giovedì 30 giugno 2011

Quando tutto ti sorprende...

"Quando tutto ti sorprende e nulla di appartiene ancora..."
Niccolò diceva che costruire significa rinunciare alla perfezione.
Durante il monitoraggio di M. oggi in ospedale io pensavo alla perfezione, a quanto fossero perfetti tutti quei marmocchietti al di là del vetro della nursery ^_^
Ognuno con un pianto tutto suo, con un volto più o meno disteso, con un vestitino a colori sgargianti o con vestitini tradizionali, ognuno con un giro di mani confusionario ma bellissimo...tanto che vorresti oltrepassare il vetro e afferrarle quelle mani anche solo per pochi secondi, per capire di cosa hanno bisogno o anche solo per sentirle tra le tue.

Tutto ti sorprende, anche durante il monitoraggio.
Si perché N. non vuole ancora nascere e allora visto che é passata la data del parto, l'ostetrica ha detto che dovevamo recarci in ospedale per le verifiche del caso, per tenere sotto controllo tutto quanto al fine di essere tranquilli e più sicuri che andasse tutto bene.
E infatti così é... per fortuna... va tutto bene.
N. si muove in continuazione, e mia moglie sorride ogni volta che la pancia le si muove a scatti.
N. sobbalza, si rigira, da dei calcioni fortissimi... e ogni volta che lui si muove e che mia moglie sorride per me é "sorpresa" bellissima e unica.
Ti accorgi quasi che ogni mattina, ogni ora, ogni volta prima di addormentarsi la notte... quei movimenti, quei sorrisi, quelle strane e impalpabili certezze divengono quotidianità irrinunciabile.

Attraversiamo il reparto ginecologia. Fanno accomodare M. su di una poltrona che all'apparenza sembra molto comoda. Subito dopo il controllo in effetti M. me l'ha confermato...quasi si stava addormentando ^_^'
Le mettono delle specie di sensori sul pancione e la lasciano con una specie di pulsante in mano con il quale deve segnalare, premendolo, ogni volta che il bimbo fa un movimento. Non chiedetemi a che serve e perché, non saprei proprio.
Devo essere sincero, non mi importava molto. Ero più che altro stregato dal battito cardiaco che la macchina emetteva a volume alto. Quello era il cuore di mio figlio. Un'emozione meravigliosa. Una vita sempre più vicina al mondo reale, in bilico in un mondo tutto suo.

Il monitoraggio é proseguito per circa un'oretta. Nel frattempo avrò fatto avanti e indietro per la corsia d'ospedale un centinaio di volte, leggendo e rileggendo tutti i cartelli, gli annunci pubblicitari e non che mi capitavano sott'occhio. Del resto in qualche modo dovevo far passare il tempo.
La gente mi guardava... sicuramente avrà pensato che fossi un padre in attesa della nascita.
Per certi versi é così, anche se non proprio a livello effettivo. Diciamo che non sapevano che ero un pre-padre. O qualcosa di simile.
Forse il monitoraggio oggi avrebbero dovuto farlo anche a me visto che un pochettino ero agitato lo confesso. Più che altro perché speravo che N. stesse bene e che non ci fosse alcun problema.

Dopo un'ora M. é uscita col sorriso. Volto disteso, rilassato. Un solo sguardo mi basta per capire che va tutto bene. Gli occhi dicono tutto.

Ora il ginecologo dice che dobbiamo avere pazienza. Evidentemente N. non ha ancora voglia di uscire perché li dentro sta bene. Percui non dobbiamo far altro che avere pazienza, la mammina soprattutto visto che ha i piedi gonfi e fuori ci sono 30°.

La prossima visita sarà il 5 luglio. Ma speriamo che nasca il prima possibile. Questa é la verità...

Devo dire che l'idea che nasca il 4 luglio che é anche il giorno del mio compleanno, un pò mi stuzzica. Sarebbe il dono più grande in assoluto. Ma é solo un pensierino e nient'altro.
Chissà...

martedì 28 giugno 2011

Avrai

Siamo al 28 giugno e ancora nulla. Forse questione di ore... non lo so... ma in certi momenti l'attesa é leggermente snervante ^_^' Bella ma snervante...

E cosa si fa quando si aspetta? Si pensa un casino, si pensa troppo forse.

