martedì 28 giugno 2011

Avrai

Siamo al 28 giugno e ancora nulla. Forse questione di ore... non lo so... ma in certi momenti l'attesa é leggermente snervante ^_^' Bella ma snervante...

E cosa si fa quando si aspetta? Si pensa un casino, si pensa troppo forse.

E allora ripenso a me stesso quando ero bambino, alle cose che facevo quando giocavo, quando mangiavo, quando dormivo, quando sognavo.
Rammento i miei nonni, tutti i momenti passati assieme a loro che si facevano fare di tutto e che per me facevano tutto. Dei santi!
Mia nonna materna che per me giocava addirittura a baseball o si faceva avvolgere completamente dalla carta igienica perchè la immaginavo come una mummia... pazzesco!
Mia nonna paterna che mi rincorreva col piatto di minestra per il cortile e quanta pazienza avrà dovuto avere per non rinunciare...
Mio nonno materno con le sue smorfie buffe e la sua divisa da vigile che mi sembrava fosse un generale americano di quelli super importanti.
Mio nonno paterno invece con le mani sempre piene di calli che le sentivo quando mi accarezzava, che mi portava in giro in bicicletta tra il campo sportivo e il centro anziani.

Quanti ricordi. Ora più che mai si affollano nella mente e penso a che rapporto avrà mio figlio con i nonni, come li vedrà, cosa faranno per lui.
Tutte domande che lasciano sicuramente il tempo che trovano, ma le risposte si accumulano tutte quante verso un'unica certezza: saranno bravi nonni e per lui faranno di tutto.
Non ho dubbi.

Così penso anche a quella vecchia canzone che sin da giovanissimo ascoltavo e che sin da giovanissimo indossavo come il mio vestito preferito, quella che forse mi faceva più effetto quando gli anni passavano e la riascoltavo.

Sicuramente tutti la conoscono.
Quando nascerà N. vorrei potergliela dedicare facendogliela ascoltare per la prima volta tra le mura di casa o addirittura sulla macchina nel ritorno dall'ospedale.

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Avrai ( C. Baglioni )

avrai sorrisi sul tuo viso

come ad agosto grilli e stelle

storie fotografate dentro un album

rilegato in pelle
tuoni d'aerei supersonici
che fanno alzar la testa
e il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi
che s'inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate
un treno per l'America senza fermate
avrai due lacrime più dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti
ore vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avrà deluso
tradito ingannato
avrai avrai avrai il tuo tempo
per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore avrai
avrai parole nuove da cercare quando viene sera e
cento ponti da passare
e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in bocca un po' di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi di ombrelli e chiavi da scordare
avrai carezze per parlare con i cani
e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro mani
che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che
la guerra è finita
avrai avrai avrai il tuo tempo
per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai la stessa mia
triste speranza
e sentirai di non avere
amato mai abbastanza
se amore amore amore
avrai
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