto bello, soprattutto perchè permette a N. di avere una prospettiva differente e a noi di avere un contatto con lui più forte.
Pensate che dopo qualche minuto si é persino addormentato, nonostante ci fosse un gruppo country che suonava, una marea di cani che giocavano e abbaiavano e tanto altro attorno...
Devo dire che quando hanno sonno si addormentano ovunque! Di questo ve ne renderete conto presto...
Così come nel più completo silenzio, cade una penna, e si sveglia di soprassalto! Pazzesco...

Il marsupio che vi consiglio e che noi abbiamo preso é della Chicco. Lo trovate ovunque. Va da 0 a + mesi.
Penso si possa utilizzare fino a 6 / 7 mesi. Dipende dal peso del bambino ^_^'
Giuro che la Chicco non mi paga per fargli pubblicità! ( magari mi pagasse ..... )

Così ora N. vuole stare seduto.
Sul divano ha i suo cuscini e seduto a chiaccherare e a guardarsi attorno ci può stare anche tanto tempo. L'importante é parlargli, stimolarlo con dei giochini oppure farlo sorridere...e di sorrisi ne é pieno per fortuna... é il momento migliore quando ti guarda e ti sorride.

Ci sono dei momenti in cui io e M. ci guardiamo e rimaniamo stupiti, per qualsiasi cosa, anche la più semplice.
Giorni fa M. si é commossa, e anche io quasi (sono sincero).
N. stava giocando sdraiato con la sua palestrina ( quelle che hanno i giochini attaccati sopra mentre il bambino é sdraiato ).
Solitamente noi glieli facciamo muovere e suonare e lui li guarda per ore incuriosito.
Ma settimana scorsa é successo che ad un certo punto tenta di afferrarne uno e ci riesce!!!
Voi vi chiederete: e allora?
Beh... allora non l'aveva mai fatto prima! E' la sua prima scoperta! Sa che può afferrare qualcosa e che ci riesce... E' consapevole del fatto che con le mani può prendere gli oggetti e per lui questa é una scoperta grandiosa!
Lo impegna, lo stimola, gli porta via energie ogni volta che gioca e che scopre nuove cose.
E' da considerarsi un evento positivo, molto positivo.

Tra pochi giorni inoltre arriva il nonno R. dall'Asia.
Lui lavora la da qualche anno e non ha ancora potuto vedere il suo nipotino per cause lavorative impellenti. Non poteva venire via e vederlo... quindi ha sofferto moltissimo questa cosa.
Ecco perché sono sicuro che sabato nonno R. si commuoverà moltissimo, avrà il cuore a mille per l'emozione... e io anche.
Sarà la prima volta che mio padre mi vedrà accanto a mio figlio.
Mi fa un effetto molto strano...ma ci farò l'abitudine di sicuro.
Non vedo l'ora che arrivi!

Dai N. che nonno R. sta arrivando!!!!

giovedì 1 settembre 2011

Le nostre prime vacanze estive

Dall'ultimo post sul blog é passato un mese, lo so..., dovrei essere più continuo con i racconti, soprattutto per i neo papà che mi leggono e che hanno bisogno di spunti ^_^'

Solo che 4 settimane di ferie mi hanno tenuto lontano da casa e anche dal pc. Per certi versi la considero una grande fortuna perché staccarsi da questa macchina infernale a volte é un'ottima cosa! ;)

E' stato un mese particolare, una prima vacanza estiva con pargoletto al seguito strana.
Devo ammettere che non é stata super rilassante, questo lo specifico per tutti quelli che hanno intenzione di farne una col proprio figlio per la prima volta.
Non fraintendetemi, é stata bella, abbiamo mangiato bene, abbiamo respirato aria buona di mare, N. ci ha fatto fare un sacco di risate... solo che soprattutto per mia moglie M. é stata dura adattarsi ad un posto che non é casa propria, dove hai tutto e ti senti a tuo agio, rispetto ad una casa di mare arrabattata alla "belle e meglio", molto calda dato che eravamo in Puglia e lontana dalle proprie certezze, dai propri punti fermi...