E allora ripenso a me stesso quando ero bambino, alle cose che facevo quando giocavo, quando mangiavo, quando dormivo, quando sognavo.
Rammento i miei nonni, tutti i momenti passati assieme a loro che si facevano fare di tutto e che per me facevano tutto. Dei santi!
Mia nonna materna che per me giocava addirittura a baseball o si faceva avvolgere completamente dalla carta igienica perchè la immaginavo come una mummia... pazzesco!
Mia nonna paterna che mi rincorreva col piatto di minestra per il cortile e quanta pazienza avrà dovuto avere per non rinunciare...
Mio nonno materno con le sue smorfie buffe e la sua divisa da vigile che mi sembrava fosse un generale americano di quelli super importanti.
Mio nonno paterno invece con le mani sempre piene di calli che le sentivo quando mi accarezzava, che mi portava in giro in bicicletta tra il campo sportivo e il centro anziani.

Quanti ricordi. Ora più che mai si affollano nella mente e penso a che rapporto avrà mio figlio con i nonni, come li vedrà, cosa faranno per lui.
Tutte domande che lasciano sicuramente il tempo che trovano, ma le risposte si accumulano tutte quante verso un'unica certezza: saranno bravi nonni e per lui faranno di tutto.
Non ho dubbi.

Così penso anche a quella vecchia canzone che sin da giovanissimo ascoltavo e che sin da giovanissimo indossavo come il mio vestito preferito, quella che forse mi faceva più effetto quando gli anni passavano e la riascoltavo.

Sicuramente tutti la conoscono.
Quando nascerà N. vorrei potergliela dedicare facendogliela ascoltare per la prima volta tra le mura di casa o addirittura sulla macchina nel ritorno dall'ospedale.

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Avrai ( C. Baglioni )

avrai sorrisi sul tuo viso

come ad agosto grilli e stelle

storie fotografate dentro un album

rilegato in pelle
tuoni d'aerei supersonici
che fanno alzar la testa
e il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi
che s'inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate
un treno per l'America senza fermate
avrai due lacrime più dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti
ore vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avrà deluso
tradito ingannato
avrai avrai avrai il tuo tempo
per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore avrai
avrai parole nuove da cercare quando viene sera e
cento ponti da passare
e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in bocca un po' di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi di ombrelli e chiavi da scordare
avrai carezze per parlare con i cani
e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro mani
che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che
la guerra è finita
avrai avrai avrai il tuo tempo
per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai la stessa mia
triste speranza
e sentirai di non avere
amato mai abbastanza
se amore amore amore
avrai
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venerdì 24 giugno 2011

Fate i bravi!

Come ingannare l'attesa? Un papà come passa il tempo mentre aspetta che nasca suo figlio?
Io ho comprato qualche libro, mia moglie M. anche, e lì nell'angolino li abbiamo messi proprio per questi momenti.

Così ieri mi sono ritrovato a leggere "Fate i bravi!" di Lucia Rizzi ( in arte Tata Lucia, quella del programma SOS Tata su La7 ). Non l'avrei mai detto, prima di questo momento, che mi sarei messo a leggere un libro come questo ^_^'

Ebbene si papà che mi state leggendo... per vostro figlio questo ed altro. Non la Gazzetta dello sport, non la classica partita alla PS3 per ingannare il tempo, ma ... "Fate i bravi!" ahahahahah
Concedetemi questa risata interiore, me lo merito.

Di spunti ce ne sono tanti, alcuni opinabili, altri che penso seguiremo.
Sono tutti consigli che una donna di circa 70 (credo) da a chi sta per avere un figlio e sta per affrontare questa strana e meravigliosa avventura.
Quindi mentre li leggevo era un pò come prendere consigli dalla nonna che non ho più, e che molto probabilmente mi avrebbe detto le stesse cose. Forse un pò meno "moderne".
Anche perché Lucia Rizzi, l'autrice del libro, é pluridecorata e chissà quanti altri riconoscimenti, nonché docente presso varie università dove insegna il suo sapere e le sue esperienze di vita. Quindi non é che a scrivere é proprio l'ultima arrivata...

Certo, quando mi dice che sin dalla prima notte il bambino va lasciato già nella sua cameretta da solo.... mah.... qualche dubbio mi rimane... Anche perchè mi sembra un tantino esagerato e poco pratico.
Per ora non penso lo faremo, ma al limite ci riserviamo il fatto di cambiare idea in corsa.

La cosa più carina che ho letto é stata l'idea della "nanna".
Una sorta di pupazzo che i genitori devono costruire da mettere nella culla per il proprio figlio mentre dorme.
E' composto da una pallina e da un panno che legati assieme devono rappresentare una specie di pupazzetto morbido che il bimbo dovrebbe associare ai propri genitori per il suo profumo.
Infatti la "nanna" dovrebbe essere tenuta almeno due mesi prima nel proprio lettone per fargli prendere il profumo di mamma e papà, di modo che poi quando il bimbo si troverà da solo nella culla e avrà la nanna accanto, si sentirà meno solo associando l'odore alla presenza dei genitori.
Non male come stratagemma. Ma funzionerà veramente?
Mah... nel dubbio M. mi sta costringendo a dormire con un pupazzetto in mezzo al letto ^_^'


Non immaginate che goduria svegliarsi con l'orsetto sulla faccia o sullo stomaco.... ahahahah

Di consigli sui libri se ne leggono molti.
Io penso che vadano letti perché é necessario imparare, anche perché nessuno di noi nasce "già imparato".
Bisogna prendere un pò qua e un pò la e poi, con la propria testolina, valutare al momento anche con il proprio istinto.

Una cosa la consiglio ai papà
e che ho letto sul libro.
Bisogna sempre stare vicini alla moglie, trattarla come tale e non dimenticarsi che non é solo una mamma ma che é ancora una donna. Quindi ricordarle sempre che é bella, che l'amate e abbracciarla e coccolarla come prima anche se non sarete più i soli ad essere al centro del suo mondo.
Questo é il consiglio che più ho apprezzato dal libro. E penso che farò di tutto per applicarlo.

Nel frattempo continuerò a leggere e leggere...e leggere...

mercoledì 22 giugno 2011

Sotto il segno del Cancro

Durante tutta quest'attesa ho una certezza. Oggi é il 22 giugno e mio figlio non sarà gemelli ma cancro. Proprio come il suo papà ^_^

Devo dire che la cosa mi rende piuttosto contento. Non c'é un motivo preciso, ma sono felice che sia del mio stesso segno zodiacale e so benissimo come sono le persone nate sotto il segno del cancro, anche se devo ammettere che in realtà ne ho conosciute alcune che non centravano nulla o che forse non ricordavano esattamente quando erano nate.

Giro per qualche sito che tratta di segni zodiacali e leggo:


" Le persone di questo segno vivono la loro essenza sentimentale con frequenti sogni romantici, anche se non impossibili come quelli dei Pesci. Quando amano veramente sanno dare il massimo, proteggendo, coccolando ed incoraggiando il partner. "

Beh dai... fin qui ci siamo... ci sta azzeccando.

"Gestisce abilmente le sue amicizie che trascina dai tempi dell’infanzia, offrendo dedizione e vicinanza uniche. È in grado di individuare gli umori nascosti e gli stati d’animo degli amici grazie alla sua spiccata sensibilità, molto gradita ed apprezzata. "

Si.... beh... anche qui ci siamo... caspita che strano...

" E' noto che gli uomini del Cancro siano assai fantasiosi quando fanno l'amore. La loro creatività si manifesta spontanea quando trovano un partner con un senso abbastanza giocoso dell'amore. La donna ideale per l'uomo Cancro è molto femminile e con seni abbondanti. "

Seni abbondanti? Direi che ci ha preso in pieno! ^_^ ahahahahah

A parte gli scherzi, non é che ci creda tantissimo negli oroscopi e nella caratteristiche dei segni zodiacali, anche se mia moglie M. invece ne fa forse un'analisi più spirituale e profonda e lei ci crede molto di più di me.

Rimane il fatto che tra tutta questa attesa, questa tensione, questo desiderio che N. arrivi... il fatto che nasca sotto il segno del cancro é una della tante piccole certezze che circondano la sua nuova vita.

lunedì 20 giugno 2011

L'attesa

C'é chi ti dice che manca poco, che a giorni potrebbe nascere. C'é invece chi ti dice che la pancia é ancora alta e allora manca ancora un pò di tempo.
Tu, papà, non sai a chi credere. Prendi tutto come buono e le tue sensazioni variano a momenti. E' una forma di attesa strana...bella, ma un pò strana.

Il suono del telefono é quello che forse più ti stressa ^_^'
E allora ogni volta rispondi con un pò di ansia, soprattutto quando sul cellulare vedi il nome di M. o quello di un parente.

L'attesa é strana, si... é molto strana. Piacevole per certi versi, quasi morbosa per altri. I pensieri si concentrano praticamente tutti su quel preciso istante che verrà. Ci pensi mentre passeggi, mentre ti fai la doccia, mentre lavori, mentre giochi a calcetto con gli amici, mentre dormi...
Non é un tormento, assolutamente. Non vorrei farvi pensare questo. E' semplicemente una fase della vita che la vita te la cambia.