Abbiamo anche avuto la fortuna di avere con noi mia madre, nonna Le.
Quindi ci ha dato una grandissima mano...e spesso sostegno morale :)

Come in tutte le cose però é sempre questione di abitudine, di adattamento, di "primi momenti" che da panico poi diventano normalità.
Del resto non eravamo ancora stati lontani da casa con N. e come prima volta devo dire che non é affatto male! ^_^ 10 ore di auto da Milano a Mola di Bari (BA) !!! Non male vero?

Per certi versi é stata una sorta di sfida personale, di autoconvinzione relativa al fatto che "deve" essere normale spostarsi con un bimbo, anche se di pochi mesi, e "deve" essere normale sentirsi un pò impauriti i primi giorni... altrimenti che genitori alle prime armi saremmo?...
Il brivido non deve mai mancare! Giusto?

Una settimana l'abbiamo anche trascorsa in Umbria a Foligno, dal padre di M. e dalla sorella.
Era doveroso passare da li per tantissimi motivi, anche se un pò duri e tristi per certi versi, ma andava fatto. Del resto la sorella di M. non aveva ancora visto suo nipote e spezzare il viaggio in due parti non ci ha fatto che bene.
E' stata una settimana tranquilla, all'insegna del riposo e del buon cibo.
Tante passeggiate come al solito con N. e tantissime coccole e paroline dolci da parenti e amici.
Finalmente N., anche se non se lo ricorderà mai, é stato nella terra dove sua madre M. é nata.
Del resto sarà sicuramente tappa fissa ogni anno...e man mano che cresce imparerà a conoscerla sempre meglio...

Le restanti (quasi) tre settimane siamo stati, come accennato prima, in puglia.
Volevamo un posto alla buona, un luogo tranquillo e lontano dal turismo di massa, un luogo familiare e poco costoso... così Mola di Bari (BA), città natale di mio nonno materno e città di mare nella quale io stesso ho passato moltissime estati con i miei genitori, si é rivelata il posto perfetto!
Tanto ad entrambi importava che N. respirasse "aria di mare" e che aria, sole e mare lo aiutassero a crescere meglio. E così é stato!
E' sano come un pesce, spesso poppava in riva al mare con la mammina al tramonto, dormiava, giocava e imparava finalmente a fare mille sorrisini.
Ricordatevi una cosa: il primo sorriso di vostro figlio rappresenterà per voi un momento straordinario! Per noi é stato così... Ora ogni volta che sorride é bellissimo!!!

Un consiglio che ci sentiamo di dare ai futuri genitori, io ai neo papà e M. alle neo mamme, é di non farsi mai prendere dalla paura e di portare il proprio figlio in vacanza senza problemi.
Il timore iniziale verrà spesso lenito da tanti altri bei momenti e dalla convinzione che "fa bene al proprio figlio cambiare aria" soprattutto se si tratta di aria di mare o di montagna.
Per chi già ci vive beh... fortunati voi! Mannaggia!!! ^_^

Adesso N. pesa già più di 5 kg, é leggermente colorito e non ha più traccia di ittero.
La lontananza da casa ha sicuramente giovato.

Tornati a casa, qualche giorno fa, ci siamo sentiti ( detto sinceramente ) più a nostro agio, più tranquilli e rilassati, ed é una sensazione naturale. Un pò come ritornare al proprio habitat per un animale che viene allontanato dalla propria cuccia...

Abbiamo fatto milioni di foto, tanti bei ricordi tutti nuovi.

N. non piange più quando gli cambiamo il pannolino. Ora é più tranquillo, ci vede meglio e vede attorno le figure più nitide...e non ha più paura di quello che gli facciamo quando lo cambiamo. Ha capito che sono cose normali, che lui sorride e si diverte perchè del resto lo facciamo sembrare come un gioco.
In più gli parliamo in continuazione e questo lo rilassa ulteriormente, spiegandogli passo per passo i nostri movimenti.

Cambiarlo adesso non é più una fatica... anzi... spesso ce lo contendiamo!!! ^_^'

Già progettiamo le prossime vacanze.
A Natale avrà già sei mesi...sarà più grande e sicuramente più facile da gestire.

Le nostre prime vacanze estiva con N. non le dimenticheremo mai!