Pensi come sarà N. Di che colore avrà gli occhi, come sarà il suo naso e se i capelli saranno ricci, lisci, chiari o scuri... mille domande passano per il cervello. Tutte però ogni volta convogliano allo stesso modo verso un unica certezza: é sano e questo é ciò che conta. Pensiero banale forse, ma il più logico.
Tutto il resto viene da sé... somiglianze, gesti, profili...

Ora lavoro e penso a lui.
Attendo una telefonata.
Che sia la settimana decisiva?

venerdì 17 giugno 2011

A pochi giorni dall'evento

Sono passati quasi 9 mesi dal concepimento e sono volati via velocissimi...
Ora a N. tocca solo di nascere ^_^

Così mi ritrovo qui, davanti al computer, a voler lasciare una qualche testimonianza della mia esperienza che sta ancora per iniziare.

Non vi so dire perchè io voglia fare questo, non ho una motivazione precisa, voglio solo poter "condividere" ciò che sto vivendo con altri futuri papà che magari dal mio blog potranno prendere spunti, idee, valutare situazioni e momenti, e tanto tanto altro....

Sono stati 9 mesi strani, cadenzati dalla crescita della pancia di mia moglie M. e ogni settimana, ogni mese, ogni giorno... una scoperta diversa.
Un'immagine a video dell'ecografia, un movimento, una sensazione interiore costantemente mutevoli.

Io sono certamente una sorta di spettatore, un papà che fa quello che può da esterno.
La parte più faticosa e forse anche la più bella spetta a mia moglie M.
Io non posso far altro che stare a guardare, essere paziente, amorevole e cercare di litigare ^_^' il meno possibile... perché la serenità in certi momenti é fondamentale. L'ho capito dai libri, l'ho capito dai racconti della gente che ha vissuto la stessa esperienza e l'ho capito direttamente strada facendo. Serenità e pace aiutano e cullano il bambino.

Mancano pochi giorni all'evento, ne sono consapevole.
Il bambino é stato concepito a Settembre dell'anno scorso e se i calcoli della ginecologa sono giusti verrà alla luce attorno al 23 giugno di quest'anno.

Ma siccome non credo alla matematica io me lo aspetto che arrivi da un momento all'altro...magari con una telefonata di M. ...
Preparatevi futuri papà, perché ogni volta che vi suonerà il cellulare... farete un sobbalzo e il cuore vi si fermerà per un attimo... fino alla fatidica frase: "Amore, a che ora andiamo a fare la spesa? " ^_^ ahahahah
A parte gli scherzi... é per certi versi un'attesa estenuante... ma bella.

Il nostro bambino, si perché di maschietto si tratterà, sarà una piccola grande parte di noi.
Questo pensiero mi fa stare bene. Mi sa di magia della natura, di evento surreale quasi, di connubio tra anime e corpi che danno vita alla vita... per certi versi inspiegabile... e queste sensazioni i libri non ve le sanno spiegare. Dovete viverle!

Ricordo la prima ecografia. Un brivido unico. Forse il primo vero momento emozionante che mi ha bloccato parole e pensieri.

Ai papà dico di prepararsi, di capire se ce la faranno ad assistere al parto.
Io non so se ce la farò ma ci provo. Al limite mi soccorreranno come nel film "Nine months" ^_^'
http://youtu.be/Sovx6nFXBqY
Le future mamme ci tengono, quasi tutte indistintamente. Qualcuno in quel momento deve tener loro la mano e incoraggiarle, essergli vicino mentre tanti estranei attorno l'aiutano a partorire.

Dico anche che dovranno prepararsi a imbiancare la cameretta, a smadonnare mentre faranno tante belle cosine come i motivi colorati sul muro, montare la carrozzina e fasciatoio, ecc ecc.
Io non sono un tipo molto bravo in queste cose, la pazienza non é tantissima... ma bisogna sforzarsi per la creatura. E vi accorgerete che per certe cose c'é sempre una riserva di pazienza e ci costanza, perché lo fate per "vostro figlio". Suona strano vero?

Vabbé comunque io sono qui.
Vi racconterò, per quello che posso e per il tempo che avrò, il primo anno di vita di mio figlio.
Spero di essere un piccolo punto di "spunto" per i futuri papà che mi leggono ;)